Nel Consiglio regionale convocato per chiedere le dimissioni all’assessore alle Finanze, Mauro Baccega, il consigliere del M5s, Stefano Ferrero così diceva: ” Ciò che più mi amareggia è il fatto che con disinvoltura è stata descritta una circostanza che secondo noi è un’aberrazione della politica. Una disinvoltura assoluta nel dare quasi per scontato che certe cose possano essere fatte impunemente in base a una logica del tutti colpevoli nessun colpevole. Una logica che non ci deve essre in politica. Un comportamento scorretto attuato da alcuni non autorizza altri a fare lo stesso, altrimenti qui si finisce in una barbarie… Non è così che noi intendiamo la politica, ci aspettiamo un passo indietro che sarebbe l’unica cosa che dà un segnale veramente innovativo. Un segnale di correttezza rispetto a quello che i valdostani si aspettano da noi e da questo Consiglio regionale.“. Aggiunge poi il consigliere pentastellato,Roberto Cognetta: ” … Un sistema che ormai non è più tollerabile. Perpetuarlo o facendo finta di niente anche questa volta, sarebbe una responsabilità che si assumono i vostri due partiti“. Ecco, io queste parole le condivido e mi aspetto di sentirle ripetere quando al vaglio saranno chiamati tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza coinvolti a titolo personale nello scandalo dei contributi.
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Un passo indietro
19 febbraio 2014Comodo il comodato!
13 ottobre 2013Per sostenere una tesi ci vogliono delle prove o perlomeno dei documenti, così sono andata a cercare la delibera che mi serviva. Il suo codice è questo: n.26 del 12/04/2013. L’oggetto: Area A2 – Patrimonio – Gestione della sede espositiva denominata “Cappella di s. Grato” – Affidamento gestione/Indirizzi di Giunta. Nella premessa della delibera si legge che il restauro della Cappella è avvenuto nel corso dell’anno 2007 e che la sua destinazione d’uso era quella di punto informativo di tutte le iniziative a carattere culturale inerenti il territorio della Valle d’Aosta. Si auspica la collaborazione con la Regione in quanto la stessa e non il Comune, è in possesso della necessaria esperienza e capacità adatta a meglio valorizzare la qualità della saletta espositiva. (Evviva l’autonomia del Comune di Aosta!). Ma andiamo avanti. Si ricorda che in data 22.10.2007 veniva sottoscritta la Bozza di Convenzione tra Regione e Comune per la gestione anche della sede espositiva in oggetto con scadenza 31.12.2010, tacitamente rinnovabile. Si ricorda ancora che in una nota del 07.11.2012 a firma Paron e Baccega, si chiedeva alla RAVA di scorporare dalla Convenzione il sito di via De Tillier, richiesta che è stata accolta e formalizzata con determinazione dirigenziale il 26.02.2013. (Il Comune cinque anni dopo circa, si riprende la Cappella!). Perché? Perché, sempre scorrendo la premessa della delibera, si apprende che due settimane dopo il Presidente dell’Associazione artisti valdostani, Antonio Vizzi, chiede di poter avere in comodato d’uso la saletta espositiva al fine di organizzare mostre collettive e personali. E che il giorno prima, l’Assessorato Istruzione e Cultura ha comunicato di non aver programmato nulla per tale sito e che in data 08.04.2013 la Regione effettua formale restituzione al Comune della ex Cappella di san Grato. Giusto in tempo per le elezioni regionali. L’Associazione artisti valdostani conta un ragguardevole numero di iscritti: come si può non contentare un poteziale elettorale così copioso? Infatti oggi la saletta è stata concessa in comodato d’uso gratuito all’Associazione per ben sei anni! A sostegno della mia tesi aggiungo che non c’è stata nessuna pubblicità ed evidenza pubblica della concessione di questo spazio che è di tutti gli aostani. Nessuna valutazione comparativa e trasparente tra diversi progetti di utilizzo che invece non sono stati sollecitati come avrebbe dovuto essere in nome della tanto decantata meritocrazia. La mia tesi? Una ennesima marchetta elettorale.
