Posted tagged ‘Legambiente’
13 dicembre 2014
Riceviamo da legambiente e pubblichiamo. (Patuasia si era già premurata di cancellare il post).
Nei giorni scorsi la nostra associazione ha emesso un comunicato in relazione al ricorso presentato dall’ATI composta da Noy Ambiente, Rea Dalmine, Valeco e altri sull’appalto per il pirogassificatore. Per nostro errore anziché indicare il signor Francesco Grillo, che è il rappresentante della Regione in Valeco, abbiamo citato un dipendente regionale estraneo alla vicenda. Ce ne scusiamo con il diretto interessato.
Categorie: Rettifica
Tags: Legambiente, Rettifica, Valeco
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17 novembre 2014
Riceviamo la Legambiente e volentieri pubblichiamo.

E’ davvero tutto così normale?
Appena lunedì 8 novembre, in sede di osservatorio, CAS e istituzioni tranquillizzavano sulla situazione dell’aria, con ampia ripresa da parte dei media, questa fotografia è stata scattata la mattina di giovedì 11, altre parole non servono.E’ un peccato che tocchi a una Associazione, unica voce fuori dal coro (insieme a Patuasia ndr), sostituirsi alla politica in difesa dei cittadini, segnalando che la situazione dell’inquinamento non è così all’acqua di rose come si vuole far credere.
Categorie: Aria, Battaglia, Controllo, Degrado ambientale, Inquinamento, Mala informazione, Salute
Tags: Aosta, Cogne Acciai Speciali, Inquinamento aria, Legambiente
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14 giugno 2013
Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.
La Conferenza dei Servizi, convocata per martedì 11 giugno, per decidere in merito alla concessione di Autorizzazione Unica alla The Power Company per la costruzione e l’esercizio di centrale idroelettrica in località Cortlys di Gressoney-La-Trinité, ha deciso di non prendere alcuna decisione in merito. Sentito il parere della Giunta comunale del Comune interessato, il Responsabile del procedimento Mario Sorsoloni, in accordo con gli altri Servizi regionali presenti, ha ritenuto di non assumere un parere definitivo, ma di rinviare alla Giunta regionale la decisione a proposito della concessione dell’Autorizzazione Unica. Decisione che verrà, verosimilmente, presa il 28 giugno prossimo da una Giunta ormai scaduta. Al di là dell’esito pilatesco della Conferenza, Legambiente della Valle d’Aosta non condivide la valutazione espressa dai Servizi secondo cui la centrale non può non essere autorizzata e realizzata in quanto la legge la definisce di pubblica utilità. In realtà le norme tanto nazionali quanto regionali prevedono delle fattispecie precise che rendono possibile non autorizzare le centrali, se incompatibili con la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio artistico-culturale. Il Codice del Paesaggio, il Piano Territoriale Paesistico e la legge regionale sugli ambiti inedificabili costituirebbero, se correttamente applicate, un reticolo di tutela assai efficace. Purtroppo l’orientamento dell’Amministrazione Regionale, in questi ultimi anni, è stato ed è quello di concedere continue deroghe ai vincoli dettati da queste norme, rendendole di fatto inefficaci. La Giunta Regionale uscente ha, inoltre, la grave responsabilità di non aver individuato, con propria determinazione, i siti non idonei alla realizzazione di centrali, così come richiesto dalla normativa nazionale.
Categorie: Affari, Ambiente, Comunicato stampa, Critica, Degrado ambientale, Energia, Folclore valdostano, Indignazione, Mala Amministrazione, Montagna, Persone pubbliche
Tags: Centrali idroelettriche, Cortlys, Gressoney-la-Trinité, Legambiente, Mario Sorsoloni, Piano Territoriale Paesistico, The Power Company, Valle d'Aosta
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23 settembre 2012

Visto nascere una tartaruga Caretta Caretta: emozione magnifica!
Chiedo scusa per l’assenza, ma l’impegno al campo di volontariato di Legambiente a Lampedusa per la tutela della zona protetta dell’Isola dei Conigli, ha esaurito tutte le mie energie. Ora sono qui. (Eh eh eh).
