Signore e signori, siamo circondati! Raffica di arresti in Piemonte, controllo mafioso in Lombardia, Comuni sciolti in Liguria: l’intero nord ovest contaminato dalla criminalità organizzata, ma noi no! “In Valle d’Aosta è percettibile il senso di tranquillità”, così afferma il questore, Maurizio Celia. Possibile che il marcio ci accerchi e non ci sfiori? Eppure abbiamo un Casinò, le frontiere, i soldi, gli appalti, le grandi opere, le rotatorie a go go, gli incendi quotidiani, una forte comunità calabrese, politici con problemi con la giustizia: tutti ingredienti che dovrebbero allertare e non tranquillizzare. Invece qui si dorme: qualcuno un giorno ci sveglierà?
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Nessun dorma!
10 giugno 2011Isola felice!
1 giugno 2011A proposito di sicurezza riporto le ultime frasi dell’articolo di Mariuolo: “Aosta si cura con un brodetto”, dal sito dell’Alpe. E’ la frase detta da un consigliere Uv, sarebbe carino conoscere chi.
“… ma l’affermazione più esilarante di tutto il lungo dibattito l’ha fatta (onore al merito) un grande consigliere dell’Union. Per giustificare il fatto che i rondisti (o rondoni?) non saranno identificabili, ha detto testualmente: “…Se gli osservatori avessero dei segni di riconoscimento, nessuno in città delinquerebbe più….” Come a dire che l’obiettivo degli “osservatori” non è la prevenzione ma la denuncia anonima.”.
Chiamalo sonno
29 luglio 2010“I tentacoli della ‘Ndrangheta? In Valle non arrivano, secondo il questore Maurizio Celia: «La mafia per alimentarsi ha bisogno di mafiosità. In Valle d’Aosta non trova terreno fertile perché la popolazione di montagna è vigile e poco incline a questi fenomeni». Antonio Nicaso, nel saggio «’Ndrangheta, le radici dell’odio» riportando il giudizio del procuratore Piero Grasso scrive che «la mafia calabrese va lì dove domanda e offerta si incontrano. In Valle d’Aosta gli interessi sono rivolti al turismo e all’industria alberghiera». Secondo Celia i fenomeni legati alla ‘Ndrangheta «sono circoscritti ad alcuni soggetti, non ad un gruppo organizzato». Tratto da La Stampa 29/07/2010
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