La politica regionale e nazionale offre uno spettacolo intollerabile per chi ha problemi di stomaco. Un momento di pausa mi farà bene. Questa ultima rincorsa per arrivare primi sul traguardo dei costi della politica è deprimente. Fino a poco tempo fa gli stipendi degli eletti lievitavano spontanei sulla scia di quelli parlamentari e tutti zitti. Tutti d’accordo. Tutti soddisfatti. L’indignazione, direi l’odio, espresso nei confronti della casta ha creato, in certi casi, imbarazzo. Non morale, ma politico. Oggi fioccano virtuose proposte in qualsiasi direzione si guardi. Qualcuno ne rivendica la paternità. Tutti solidali nel vestire i panni dei paladini del buon esempio. Rollandin in primis. Lui il peccatore! Umanamente provo disgusto. Politicamente una minuta soddisfazione.
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I virtuosi
18 settembre 2011Sala d’attesa
14 settembre 2011Invece di essere felice perché un suo collega, Enrico Tibaldi consigliere dello stesso partito, dà vita a quest’ultimo con una proposta di legge che vuole modificare l’articolo 16 dello Statuto, con l’ottimo scopo di ridurre i costi della politica, tagliando il numero dei consiglieri regionali da 35 a 21, il vice coordinatore Zucchi si incazza! Secondo il resto del partito, tale proposta risulta essere demagogica, secondo Tibaldi un esempio di buona condotta verso i cittadini (ai quali i tagli non saranno tanto populistici), soprattutto in considerazione del fatto che a prendere le decisioni ormai è solo la Giunta: di burattini ne basterebbero quindi ventuno. E Zucchi si incazza! Mastica amaro. Detesta Tibaldi, lo accusa di far immagine. Ma intanto nella vetrina Pdl qualcosa si vede, in attesa di qualcosa di più corposo che l’incazzato ha promesso.
Parole forti!
14 settembre 2011Privilegi finanziari
14 settembre 2011Riceviamo da Federico Borluzzi e volentieri pubblichiamo.
Desidero protestare contro l’uscita del senatore dell’Union Valdotaine, Antonio Fosson, relativa al trattamento riservato alle Regioni a statuto speciale nell’ambito della versione definitiva, votata in Senato, della manovra per il rientro dal deficit. Fosson afferma: “Tale manovra prevede una somma per le Regioni a statuto speciale addirittura superiore a quella prevista per le Regioni ordinarie: 8 milioni di abitanti di queste cinque Regioni a statuto speciale pagano il 65 per cento del totale. Questo mi sembra più che ingiusto e non equo”.
Trascurando quel capolavoro dell’ ”addirittura”, indicante ingiustificato stupore per il fatto che le Regioni speciali non sono come sempre favorite per una sottintesa quanto inesistente concessione divina, Fosson dimostra di ritenere i residenti in Valle persone prive di capacità di analisi. Infatti, il suo riferimento all’equità avrebbe senso se, prima della manovra, le Regioni a statuto speciale godessero dello stesso trattamento riservato alle ordinarie dallo Stato; ma così non è, il rapporto è sbilanciatissimo a favore delle speciali e quindi il commento è pura propaganda.
La sola Valle riceve oggi un novanta per cento di ogni tassa che diverrà presto cento per cento, più un anacronistico importo sostitutivo dell’Iva che, sommato al riparto, fa giungere in Valle oggi, complessivamente, una cifra superiore di oltre il venti per cento rispetto a ogni tassa qui prodotta. Tale importo sostitutivo, da solo, supera oggi i trecento milioni di euro annui: è, quindi, ben oltre il doppio della decurtazione, riservata alla Valle, dei privilegi statali che hanno contribuito a imporre un necessario riassetto dei conti italiani. Chiaro che, se esteso a tutti, tale trattamento causerebbe il fallimento totale dell’azienda Italia. Critico Fosson per l’impudenza di tali affermazioni, offensive verso la capacità critica dei lettori. Con tali commenti il senatore si caratterizza come persona di parte in quanto sposa le bugie che il suo partito sciorina in ogni campo; oltretutto, il cattolico Fosson non pare in sintonia con l’ottavo comandamento quando fa politica.
La manovra a noi non fa paura!
8 settembre 2011Digressione 30
26 agosto 2011Sento una profonda stanchezza intorno. Sarà l’estate? Eppure a Tripoli fa più caldo. Siamo privi di illusioni, sarà questo. In fondo ce l’abbiamo messa tutta per cambiare, ma nulla cambia mai veramente (Gattopardo docet). 150 anni sono trascorsi dall’Unità d’Italia e, se questa è l’Italia… . Con Mani Pulite si sperava in un nuovo clima politico, nell’etica ritrovata almeno per qualche decennio. Le mani sono rimaste sporche, anzi hanno preso a infangarsi senza vergogna. Con spavalderia. Faccia tosta. Infilate negli affari così come negli slip. Senza vergogna. In questi giorni gli squali si prodigano di fatica per il nostro bene. Rinunciano alle ferie. Sottolineano il sacrificio. Il nostro bene prima del loro. Siamo ancora così stupidi, così pigri, così complici e immondi da crederci?
L’esempio di san Martino!
21 agosto 2011Comparse all’attacco!
15 luglio 2011I consiglieri di maggioranza si sentono inutili. Lo stipendio è buono, ma la frustrazione che normalmente circola nei banchi della minoranza, ora si fa sentire anche qui. Il metodo sbrigativo di Rollandin, crea malumori. Che si tratti di un briciolo di dignità che dal fondo riemerge in superficie? Che si tratti della paura di venire tagliati fuori dai giochi politici? Ancora non è dato sapere. Certo che gli emendamenti alla manovra firmati dal senatore Fosson e tenuti nascosti ai più, non sono stati graditi.
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