Curiosità: Giuseppe Tropiano, l’impresario del garage dell’ospedale, è anche l’impresario del rifacimento della casa dell’assessore Aurelio Marguerettaz. Così come Luigi Monteleone, titolare della società Archeos che sta curando gli scavi della Porta Pretoria, è stato l’impresario della casa di Gaetano De Gattis, Dirigente Amministrazione regionale – Direzione restauro e valorizzazione. Buffa e singolare coincidenza no?
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L’età del ferro 3
21 novembre 2013Presto, più presto!
18 giugno 2013Qualcuno su fb mi ha definita petulante, e credo che abbia ragione. E’ vero sono puntigliosa, insistente, seccante e sfacciata. Dunque… la signora Cinzia Joris su fb ha dichiarato che la Porta Pretoria ” doveva essere liberata da terra e asfalto al più presto, basta guardare lo stato di degradazione della struttura in corrispondenza del precedente piano di calpestio.” Secondo l’archeologa di Archeos, la società di Luigi Monteleone, la Porta Pretoria versava in così cattive condizioni da dover effettuare al più presto degli scavi per consolidare il monumento. Ma io ricordavo, da precisina impossibile quale sono, di aver letto altro, ho fatto quindi una piccola ricerca e ho trovato una dichiarazione ansa del settembre scorso che così diceva: “L’intervento richiede, in via preventiva, un investimento di circa 1,2 milioni di euro e riguarda uno dei monumenti archeologici di epoca romana piu’ importanti al mondo, costituito da strutture antiche in eccezionali condizioni di conservazione…”. Anche in un precedente comunicato ansa del 23 luglio 2012 si sottolineava la buona conservazione della Porta Pretoria: “Costituita da strutture antiche in eccezionali condizioni di conservazione e inserita in un contesto urbano ricco di vestigia romane, la Porta Pretoria e’ la piu’ importante porta urbica di Augusta Praetoria …”. Dunque in cosa consisteva tanta urgenza? E l’obiettivo del restauro, quello espresso dall’ex assessore Laurent Viérin sempre nel medesimo comunicato ansa, che consisteva nel ” ricomporre l’immagine architettonica originaria della Porta Pretoria, attualmente compromessa da una stratificazione urbana che in circa 2000 anni e’ cresciuta di circa 2,50 metri” è stato raggiunto?
Bello schifo!
16 giugno 2013Luigi Monteleone è imprenditore buffo, molto stimato dagli amministratori che di personaggi a loro simili, amano circondarsi. I risultati invece non sono buffi, ma tragici e questi ce li becchiamo noi. Leggete cosa ha detto per la Vallée Notizie: ” Bisogna partire da un presupposto ben preciso, nel senso che le passerelle non sono la cosa più importante della Porta Pretoria, poiché sono nate per valorizzare il monumento, isolandolo per proteggerlo dal contesto che la circondava, cioè asfalto, intemperie, sale invernale e umidità dal terreno. Tutto quello che è stato realizzato fino a oggi è frutto di un progetto destinato a preservare la Porta Pretoria“. Analizziamo il testo di questo luminare dell’archeologia. Secondo Monteleone le passerelle non sarebbero la cosa più importante! Davvero? A me sembra che oggi lo siano diventate: è tutto un corrimano di ferro, di putrelle gigantesche che attraversano e riattraversano l’intera aerea. La cosa più importante doveva rimanere la Porta Pretoria! E non ci volevano geni dell’ingegneria come Giorgio Bernini e Alberto Buzzi e dell’architettura come Fabio Maschio e della carpenteria come Attilio Acerbi e dell’impresa come Luigi Monteleone per raccontarcelo. Lo sapevamo già e da molti anni. Loro invece sapevano altro. Sapevano di un intervento di valorizzazione dei loro portafogli senz’altro. La Porta ne esce svilita e rimpicciolita. Rispetto al piano precedente le passerelle sono posizionate più in alto di circa 50 centimetri e questo mortifica quella monumentalità che invece doveva essere restituita (Viérin li sai leggere i progetti?). I muraglioni di cemento sono così impattanti che ce ne vuole per immaginare l’antico fasto. Passeggiare sotto le passerelle permetterà di vedere le putrelle dal basso e tutta la meraviglia di un’era antica che non si proverà è costata più di un milione di euro. Ma sono soldi europei, soldi da rubare, soldi da dare agli affezionati e della romanità chissenefrega!
