Posted tagged ‘Matteo Renzi’
9 Maggio 2015
I capigruppo Luigi Bertschy di UVP e Albert Chatrian di Alpe si lamentano. Hanno atteso inutilmente a Palazzo regionale l’arrivo di Matteo Renzi, invece questi ha dato priorità ai semplici cittadini che anche loro aspettavano da un pezzo al cinema Giacosa. EVVIVA! Per una volta un Premier che dà la precedenza a noi! Sgarbo istituzionale? Forse, ma più attenzione verso i cittadini che sono le fondamenta di una società e sono coloro che pagano lo stipendio ai loro rappresentanti. Dunque, che si lamentino pure… i principini!
Una mancanza di attenzione e una scarsa opportunità politica è invece dovuta agli organizzatori dell’evento e ai vip del PD. Un’ora di attesa con niente da fare e niente da vedere e niente da ascoltare che non fossero canzonette, ma si può? Possibile che a nessuno sia venuto in mente che magari un premier potesse arrivare in ritardo e quindi creare qualcosa per intrattenere il pubblico? Un filmatino sulla campagna elettorale, ad esempio. O sull’identità dei candidati. O la presentazione di questi sul palco… insomma un qualcosa che impegnasse le persone, accorse sì per vedere Renzi, ma disposte anche a soministrarsi qualsiasi iniziativa che fosse interessante per riempire l’attesa. Magari che il candidato sindaco approfittasse della meravigliosa occasione di avere di fronte a sé un pubblico così numeroso per parlare di quello che intenderà fare in caso di elezione. Farsi conoscere. Dimostrare che è un uomo capace già da subito, dirottando parte dell’attenzione mediatica e della sala verso se stesso.
Ma chi è che si occupa di queste cose nel PD? Da licenziare in tronco!
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29 aprile 2015
Tutti contro Roma! Tutti contro Renzi! Tutti contro il PD! E naturalmente i brillanti statisti della minoranza di sinistra seguono come capre, ancora una volta, il disegno dei Viérin: indebolire l’altra metà dell’Union. L’UVP organizza con il suo candidato sindaco, Etienne Andrione, un incontro sul tema dell’Autonomia, dopo varie “riflessioni” i candidati delle altre liste presenti firmano un documento in cui si riconferma il valore inalienabile dell’Autonomia valdostana e promettono fioretti sulla futura gestione virtuosa della medesima “arricchita dai contributi finora silenziati, negletti o soppressi“ (La Stampa.it). Contributi silenziati? Negletti? Soppressi? Più francese per tutti? I forse sindaci Etienne Andrione (Uvp) e Nicoletta Spelgatti (Lega) con la forse vicesindaco Giuliana Lamastra (Alpe) firmano. Carola Carpinello (l’Altra VdA), pur condividendo i contenuti, vuole discuterli con la sua lista. La lista dice no, mai con la Lega e i fascisti. (altro…)
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16 aprile 2015

Vota chi ami!
Spesso ci si affida all’abitudine, ai luoghi comuni, al conformismo… è più facile e ci si sente a posto. Tutto ciò che è dato per comune equivale a una verità elementare che non impegna. E così ecco che piovono giudizi che mi danno della qualunquista e della cinica. Non sono né l’una né l’altra. La mia è una scelta politica ponderata sui fatti. Ho deciso di annullare il voto perché nessun partito è, secondo me, capace di dare un senso diverso a questa Valle. (altro…)
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23 marzo 2015
Articolo di Roberto Mancini.
Ho conosciuto di persona i renziani valdostani circa 3-4 anni or sono, quando il loro leader mi chiese di presentare un loro incontro con Andrea Sarubbi e Ivan Scalfarotto, all’epoca parlamentari di minoranza nel PD.
Centoz era ricorso a me non per simpatia, ma per disperazione: non trovava nessun giornalista valdostano disposto a “compromettersi” presentando una serata con una forza politica allora minoritaria, nel PD come nel Paese.
Accettai di buon grado per ovvio spirito di curiosità professionale, e feci bene: bella gente in sala, facce nuove, e poi ottimi sia Sarubbi che Scalfarotto, omosessuale dichiarato e non omertoso. Un nuovo linguaggio, una nuova generazione, un nuovo approccio.
(altro…)
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29 gennaio 2015
Per tornare al Pd che non si capisce cos’è o si capisce benissimo, vorrei farvi notare la diversità che lo caratterizza rispetto a quello nazionale. Eppure il segretario è renziano, ma si direbbe che la sua influenza sia piuttosto ridotta, perché vi dico questo? Perché se Renzi all’Italia ha messo il turbo, così almeno dice, e vuole fare in fretta le riforme, la versione localista del suo partito preferisce il freno a mano. Infatti ha votato con l’UV e Stella alpina per il rinvio dell’elezione del presidente del Consiglio. “In attesa di trovare un accordo non sui nomi, ma sui contenuti”. (Ansa). Contenuti? Ma il Presidente del Consiglio non è una figura politica, ma istituzionale, di quali contenuti dovrebbe occupparsi? Dal sito del Consiglio regionale: “Il Presidente rappresenta il Consiglio regionale, lo presiede e ne è l’oratore ufficiale. Convoca il Consiglio, apre, sospende, chiude le sedute e ne mantiene l’ordine, concede la facoltà di parlare ai singoli consiglieri, dirige e modera le discussioni, impone l’osservanza del Regolamento interno, presenta le questioni, annuncia il risultato delle votazioni, predispone e provvede per il buon andamento dei lavori del Consiglio.”. E non sono capaci di trovare un garante per questo ruolo? E come può trovarsi in pole position proprio Laurent Viérin, appartenente al clan avverso a quello del Presidente? Non sarebbe opportuno, proprio per le ragioni di cui sopra, arginare la scelta entro quelle forze politiche che sono fuori dall’atavica lotta tribale all’interno dell’Union (L’Union è e resta una)? Così difficile usare il buon senso per il bene della Valle d’Aosta o, per lo stesso motivo, mandare tutti a casa e andare a nuove elezioni perché ci siamo rotti di questa pagliacciata che è diventata la politica valdostana! Ecchecazzo!