Categorie: Ambiente, Amore, Animali, Battaglia, Bellezza, Lezione di vita, Viaggi
Tags: Lampedusa, Legambiente, Tartaruga Caretta Caretta
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1 dicembre 2011
Esclusa dal bando di gara per la costruzione del pirogassificatore, l’ATI (insieme di imprese) costituita per lo scopo, presenta ricorso al Tar. Legambiente fa notare che “se i ricorrenti hanno intenzioni serie, c’è il rischio che, tra ricorso al TAR prima ed eventuale ricorso al Consiglio di Stato poi, tutta la situazione possa rimanere bloccata per 4-5 anni. E allora sì che ci potrebbero essere problemi nello smaltimento dei rifiuti valdostani. “. Tale osservazione viene considerata “allarmismo infondato” da parte dell’assessore all’Ambiente, Manuela Zublena. Nessuno mette in dubbio la legittimità del ricorso, perché dunque difenderlo con un comunicato stampa? Trattasi di scusa per deligittimare l’azione dei cittadini che si muovono contro la scelta operata dall’amministrazione. Ogni motivo è buono alla Zublena per gettare fango su chi la pensa in modo diverso. Legambiente, nella sua dichiarazione, ha solo evidenziato un problema: il rischio di un blocco temporale, che dovrebbe essere un problema anche per l’assessore. Nonostante le dichiarazioni ufficiali di buona volontà nel perseguire gli obiettivi fissati dall’Unione europea, la Valle d’Aosta è ancora molto lontana dagli obblighi di legge: 60% di RD alla fine del mese prossimo, 65% a fine 2012. Ha dunque torto Legambiente quando invita Manuela a darsi una svegliata?
Categorie: Ambiente, Battaglia, Degrado ambientale, Degrado urbano, Mala Amministrazione, Politica valdostana, Rifiuti, Uomini politici
Tags: Legambiente, Manuela Zublena, Pirogassificatore, Valle d'Aosta
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15 novembre 2011
Sono stata eletta per cui fatemi lavorare! L’assessore regionale all’Ambiente, Manuela Zublena, nel rispondere alla lettera pubblicata sulla Stampa della signora Luna Meneghini, si esprime esattamente come l’ex (che brivido scrivere ex!) premier, Silvio Berlusconi. Il popolo sovrano, una volta che ha eletto i suoi rappresentanti, deve tacere e accettare le scelte che per esso fa la maggioranza. Questa è la sua interpretazione di democrazia. Un po’ riduttiva e che considera il “popolo sovrano” utile solo una volta ogni cinque anni. Un popolo bue. Nella democrazia evoluta, invece, si vuole che i cittadini siano sempre attenti al lavoro svolto dai loro eletti, sappiano controllarli, indirizzarli nelle scelte… che svolgano un ruolo attivo, partecipe e non succube delle decisioni prese dagli amministratori. Questa è la vera democrazia! Delegare non significa consegnare corona e scettro, ma un’infinità di responsabilità che più sono condivise meglio è per tutti.
Categorie: Ambiente, Berlusconi, Cultura morta, Degrado morale, Folclore valdostano, Mala Educazione, Uomini politici
Tags: democrazia, Legambiente, Manuela Zublena, Pirogassificatore, Valle d'Aosta
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3 novembre 2011
Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

Il vallone di Comboé come si presenta oggi.
Per anni ci siamo chiesti quale fosse la ragione reale di un progetto che sembrava non avere alcun significato economico. Anche le persone che partecipavano alle varie iniziative a sostegno della campagna (marce nel vallone, serate, ecc) ci chiedevano: ma che vogliono fare? Più volte abbiamo pubblicamente girato la domanda ai diretti interessati (Comune di Charvensod e Amministrazione Regionale). Le risposte, che ci sono sempre sembrate insufficienti, erano: per ristrutturare gli alpeggi diroccati e rendere più agevole la vita del conduttore in quello attualmente attivo. Tutti risultati ottenibili in altro modo: per esempio utilizzando l’elicottero per il trasporto dei materiali per le ristrutturazioni e costruendo una monorotaia e una breve pista per agevolare il conduttore. Ma perché una strada costosa, pericolosa ed impattante? In breve, sono arrivate le ruspe per realizzare un cosiddetto “miglioramento fondiario”. La zona umida nella parte inferiore del vallone è stata interamente prosciugata, la cotica erbosa asportata e la terra spianata e pareggiata dalle ruspe. Il torrente Comboé nella parte superiore del vallone è attualmente secco, così come il laghetto che si trova nei pressi dell’alpeggio oggi attivo. Sappiamo che le acque torneranno a scorrere, ma sappiamo anche che una torbiera non esisterà più. Al suo posto vedremo l’irrigazione a pioggia e una vegetazione diversa da quella autoctona.
Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta considera deplorevoli interventi siffatti in un’area di alta montagna, ma li ritiene gravissimi quando, come in questo caso, vanno a modificare profondamente gli habitat di un’area protetta. Il Vallone di Comboé, infatti, è compreso nella Zona di Protezione Speciale Mont Avic-Monte Emilius. Ci chiediamo, se sia questo il modo in cui la Regione intende tutelare e valorizzare le nostre bellezze naturali.
