Continuo a non leggere comunicati ufficiali, da parte della Comunità islamica valdostana, che condannino la strage del libero pensiero nel vile eccidio di Charlie Hebdo. Non solo. Non ho ancora letto a livello nazionale, una difesa da parte del mondo mussulmano moderato, verso la libertà di critica anche della religione. Perché non può esserci democrazia se l’espressione non può essere totalmente libera. Sarebbe un segno importante di apertura e di integrazione se la comunità islamica riconoscesse la legittimità di quanto Charlie praticava: il suo diritto di criticare Dio nelle sue multiformi confessioni. Troppo deboli sono state le reazioni. Tanto deboli da solleticare il dubbio che dietro a tale prudenza si nasconda il pensiero già in alcuni casi esplicitato, che Charlie se la fosse cercata. Legittimando così l’azione degli assassini. Rimango fiduciosa. (Ricordo una manifestazione in piazza per solidarizzare con i palestinesi, perché ora gli islamici non si fanno sentire o vedere?).
Posted tagged ‘Libertà di espressione’
Resto in attesa
9 gennaio 2015Botta…
20 giugno 2011Così scrissi un mese fa…
Egregio signor, Massimo Boccarella, presidente dell’Ordine dei Giornalisti in VdA,
dopo l’ennesima verifica di oggi, 9 maggio 2011 (situazione invariata al 176) ho potuto constatare ancora una volta l’oscuramento del mio blog, Patuasia, dagli uffici della Regione. La scelta potrebbe essere plausibile, se l’accesso fosse inibito all’intera navigazione non prettamente necessaria alle finalità lavorative degli impiegati, ma dalla mia ricerca risulta che altri blog e siti come quelli di Luciano Caveri, Alberto Zucchi, Eddy Ottoz, Gaetano Lo Presti, Legambiente, Beppe Grillo ecc…, che parimenti al mio potrebbero cagionare distrazione dai doveri lavorativi, sono invece accessibili al personale. Le motivazioni addotte dal Presidente della Giunta, Augusto Rollandin, che sostengono la tesi della produttività messa a rischio dalla rete, vengono così a cadere. Si tratta, secondo me, di un caso di discriminazione vera e propria nei confronti di un blog considerato “fastidioso”. Questa distinzione che probabilmente nasce da considerazioni altre, è da ritenersi un atto grave nei confronti della libertà di espressione e di informazione. Pur non essendo Patuasia una testata giornalistica, la sottoscritta è regolarmente iscritta all’albo nazionale dei giornalisti-pubblicisti, pertanto Le chiederei, in considerazione del ruolo che svolge, di prendere a cuore la vicenda in virtù di quel principio di libertà che connota la nostra società democratica. Principio che va difeso sempre e di cui la Sezione dei giornalisti valdostani si è sempre fatta garante.
Ha vinto anche la rete!
15 giugno 2011Lasciatemi aggiungere una cosa alla lunga e interessante discussione che si è sviluppata sul post precedende “Vola Italia Vola!” e cioè che a vincere e senza ombra di dubbio è stata anche la rete. Nonostante la televisione e la radio abbiano nicchiato sull’argomento e, in alcuni casi, persino dato informazioni sbagliate, la comunicazione è arrivata dal web. Il tam tam, nato spontaneo, si è via via esteso e ha raggiunto l’obiettivo. Si tratta di una comunicazione non diretta dall’alto, non mediata dagli addetti ai lavori, ma libera, diretta, coinvolgente, partecipata. Per questo i regimi, ma anche le democrazie, temono questo strumento e vogliono, nel primo caso, imbavagliarlo e, nel secondo, controllarlo. Difendere la rete, pur con i suoi difetti, è difendere la libertà, teniamolo sempre in mente.
La rete è libera e vola!
30 Maggio 2011
Vi hanno oscurato Patuasia e gli altri blog vi annoiano? Ora puoi di nuovo leggere il tuo preferito, vai su: http://it.paperblog.com/users/patuasia/
Giù le mani!
21 aprile 2011Cari amici grazie per la solidarietà espressa. Vi ringraziamo perché tenete alla libertà, alla vostra libertà! Perché questo blog è uno spazio libero e VOSTRO. Grazie per non aver dimenticato cosa è la dignità conquistata a caro prezzo da chi ci ha preceduti. Grazie per essere donne e uomini e non servi. Non hanno importanza le differenze di colore quello che conta ora è la sostanza che ci accomuna e che ha un nome solo: DEMOCRAZIA. Non ci faremo tappare la bocca, che lo sappiano. Noi non siamo come loro, non organizziamo mostre o festival sul Coraggio per poi cancellare un blog coraggioso. Noi siamo coraggiosi! Il nostro spirito è libero e vola alto. Noi non abbiamo paura, noi ci siamo. E non siamo pochi. Giù le mani dalla libertà! Cari amici, grazie di esserci!
Primavera valdostana
21 aprile 2011Pensavo di vivere in uno sputo di spazio incastrato fra i monti, mi sbagliavo. Vivo nella grande Cina degli imperatori! Vivo nel deserto del Colonnello verde! Quelli che detestano la libertà di espressione e bannano i blog. Patuasia è stato messo nella black-list del sistema informativo regionale. Mi hanno scritto e telefonato in molti questa mattina per comunicarmelo. “Hai scritto troppe verità”, è il commento più comune che accompagna l’informazione. Già, Patuasia dà fastidio. I nostri politici mal sopportano la satira e, peggio, non digeriscono opinioni diverse dalle loro. E, peggio, che alcune osservazioni, analisi, punti di vista, possano insinuarsi nei pensieri altrui e far riflettere. In un regime non bisogna riflettere, bisogna ubbidire. Siamo considerati sudditi e non cittadini. Questuanti privi di diritti. Il regime necessita di servi. Se ce ne fosse ancora bisogno questa è la prova che la democrazia in Valle d’Aosta è solo una parola vuota. A quando una primavera valdostana?
Capra e cavoli!
25 marzo 2010I consiglieri dell’ALPE hanno proposto al Consiglio regionale di invitare in Valle d’Aosta il Dalai Lama. Naturalmente la proposta è stata accolta all’unanimità. La “solidarietà nei confronti del popolo tibetano e delle minoranze etniche, culturali e religiose oppresse e private della loro libertà” arriva a giochi ultimati, con la delegazione cinese felicemente tornata in patria. Approvando la risoluzione, Rollandin vuole tardivamente salvare capra e cavoli, ma non è così facile: la figura di m… rimane!
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Categorie: Battaglia, Commenti vari, Degrado morale, Politica valdostana, Requiem, Stupidità, Uomini politici
Tags: ALPE, Consiglio regionale, Dalai Lama, Libertà di espressione, Minoranze, Tibet
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