Posted tagged ‘Mario Vietti’
27 marzo 2015
La candidatuta di Andrione e Carpinello sembra una furbata in vecchio stile. Alpe protesta, immagino anche chi di Alpe protesti. I nomi facevano parte di una rosa di otto e non erano ancora stati designati dagli organi interni ai movimenti. Dal momento che la Sinistra-con-i-controcazzi non si affianca alla protesta si desume che l’azione sia stata condivisa. Bravi compagni! Andrione ha già dato le dimissioni che sono state accettate, un tempismo che conferma le frettolose dichiarazioni.
Cinque anni fa e sembra un secolo, Alpe aveva presentato due nomi eccellenti: Carlo Curtaz e Iris Morandi, due persone che non faranno parte della lista, un pezzo di Alpe che se ne va per la sua strada. Altre elezioni, altro stile. Persino le primarie con un altro candidato: Mario Vietti che avrebbe potuto essere il Sindaco di oggi, se fosse stato tenuto fuori dal nido il cuculo Dino. Anche Carola Carpinello avrebbe trovato una collocazione più coerente a fianco di Vietti, davvero la vedo stonata vicino a chi vuole la double filière. A chi vede la Resistenza come un nemico italiano. Ma si sa le persone cangiano il colore politico come i camaleonti pur di campare. Perché questa coalizione di verde e di rosso e di arancio non ha più traccia, permane il nero depressione con qualche pois magenta.
Cosa farei se fossi un alpista ex verde ed ex VdAvive? (altro…)
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9 aprile 2014
Ieri, con una conferenza stampa all’Espace, si è conclusa ufficialmente la raccolta delle firme per la lista “L’altra Europa con Tsipras”. Rosa Rinaldi, in rappresentanza del comitato nazionale della Lista, ha illustrato ai giornalisti intervenuti le tappe salienti di quella che io sostengo essere stata una bella avventura. La Valle d’Aosta aveva su di sé una enorme responsabilità: la circoscrizione nord-ovest e quindi il bacino più ricco di voti, dipendeva dalle sue tremila firme. Un numero enorme per un comprensiorio che vede al suo interno centomila elettori, più o meno. Una firma valdostana equivaleva a quaranta raccolte in Lombardia, sembrava quindi un traguardo impossibile, eppure noi valdostani (lasciatemi peccare per una volta di orgoglio) abbiamo scalato e vinto la montagna con 3.834 firme! Quando Rosa mi contattò per invitarmi a prendere in mano l’Ufficio stampa (su sollecitazione di Claudio Calì e Curzio Maltese), insieme al giovanissimo e già bravo, Davide Migliaccio, la cima era ancora lontana (600 firme appena). La comunicazione che volevo diffondere e che fu immediatamente capita e condivisa dal Comitato (persone splendide), era quella di chi bussa gentilmente alla porta per poter entrare. Di chi vuole partecipare alla competizione democratica con l’unico obiettivo di poter correre. Pochi e coraggiosi scalatori senza ramponi, ma con una volontà di ferro per vincere contro un obiettivo impervio. Non potevamo non risultare simpatici (e io sapevo che ce l’avremmo fatta!). I valdostani infatti ci hanno capito e si sono dimostrati aperti e solidali. La stessa presidente del Consiglio, Emily Rini, ha dato una grande lezione di democrazia insieme al sindaco Bruno Giordano che, con altri consiglieri di idee politiche diverse da quelle espresse dalla Lista come Iris Morandi e Mario Vietti di Alpe, hanno contribuito a una crescita culturale della nostra comunità. Rafforzato il principio fondante della nostra democrazia che vede nella partecipazione un punto fermo e insindacabile. Spero che la lista Tsipras entri in Europa, anche solo per bilanciare il peso della destra e per pungolare la sinistra, ma anche se così non fosse, per noi questa esperienza ha già dato qualche frutto. I migliori pronostici per il candidato valdostano, Andrea Padovani.