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26 gennaio 2015
I niveaux différents sono diventati l’alibi per la Sinistra italiana e valdostana per giustificare l’alleanza di Tsipras con la destra. Per lui il compromesso su un obiettivo comune è legittimo, per Renzi no, è tradimento, anzi inciucio! Spero che Tsipras che vede il nostro Primo Ministro come un valido interlocutore, insegni ai nostri duri e puri che l’ideologia è morta da un bel po’ e che il suo posto è stato sostituito dalle idee che creano gli obiettivi e che possono essere trasversali.
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25 novembre 2014
Dare la colpa a Renzi per la perdita di centinaia di voti non solo è stupido, ma infantile: è colpa sua! Colpevole è sempre colui che non ci piace. Nel caso di elezioni anticipate in Valle e nel caso il PD locale registrasse una perdita di consenso avrebbe una logica dare la colpa a Renzi? No, e nessuno si azzarderebbe a esprimerla, eppure per le regionali emiliane è stato fatto come se quelle regionali guardassero più a Roma che al proprio territorio, sappiamo che non è così. Se in Emilia Romagna molti votanti del Pd hanno scelto l’astensione è ANCHE a causa degli scandali che hanno coinvolto il partito negli ultimi anni. Scandali che hanno travolto anche il PD nostrano. Con le spese pazze Renzi che c’entra?
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20 ottobre 2014
Non so se prendermela di più per i tagli di Renzi alle Regioni e quindi anche alla nostra, o per i miei concittadini che hanno continuato a votare chi ha buttato via milioni di euro in opere inutili alla collettività e utili solo alle tasce e alle poltrone di pochi. Voi con chi vi arrabiereste di più?
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6 giugno 2014
L’ala più a sinistra che completa il simbolo PD con: Sinistra Vda, non l’ha presa bene. La lettera inviata dal segretario, Fulvio Centoz al presidente, Augusto Rollandin, invitandolo al passo indietro ha creato una forte polemica interna. “Non ci siamo proprio. Constatiamo con rammarico che questa iniziativa è stata presa senza alcun confronto con le associazioni, i movimenti, le forze politiche che, insieme al Pd, hanno dato vita e sostenuto la lista Pd-Sinistra VdA che ha portato in Consiglio regionale tre consiglieri. Senza l’apporto di questa pluralità di forze, il risultato sarebbe stato certamente peggiore”. (gazzettamatin.it) Francamente non li capisco. Domando: il gruppo degli incazzati ha forse chiesto l’autorizzazione a qualcuno per presentarsi svincolato dal PD in un’altra lista per le europee? E l’atteggiamento in campagna elettorale nei confronti del partito di cui oggi si sentono fare parte qual’è stato? Direi molto ostile. Mi pare addirittura che il segretario nazionale, Matteo Renzi, venga spesso definito dalla Sinistra VdA come un ebetino, un nuovo-berlusca, uno di destra, un democristiano ecc ecc… O anche per loro valgono i niveaux différents? Differenti quando fa comodo? Poi che il PD abbia portato a casa il risultato grazie al loro apporto è tutto da vedere. Magari la parte più moderata ha preferito Alpe o il novello UVP? Non lo sapremo mai. Ma una cosa sappiamo di sicuro: che la Sinistra VdA mai avrebbe avuto la possibilità di entrare in Consiglio da sola o con la somma di tutte le associazioni che la sorreggono. Quindi che l’arroganza lasci spazio al dubbio. Fulvio Centoz ha seguito l’iter interno al suo partito, che ha una segreteria, un direttivo e una commissione politica. Se nessuno degli incazzati ne fa parte… . Se poi non si riconoscessero nella linea politica espressa dal PD renziano nessuno li tiene per il guinzaglio. A Sinistra si vuole ricostruire la Sinistra, dunque che diano il loro ricco contributo da quella parte.
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Niveaux différents?
26 gennaio 2015I niveaux différents sono diventati l’alibi per la Sinistra italiana e valdostana per giustificare l’alleanza di Tsipras con la destra. Per lui il compromesso su un obiettivo comune è legittimo, per Renzi no, è tradimento, anzi inciucio! Spero che Tsipras che vede il nostro Primo Ministro come un valido interlocutore, insegni ai nostri duri e puri che l’ideologia è morta da un bel po’ e che il suo posto è stato sostituito dalle idee che creano gli obiettivi e che possono essere trasversali.
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