L’opposizione regionale quasi al completo, sedici consiglieri su diciassette, ha fatto un blitz al Casinò di Saint-Vincent, ecco cosa hanno trovato: il vuoto!
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Il vuoto!
15 gennaio 2014Non mi risulta
20 settembre 2013Dieci milioni di euro per spese impreviste e non preventivate. “La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato l’affidamento dell’incarico a Finaosta per la stipula di un mutuo con la Casino de la Vallée spa destinato al finanziamento dei maggiori oneri del piano di sviluppo della Casa da gioco e del complesso alberghiero Grand Hotel Billia di Saint-Vincent”. (Ansa). Non bastavano i 50 milioni già dati tramite Cva. La strategia del manager, fatta propria anche dall’assessore Baccega, è quella di puntare sul Billia. Allora-fatemi-capire. Che io sappia un albergo è un servizio necessario che si crea grazie a una forte attrazione che può essere un paesaggio, uno sport, un luogo di storia o di divertimento vario come in questo caso dove l’albergo serviva agli ospiti del Casinò, oggi, secondo Frigerio, il rilancio economico della Casa da gioco verterà sul contrario. Uno, secondo l’innovativa strategia di marketing, si recherà a Saint-Vincent perché attratto dal Billia rimesso a nuovo. Saranno le carte da parati, i bagni lussuosi, le tende di seta selvaggia, le poltrone foderate di damasco dorato a fungere da attrattiva? E poi, dopo un paio di orette di visita guidata, il nostro si romperà le scatole e, si spera, farà finalmente una capatina al Casinò! Insomma mi sembra che, ancora una volta, l’unica strategia in atto è quella della spesa per la spesa delle risorse collettive. Sessanta milioni di euro sottratti alla collettività valdostana per toppare i buchi di un’azienda moribonda. Che ha fatto della clientela e del voto di scambio l’unico reale obiettivo condiviso dalla politica. Il Casinò era per noi una importantissima risorsa economica oggi è un debito senza fine. Le banche non danno più credito? Che importa c’è Cva l’unica azienda in attivo che abbiamo. E’ giusto che i nostri soldi debbano essere investiti per un fallimento annunciato? E Frigerio si becca pure il premio?
Les jeux sont faits
16 settembre 2013Tempo addietro Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, disse che la Valle d’Aosta viveva nel benessere senza sviluppo. In Italia non aveva mai trovato un’altra regione così rinserrata nell’agio. Aggiunse che “una società ha bisogno di traguardi, per mettersi in cammino, altrimenti rinuncia alla progettualità, alla ricerca di un futuro migliore. Non è mai nata, qui, una pluralità di soggetti che, in autonomia dalla Regione, avesse dato impulso alla crescita. Non esiste qualcosa di analogo agli artigiani di Prato, che si costituiscono come soggetti, e semmai, successivamente, interloquiscono con il settore pubblico e amministrativo, esprimendo una domanda di politica disegnata sulle loro esigenze. Al contrario, in Valle, dalla Regione non giungono solamente le risposte, ma addirittura le domande.”. Noi che difendiamo il concetto sacro di autonomia, abbiamo creato un sistema sociale-culturale-economico totalmente dipendente dalla Regione. Mai avuto altro obiettivo oltre quello di salvaguardare i nostri privilegi in totale sudditanza da Roma. L’assenza di un’autonomia reale è il nostro tallone di Achille. Il parassita, se muore il suo ospite, ne condivide il destino. Abbiamo vissuto da miopi un’abbondanza che credevamo essere eterna. La politica ha cullato questa illusione imbottendo gli uffici di impiegati non così necessari ai servizi, ma utili per mantenere il potere. Le persone sono state piazzate. Le persone si sono lasciate pigramente piazzare. E oggi tutti i ruoli vengono al pettine. Quello del politico che si trova nell’imbarazzo di non sapere come gestire l’esubero di personale che assorbe quasi la totalità delle risorse; quella dei cittadini-elettori-custodi delle clientele che vedono rischiare il loro posto di lavoro acquisito in cambio di un pacchetto più o meno ricco di voti. Les jeux sont faits. Rien ne va plus. Solo Frigerio continua a sorridere dalle pagine della Stampa, nonostate gli incassi del Casinò siano crollati. (I suoi invece continuano a crescere: 72.000 euro di premio per gli ottimi risultati conseguiti.). Il Casinò aspetta una nuova iniezioni di liquidi per poter affrontare il futuro. Soldi nostri, ovviamente. Frigerio vorrebbe estendere l’orario di lavoro 24 ore su 24 per evitare i tagli del personale che conta 800 stipendi. Qualcuno ipotizza di ridurre il lavoro per poterlo distribuire…, come sempre si va avanti a tentoni. A conferma che la progettualità, non essendo mai stata necessaria, è una parola oscura. Sconosciuta. Licenziare non è popolare, assumere sì, così è stato per tutta la politica e fino a oggi andava bene. Ma adesso si deve scegliere: mantenere del personale inutile o tappare i buchi del tetto di una scuola?
