Posted tagged ‘Luciano Violante’

Si può fare?

31 ottobre 2013

Il consigliere regionale del M5s, Stefano Ferrero, dice che i 100.000 euro per l’organizzazione della “Scuola di Democrazia” gli vanno di traverso. Non ha torto: sono francamente troppi. Non so… mi sembra che anche Luciano Violante, come altri vip prima di lui tipo Mogol, Toscani, Sgarbi…, interpreti la Valle d’Aosta come un’occasione per mungere un po’ di soldi. La cosa mi dà fastidio. Mi ha sempre dato fastidio, soprattutto ora che di soldi non ce ne sono quasi più. La manifestazione è importante e va fatta, ma sono certa che potrebbe essere organizzata senza l’ausilio della società “Italiadecide” dell’Onorevole. La Presidenza del Consiglio dispone di personale sufficiente e capace per gestirla autonomamente, risparmiando sui costi. Certo, non saranno quelle le cifre che potranno combattere la crisi, ma l’utilizzo sobrio delle risorse può dare avvio a un altro modo di considerare la cosa pubblica (anche privata). Lo spreco illimitato sostituito dalla cultura del risparmio. Accendere la lampadina per generare una nuova e più luminosa energia, fatta di idee a costo misurato. Un altro punto di vista che può rivelarsi uno stimolo creativo. Si può fare?

Colloqui del Forte? No grazie!

14 Maggio 2012

Sarò provinciale fin che si vuole, ma “I colloqui del Forte”, manifestazione co-ideata da Luciano Violante e Augusto Rollandin, mi fanno venire il vomito. Che un ex presidente della Commissione parlamentare antimafia ed ex presidente della Camera sostenga, tramite un progetto culturale, un personaggio discusso come il nostro Rollandin è sintomatico di questo nauseante periodo storico. Che avvalli il progetto anche un intellettuale come Enzo Bianchi, Priore di Bose, non fa che aumentare i conati. Invito pertanto tutti gli uomini e le donne di buona volontà a boicottare le parole vuote e ipocrite degli incontri, semplici e futili divertissements per la mente. La validità di un pensiero si misura solo con la coerenza espressa nelle azioni.

Meglio al bar!

19 marzo 2011

Queste cose non mi piacciono. Peccherò anche di rigidità mentale, ma credo nella coerenza e nel valore dell’esempio.  Che “I colloqui del Forte”, sul tema dell’alterità, diretti da Enzo Bianchi (religioso, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose) a cui partecipano illustri ospiti fra cui: Cecilia Strada, presidente di Emergency, Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della Persona, Luciano Violante, ordinario di Diritto e Procedura Penale, Flavio Caroli, storico dell’arte, Daria Bignardi, siano moderate da Augusto Rollandin, in quanto presidente della Regione Valle d’Aosta, prefetto e presidente dell’associazione del Forte, è cosa che ritengo vergognosa. Gli ospiti sono anche tenuti a non sapere chi è Rollandin, ma noi no! Quindi invito tutti i valdostani a non partecipare a questi incontri, per sottolineare il fatto che le parole sono vuote, se non trovano corrispondenza nei fatti. Che i giochini intellettuali sul valore metafisico di questo o di quel concetto, lasciano il tempo che trovano, se a volerli è un uomo che è stato condannato per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti ai danni della collettività (cioè dell’alterità). Più onesto andare a giocare al bar!

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Borghezio è loro!

21 Maggio 2010

Borghezio, il loro parlamentare! (Immagine tratta da Internet)

E’ la pancia di Emilio Chanoux l’obiettivo della mano con le cinque dita che sono le cinque liste, quando si chiude a pugno. Considerare Mario Borghezio, europarlamentare della Lega, come uno dei “nostri parlamentari”, come lo ha definito Alberto Cerise, Presidente del Consiglio, suona come una bestemmia! Incitare alla violenza fisica da parte del Prefetto, Augusto Rollandin, va oltre il diritto di critica e non ha nulla del diritto di satira. Ma tutto ciò è coerente. Chiaro come il sole. Il partito dell’amore verso la destra, si è tolto l’ultimo velo di ipocrisa: oggi sappiamo con chiarezza con chi abbiamo a che fare. Lo sapevamo anche ieri, ora però è dichiarato! Borghezio è quello del “che puzza di merda” quando saluta un nero; quello delle 750.000 lire di multa per aver picchiato un bambino marocchino, quello della cartolina indirizzata all’onorevole Violante con su scritto viva Hitler, quello dell’incendio scoppiato su alcuni pagliericci di immigrati, quello del « Bisogna rientrare nelle amministrazioni dei piccoli comuni. Dovete insistere molto sull’aspetto regionalista del movimento. Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, eccetera, ma sotto sotto rimanere gli stessi. » Questo “signore” è considerato oggi dall’Union, partito che si dice nato dalla Resistenza, uno dei nostri parlamentari! Hanno ragione, il suo pensiero politico si adatta molto bene all’odierna politica di chez-nous!
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