Categorie: Acqua, Agricoltura di montagna, Ambiente, Battaglia, Bellezza, Degrado ambientale, Mala Amministrazione, Natura Morta
Tags: Comune di Charvensod, Legambiente, Monte Avic, Valle d'Aosta, Vallone di Comboé
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14 Maggio 2011
Il Comitato “Valle virtuosa” che vede al suo interno un fitto numero di amministratori di diversi schieramenti politici, ha raccolto quasi cinquemila firme per chiedere all’amministrazione regionale, un nuovo confronto tra le diverse tipologie di smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta: il pirogassificatore, fortemente voluto dall’assessorato all’Ambiente, e il trattamento meccanico biologico proposto oltre che dal suddetto comitato anche da Legambiente e dal Comitato Rifiuti zero. Riusciranno i nostri politici a fottersene di cinquemila cittadini? Firmate, fate un favore a voi stessi e ai vostri figli.
La raccolta di firme prosegue fino alla fine di maggio, anche online, al seguente indirizzo: http://www.petizionionline.it/petizione/pirogassificatore-la-soluzione-adatta/3816
Categorie: Ambiente, Battaglia, Petizione, Politica valdostana, Salute
Tags: Comitato Rifiuti Zero, Comitato Valle Virtuosa, Legambiente, Pirogassificatore, Trattamento Meccanico Biologico, Valle d'Aosta
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27 gennaio 2011
Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.
Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, allarmato per gli elevati livelli di diossine e furani riscontrati nella Plaine di Aosta, nell’ambito di un’indagine condotta da A.R.P.A VDA in collaborazione con A.R.P.A. Toscana, ha rivolto due richieste all’Amministrazione Regionale. In primo luogo, riteniamo necessario che le analisi sul livello di diossine e furani nell’aria della Plaine divengano un’attività d’istituto di A.R.P.A. e siano ripetute ogni anno. In secondo luogo, riteniamo indispensabile che la Regione, avvalendosi di quanto stabilito dalla normativa nazionale in merito al miglioramento della qualità dell’aria (Decreto Legislativo 152/2006), legiferi al più presto in merito ai limiti di emissione di questi inquinanti consentiti agli impianti industriali. “In base al Decreto 152 – spiega Alessandra Piccioni, presidente del Circolo – le Regioni e Provincie autonome possono emanare norme precise sugli inquinanti organici, tra i quali sono compresi diossine e furani, stabilendo limiti di emissione. In Italia non esistono limiti imposti dalla normativa, ma è possibile riferirsi a quelli virtuosi stabiliti, per esempio, dalla Germania. Così ha fatto, per esempio, la Regione Friuli, che ha adottato il limite tedesco (pari a 0,4 nanogrammi per metro cubo di diossine consentite) già nel 2007” La notizia, giunta in queste ore, di indagini avviate dalla magistratura sulle emissioni della Cogne Acciai Speciali, quelle di qualche tempo fa relative alla presenza di cromo esavalente nelle acque dei pozzi dell’impianto unite ai dati sulla diossina sollecitano tutti a tenere alta la guardia.
Sarebbe un forte messaggio di consapevolezza ambientale se, per sostenere le nostre proposte, i cittadini inviassero una lettera o una e-mail al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale all’Ambiente (presidenza@regione.vda.it / a-ambiente@regione.vda.it )
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Categorie: Affari, Ambiente, Battaglia, Consigli, Degrado ambientale, Diritti civili, Mala Educazione, Natura Morta, Salute
Tags: ARPA Toscana, ARPA VdA, Cogne Acciai Speciali, Diossina, Furani, Legambiente, Plaine di Aosta, Regione autonoma Valle d'Aosta
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18 ottobre 2010
Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.
Legambiente, dopo la lunga battaglia legale sulla strada di Comboé, ha accettato la sentenza del Consiglio di Stato e si è affidata al rispetto delle prescrizioni imposte a suo tempo dagli uffici regionali per la Valutazione Ambientale nell’effettuazione dei lavori. Purtroppo, alla luce di un sopralluogo da noi effettuato nei giorni scorsi e di un servizio mandato in onda da Rai3 regionale, (con tanto di intervista al sindaco Subet molto soddisfatto per la dinamica del cantiere) si evince che quasi tutte le imposizioni sono state disattese. Le piante tagliate sono anche di grosso fusto, i tronchi non sono stati prontamente rimossi (ci troviamo in un ambiente a grave fragilità idrogeologica), i mezzi usati per movimentare la terra sono di grosse dimensioni, il lavoro non è stato affrontato a lotti ma in soluzione unica, non sono stati preservati i tratti di sentiero non interessati dalla pista. Per questo motivo Legambiente Valle d’Aosta ha presentato in settimana un esposto al Corpo Forestale. Temiamo a questo punto che anche l’ultima prescrizione, l’apposizione di una sbarra chiusa all’inizio della strada, seguirà la stessa sorte di quelle citate. Con buona pace degli amanti del Vallone.
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Categorie: Battaglia, Degrado ambientale, Degrado morale, Lettera, Mafia di montagna, Mala Amministrazione, Mala Educazione, Montagna, Natura Morta, Speculazione, Stupidità, Uomini politici
Tags: Corpo Forestale, Ennio Subet, Esposto, Legambiente, Vallone di Comboé
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