Meritocrazia à la vapelenentse
28 giugno 2013Difficile non rimanere di sasso. La disoccupazione tocca punte da brivido anche in Valle d’Aosta e Luca Frigerio, amministratore unico della spa Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, si porta a casa un premio di produzione di 72.000 euro! Per quale risultato non si sa, dal momento che il Casinò versa in una crisi cronica. Qualcuno conosce quali fossero gli obiettivi da raggiungere? Perché non sembra che la direzione Frigerio abbia portato risultati tali da giustificare tale cifra.
Poverino lui!
15 febbraio 2013Ho letto la delibera che riguarda l’estensione dell’incarico del Sig. Luca Frigerio ad Amministratore Unico della Casinò de la Vallé S.p.A. per il biennio 2013-2014, ovvero fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014. La cosa che più mi ha colpito non è tanto la motivazione che riguarda le capacità dimostrate durante il precedente periodo del suo mandato, capacità che viste le condizioni in cui versa il Casinò a molti restano dubbiose, ma la seguente: “Evidenzia che tale proposta è in linea con la stima e l’apprezzamento per l’attività del Sig. Frigerio, confermata anche dal Consiglio regionale in data 22 marzo 2012, e sarebbe altresì di garanzia della continuità del rapporto con il Sig. Frigerio il quale sarebbe altrimenti indotto, nell’approssimarsi della scadenza del suo incarico, a cercare prospettive professionali alternative.“. Cioè, Luca Frigerio che guadagna più di 300 mila euro l’anno, viene riconfermato nell’incarico, perché altrimenti il poveretto sarebbe costretto a cercarsi un altro lavoro? Ma la stessa considerazione è stata fatta per i forestali? E per tutti i precari che non arrivano a fine mese? Un Amministratore che butta via 200 mila euro per finanziare una cagata come Sveart? Questa è davvero una delibera che mi fa incazzare!
Un uomo senza qualità
8 gennaio 2010Tratta da "Sto diventando mia madre" di Anne Taintor
Il supermanager che avrebbe dovuto, secondo le promesse dei politici al Governo della regione, risollevare le sorti del Casinò si è rivelato un uomo senza qualità. Rispetto al 2008 sono otto milioni di euro IN MENO! Di cui SOLO il 10 per cento entra nelle casse regionali. Secondo Luca Frigerio, l’amministratore unico, fra le cause del momento difficile, oltre alla CRISI, le macchine elettroniche distribuite nei locali pubblici, ci sono le MISURE ANTIRICICLAGGIO! Se la dichiarazione fatta alla Stampa (5 gennaio) è corretta, ci troveremmo davanti non solo a un uomo senza le qualità necessarie per far funzionare un Casinò, ma anche a un uomo senza moralità. Che le misure adottate per contrastare le attività mafiose tese a ripulire il denaro sporco siano da considerare “avversarie” dello sviluppo di un’azienda è quantomeno aberrante. Che poi l’azienda sia pubblica…
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Categorie: Commenti vari, Mafia di montagna
Tags: Casinò di Saint Vincent, Luca Frigerio, Misure antiriciclaggio
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