Categorie: Bellezza, Buon esempio, Buone pratiche, Conferenza stampa, Cultura viva, Democrazia, Elezioni europee, Europa, Politica internazionale, Politica nazionale, Uomini politici
Tags: Andrea Padovani, Bruno Giordano, Elezioni europee 2014, Emily Rini, Iris Morandi, Lista Tsipras, Mario Vietti, Raccolta firme, Rosa Rinaldi, Valle d'Aosta
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27 febbraio 2014
Riprendo l’argomento Marco Sorbara perché è importantissimo in quanto denuncia la pessima gestione della politica nel Comune di Aosta. Dunque la minoranza in Consiglio ha rilevato un comportamento anomalo da parte dell’assessore alle Politiche sociali e ha chiesto le sue dimissioni. Sorbara invece denuncia alla Magistratura chi lo ha criticato politicamente. Notate una qualche differenza di stile fra lui e il querelato Gianpaolo Fedi? Carlo Curtaz riprende l’assessore per non aver discusso la faccenda in Consiglio che è l’unico luogo deputato per le contese politiche e non le aule dei tribunali, inoltre fa notare all’Assemblea che la natura clientelare che detta il metodo dell’assessore, non è quella che dovrebbe regolare un assessorato. Sorbara, a querela archiviata, chiede scusa al Consiglio, ma tace sul resto. Nessuno della maggioranza ha ripreso la faccenda da questo punto di vista. Anche qui le diversità fra maggioranza e minoranza sono vistose. Mario Vietti riporta l’argomento sul nocciolo della questione e cioè che Sorbara non pare ravvedersi circa il suo comportamento più odioso: la politica intesa e vissuta come ricerca e conservazione del consenso. Sorbara e la maggioranza che lo sostiene, continuano a far finta di niente. Iris Morandi chiede ai presenti un salto di qualità del pensiero che deve sganciarsi dai rapporti personali e guardare solo al risultato politico. Lo sforzo richiesto è eccessivo e i vincoli di amicizia che intercorrono fra i consiglieri e assessori sono troppo forti per questo salto di dignità. Sorbara resta. Come la politica vecchio stile. Troppi sono i politici corrotti dalla banalità del male.
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Tags: Carlo Curtaz, Clientelismo, Consiglio Comune di Aosta, Gianpaolo Fedi, Iris Morandi, Marco Sorbara, Mario Vietti
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23 luglio 2010

Stai a casa Carlo!
La Corte Costituzionale ha dichiarato inelleggibile Carlo Norbiato che così resta a casa. Il ricorso contro la sua elezione era stato presentato dall’avvocato Domenico Palmas, incaricato da Gino Bortoli, Paolo Louvin, Leonardo Tamone e Mario Vietti. Norbiato, in tempo di elezione, risultava essere legale rappresentante di una società convenzionata con l’Usl, avrebbe dovuto dimettersi con largo anticipo cosa che non fece. Ogni tanto la legge è uguale per tutti.
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Tags: Carlo Norbiato, Corte Costituzionale, Domenico Palmas, Gino Bortoli, Leonardo Tamone, Mario Vietti, Paolo Louvin, USL
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11 aprile 2010

Carlo Curtaz sindaco!
Giornata ventosa. E fredda. E per i numerosi volontari, ai seggi delle primarie dell’Alleanza Autonomista-Progressista, anche lunga. L’impegno è stato ripagato da una una buona affluenza di elettori: 826 persone che sono uscite di casa, nonostante il tempaccio, per andare a votare il loro candidato. Vince Carlo Curtaz con 479 voti, pari al 58%, segue Mario Vietti con 224 voti, pari al 27% e Paolo Momigliano Levi con 120 voti, pari al15%. Adesso comincia il bello!