Non mi risulta
20 settembre 2013Dieci milioni di euro per spese impreviste e non preventivate. “La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato l’affidamento dell’incarico a Finaosta per la stipula di un mutuo con la Casino de la Vallée spa destinato al finanziamento dei maggiori oneri del piano di sviluppo della Casa da gioco e del complesso alberghiero Grand Hotel Billia di Saint-Vincent”. (Ansa). Non bastavano i 50 milioni già dati tramite Cva. La strategia del manager, fatta propria anche dall’assessore Baccega, è quella di puntare sul Billia. Allora-fatemi-capire. Che io sappia un albergo è un servizio necessario che si crea grazie a una forte attrazione che può essere un paesaggio, uno sport, un luogo di storia o di divertimento vario come in questo caso dove l’albergo serviva agli ospiti del Casinò, oggi, secondo Frigerio, il rilancio economico della Casa da gioco verterà sul contrario. Uno, secondo l’innovativa strategia di marketing, si recherà a Saint-Vincent perché attratto dal Billia rimesso a nuovo. Saranno le carte da parati, i bagni lussuosi, le tende di seta selvaggia, le poltrone foderate di damasco dorato a fungere da attrattiva? E poi, dopo un paio di orette di visita guidata, il nostro si romperà le scatole e, si spera, farà finalmente una capatina al Casinò! Insomma mi sembra che, ancora una volta, l’unica strategia in atto è quella della spesa per la spesa delle risorse collettive. Sessanta milioni di euro sottratti alla collettività valdostana per toppare i buchi di un’azienda moribonda. Che ha fatto della clientela e del voto di scambio l’unico reale obiettivo condiviso dalla politica. Il Casinò era per noi una importantissima risorsa economica oggi è un debito senza fine. Le banche non danno più credito? Che importa c’è Cva l’unica azienda in attivo che abbiamo. E’ giusto che i nostri soldi debbano essere investiti per un fallimento annunciato? E Frigerio si becca pure il premio?
Ventuno gradi, troppi!
9 settembre 2013Oltre agli assessori Andrea Paron e Mauro Baccega, pure il grafico Arnaldo Tranti mi ha tolto l’amicizia su facebook! Caso? Necessità? Destino? Insomma quei 21° erano troppo caldi per lui. Ah ah ah ah!
Il Puffo è troppo buffo!
5 settembre 2013Alla faccia dell’apertura mentale e della disponibilità al dialogo! L’assessore regionale alle Finanze, Mauro Baccega di Stella alpina (ho eliminato un recente post su di lui, perché non ero perfettamente informata sui limiti del finanziamento per la campagna elettorale che escludeva le spese per pranzi e cene), mi ha tolto l’amicizia su facebook! Ah ah ah!
New entry in Consiglio comunale
24 luglio 2013Fantastica la dichiarazione del neo assessore alle Finanze del Comune di Aosta, Carlo Marzi, di Stella alpina: “Vorrei dire di essere solo lusingato di questa nomina, ma in realtà me la faccio un po’ nella mutanda.”. Degno sostituto di Mauro Baccega che a sua volta è il degno sostituto dello storico assessore Claudio Lavoyer. (Ma l’assessorato alle Finanze non dovrebbe essere un incarico importante?).
E’ geometra!
23 luglio 2013Nel post che ho pubblicato qualche tempo fa, dal titolo “Un cuore grande così” scrissi che l’attuale assessore regionale al Bilancio, Mauro Baccega, possedeva il titolo di studio di licenzia media. Fui prontamente corretta dal medesimo che mi informava di possedere la qualifica di geometra (76/100). Il dato lo avevo preso da internet ed evidentemente si riferiva a diverso tempo fa e non era stato aggiornato (una volta la valutazione della maturità era in sessantesimi). Ecco, dal momento che sono una pistina rompipalle, vorrei sapere da Baccega quando e dove ha preso il diploma. Non è un dilemma, ma è bene conoscere chi gestisce i nostri soldi (effetto della legge sulla trasparenza), anche perché gira voce di un pezzo di carta conseguito da privatista e pochi anni fa in quel di Calabria. Aspetto con serenità una smentita.
Buffo-Puffo!
8 luglio 2013L’esordio in Consiglio regionale del neoconsigliere, Mauro Baccega, di Stella alpina sa di Buffo-Puffo, nomignolo che gli regalo con generosità. In un commento a me rivolto su Patuasia ha usato termini come: bastardi, cazzate, vergogna, schifezza, idiota, bettola, acida… e lo ha fatto nel suo ruolo di ex assessore alle Finanze del Comune di Aosta. Nel suo insediamento a Palazzo Déffeyes elenca, sorpreso e turbato, una lista di parole che, a suo dire, mai si sono pronunciate nel suo trascorso di amministratore: vergogna, arroganza, di che pasta siete fatti… tutto sommato termini meno aggressivi di quelli che lui ha proferito nei miei confronti. Buffo il Puffo no? Sull’emergenza abitativa non fa cenno alle numerose case tenute sfitte e che costringono a nuove costruzioni in periferia, creando problemi di traffico e di relativo inquinamento e di spese per dotare di servizi le nuove realtà abitative. Non entra nel cuore del problema per risolverlo, ma propone tacconi come sempre si sono fatti. Insomma dalla lettura dello scolaretto su quello che farà l’assessorato regionale alle Finanze troviamo la solita aria fritta. La Fuffa del Buffo-Puffo.