La ‘ndrangheta made VdA (4° puntata)
18 aprile 2013Questa lettera, indirizzata a Luigi Monteleone titolare della società Archeos, giunge al destinatario dopo l’11 Settembre 2011, data in cui un suo mezzo viene dato alla fiamme presso il castello di Quart.
“Egregio signor Monteleone Siamo a comunicarle che se vorrà lavorare nel suo settore come imprenditore edile dovrà pagare un milione di curo. Sappiamo che lei è una persona molto comprensiva e intelligente e sa come vanno queste cose, altrimenti non riuscirebbe ad accaparrarsi tutti i lavori dal milione di euro in su. In buona sostanza da adesso in poi lei per lavorare dovrà dare una percentuale più alta anche a noi, non ci interessa quello che da ai suoi compaesani i Raso, noi vogliamo la nostra parte diversamente lei non lavorerà più e perderà la serenità, la tranquillità la pace e se non comprende anche la vita Le precisiamo che questa iniziativa è per noi una questione di principio e vorremmo raggiungere un accordo fra nobis e in maniera pacifica, non si rivolga ai suoi corregionali o compaesani mamma santissima sperando che le possano accomodare la faccenda perché perderà tempo e si creerebbero chiacchiere e molta confusione e questo è estremamente pericoloso per l’incolumità sua e dei suoi parenti più cari: non si rivolga alla legge, anche se sappiamo che l’ha già fatto, in sintesi cerchi di concludere con noi e di non fare l’infame ma di ragionare con razionalità così che lei continui a fare il suo lavoro, prendere appalti e lavorare con serenità, dando anche a noi una percentuale, il nostro interlocutore si qualificherà per telefono come li geometra LEON, si ricordi bene questo nome perché solo e soltanto con lui dovrà trovare un accordo che definiremo in un secondo tempo. In definitiva le rammentiamo di fare molta attenzione alle scelte che fa e di non sottovalutarci perché possiamo farle molto male a lei e ai suoi cari non lo dimentichi. Cerchi di non ragionare da avaro lo dica anche a suo suocero e di ricordarsi che lei ha raggiunto questa posizione economica-imprenditoriale grazie ai lavori “che prende” dalla regione e sarebbe bene per lei mantenere questa posizione dando qualcosa a noi che vogliamo mangiare per vivere come tutti voi. La contatteremo quanto prima fiduciosi del suo accordo e della sua comprensione per questa nostra richiesta. A proposito le rammentiamo se non vorrà pagare lo dica chiaramente al nostro interlocutore che le telefonerà così sappiamo come intervenire definitivamente, diversamente prepara già da adesso i soldi un milione di curo chiaro! Se vuole lavorare. A noi non interessa se ha già pagato qualcuno dei suoi compaesani o corregionali, noi vogliamo i nastri e tenga presente che la nostra richiesta non può essere condizionata da niente e da nessuno e guardi che none uno scherzo di halloween perché i pallettoni quando arrivano, arrivano e basta senza chiedere permesso a nessuno comprende il concetto…. Quindi ne le persone ne le sue telecamere ne la legge potrà mai coprirle il suo colo capito!!. Cerchi di pagare noi e in ,futuro le daremo soddisfazioni, diversamente ha finito di lavorare. Il suo escavatore glielo abbiamo fatto distruggere noi, ma a confronto a ciò che le possiamo fare in futuro la consigliamo di pagare. La salutiamo tantissimo.”.
Affinità elettive?
15 aprile 2013Si discute di somiglianze quando non ce ne sono, la guerra fra i simboli fra Union A e Union B è ridicola: i marchi sono differentissimi fra loro, ma guardate qui: non trovate che questi leoni invece siano molto simili fra loro? Il primo rappresenta Singapore, il secondo è il marchio della società del signor Luigi Monteleone, la Archeos, il terzo alla neonata UVP. Dal momento che la Archeos ha lavorato spesso per l’assessorato di Laurent Viérin, attualmente leader dell’UVP, possiamo dedurre che trattasi di affinità elettive? Chissà se l’impresario avrà da dire qualcosa al riguardo e chissà se si incazzerà con il grafico che gli ha disegnato il logo copiandolo pari pari?
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