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1 aprile 2010
Tre sono i candidati che hanno deciso di affrontare l’arena delle primarie: Carlo Curtaz, Paolo Momigliano Levi, Mario Vietti. Tre uomini, speravamo ci fosse anche una presenza femminile, ma scendere in campo è una decisione libera, dunque possiamo augurarci almeno una vice-sindaco (Iris Morandi ci piacerebbe). Il nuovo dei tre, Paolo Momigliano Levi, è il più vecchio, giusto per ribadire che l’età anagrafica non conta in fatto di novità. E’ un uomo di cultura che ha diretto per molti anni l’Istituto storico della Resistenza della Valle d’Aosta, un uomo stimabile che esprime la “società civile”. Mario Vietti, consigliere comunale uscente, fondatore prima di Aosta viva, poi dell’ALPE, è persona vivace, impegnata e ricca di esperienza. Ultimo, Carlo Curtaz, consigliere regionale dei Verdi per due legislature, sempre in prima linea per difendere l’ambiente, nonché abile scrittore. Sono tre uomini degni, capaci di ricoprire con senso di responsabilità il ruolo di Sindaco, ma dal momento che dobbiamo scegliere, noi di Patuasia news, tifiamo CURTAZ! Il più giovane, il più a sinistra.
Abbiamo deciso, da sempre, di essere un blog di dichiarate scelte politiche, senza per questo sentirci partigiani di nessuno. Non ci va di stare al di sopra delle parti, meno che mai avere la puzza sotto al naso. E’ sicuramente più facile, ma non ci sembra un atteggiamento corretto: parliamo di politica dunque che si sappia da che parte stiamo, con tutti gli errori che possiamo commettere. Sono le nostre scelte che vogliamo esprimere, possibilmente con un briciolo di entusiasmo, il che non guasta, con la speranza di renderle partecipi.
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Tags: ALPE, Aosta, Carlo Curtaz, Elezioni comunali, Istituto Storico della Resistenza, Mario Vietti, Paolo Momigliano Levi, Verdi
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2 marzo 2010
Secondo il nostro sondaggio, su 225 voti espressi, il 54% va a Dina Squarzino (121 voti), seguono Carlo Curtaz con il 32% (72 voti), Mario Vietti con il 10% (22 voti) e Iris Morandi con il 4% (10 voti). Naturalmente si tratta di un assaggio molto molto relativo, ma se così fosse sarebbe una vera rivoluzione: ad Aosta la prima donna Sindaco! Dina Squarzino è donna energica, nella politica da sempre, onesta, aperta e democratica, dunque perché no?
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31 luglio 2009

Da grande farai il "componente tecnico".
Avevano ragione loro: Gino Bortoli, Leonardo Tamone, Mario Vietti, Paolo Louvin: Albert Lanièce era ineleggibile. La storia è risaputa. Uscito dalla porta del Palazzo, l’attuale assessore alla Sanità era stato fatto rientrare dalla finestra da Rollandin con il sottotitolo di “tecnico”. Nessuna anomalia. Ora che la Cassazione ha confermato l’ineleggibilità e secondo quanto aveva allora affermato il Presidente della Giunta, Lanièce dovrebbe lasciare il posto a un consigliere eletto nell’UV (linea seguita dal Conseil fédéral). Ma non c’è fretta. Non si tratta del Piano casa o del trenino di Cogne, si può aspettare. Perron lascia facilmente capire che la sostituzione molto probabilmente non ci sarà: la decisione di cui sopra è stata presa che lui non era il Presidente del Mouvement e oggi il Conseil è cambiato quindi perché sostituire un così bravo assessore? Per una questione etica? Ma via, basta con queste sciocchezze!
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Tags: Albert Lanièce, Augusto Rollandin, Cassazione, Ego Perron, Gino Bortoli, Leonardo Tamone, Mario Vietti, Paolo Louvin
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14 aprile 2009
Che il Comune di Aosta non conti un cazzo ce lo ricorda quasi ogni giorno il Sindaco. All’interpellanza rivoltagli dal consigliere di minoranza Mario Vietti riguardo ai problemi di viabilità relativi all’allargamento est dell’ospedale, ha risposto che prima aspetta il progetto dalla Regione, poi potrà analizzarlo e approvarlo. Di eventualmente discuterlo non se ne parla! Il Primo Cittadino abita in collina, questo gli basta e avanza per sentirsi lontano dai problemi del capoluogo. Che il progetto di cui sopra, debba essere anche concordato con il Comune non lo sfiora neppure. Ci penserà la futura Società a capitale regionale a gestire le procedure. Lui che c’entra?
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