Un cuore grande così!
21 giugno 2013E’ così buono e votato alla carità che più che un assessore dovrebbe fare il parroco! Sto parlando del neoconsigliere regionale, Mauro Baccega. In un tour nel suo profilo fb mi ha rivelato una generosità di animo, un calore e una semplicità davvero sorprendenti. Cosa lo rende così splendidamente umano? Le numerose opere di carità che distribuisce ai bisognosi. Da assessore ha consegnato alla Associazione Ciechi e Ipovedenti, all’associazione Les Amis du Coeur Vallée d’Aoste e all’Associazione Donatori San Michele Arcangelo-Fidas, una sede in Aosta per svolgere le loro attività. Viva il volontariato è il suo motto! La veillà lui non la festeggia come tutti gli altri, no lui ci mette il cuore. Questo appuntamento invernale lo trasforma in un’ennesima occasione di solidarietà. Con l’aiuto di volenterosi che preparano buonissime torte, aperitivi, polente e salsicce…, raccoglie fondi che poi devolve alla san Vincenzo e all’Associazione Ipovedenti. Riserva buone parole a tutti, come potrebbe mancare l’Associazione Nazionale degli Alpini? Ma la sua nobiltà d’animo non si ferma solo nella città in cui vive, si spinge oltre, lassù… sulle cime innevate dove incontra i volontari dell’Associazione DIAPSI. Nel suo profilo facebook mi accorgo di quanto calore questo politico sappia emanare. Quel suo dare e dare senza chiedere mai nulla in cambio. Così discreto e così timido nelle buone azioni che consiglia agli interessati della vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Aosta, di lasciare la propria richiesta nella messaggeria riservata. La generosità vera è silenziosa. E’ una questione di privacy. La sua prodigalità è così straripante che sconfina verso sud, fino a san Giorgio Morgeto dove raggiunge spesso alcuni suoi amici. Il Comune calabrese è gemellato con Aosta, pertanto il sindaco si è permesso di esprimere, al nostro neoconsigliere, il disagio di non poter disporre di letti per gli anziani ed ecco che il grande cuore di Baccega di fronte al bisogno batte e trova emozionato la soluzione: donare al povero paesello i letti e i mobili smessi dalle nostre strutture sociali! – Una buona azione di solidarietà a favore degli amici sangiorgesi – dirà poi. Ma la sua magnanimità viaggia ancora più giù. Raggiunge l’Africa, il Kenia di preciso. Un Paese che conosce così bene che, lui dice, potrebbe dare consulenza. Gratuita ovviamente. Anche qui, nella torrida savana come nel freddo dei ghiacciai, insieme all’inseparabile amico e collega di partito, Francesco Salzone, l’altruismo caratterizza i suoi soggiorni e rende felici gli sventurati. Tanta è l’attenzione verso i problemi dell’Umanità tutta! Un’anima bianca bianca la sua. Appena ombreggiata da un’accusa di evasione fiscale nel 2002, un’accusa infamante e ingiusta, perché il fatto non era più previsto dalla legge come un reato. Esattamente come non esiste più il falso in bilancio. Assolto, dunque. Libero di esprimere al meglio le sue capacità per aiutare la Valle d’Aosta che di un uomo così onesto, disponibile, colto, umile e generoso verso i più deboli ha sempre più bisogno.
Tutto muscoli!
19 Maggio 2013Mauro Baccega fu eletto nel consiglio comunale di Aosta nel 2005 con Guido Grimod già al secondo mandato e griffato Fédération autonomiste. Non ebbe particolari meriti, ma fu messo a fare l’assessore alle Finanze. Nella elezione successiva, con Bruno Giordano sindaco, fece inspiegabilmente il boom di voti sotto la nuova firma Stella alpina. Grazie ai suoi meriti gli fu confermata la poltrona di assessore. Poteva chiedere di tutto, ma rivolle le Finanze e la gestione dell’Ufficio casa che gli portarono così tanta fortuna e simpatia. Ora gareggia sempre da stellafiorito per la poltrona più sostanziosa del Consiglio regionale. Immaginiamo che saprà sgomitare molto bene: dopo anni di allenamento la sua “muscolatura” deve essere ben tonica.
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