Quanta retorica stucchevole su facebook in nome della Libertà di espressione. Vivo in un posto dove l’omertà e la paura la fanno da padroni, ma nessuno osa dirlo. Neppure al presidio, dove le parole si sono condensate come il miele. Tutti si sentono Charlie. Qualcuno ha anche osato a scrivere che la Vallée d’Aoste è Charlie! Bestemmia nazionalista che fa ridere. Avete notato una rubrica di satira sui giornali locali? Dopo il “Cittadino valdostano” Vincenzo Calì, direttore (cercatelo, merita) e una breve parentesi sulla Gazzetta della prima ora, non ho visto quotidiani, settimanali locali che ospitassero un po’ di veleno. Giusto Le Travail che si è beccato una querela da parte di Caveri, il paladino della libertà di espressione. Di recente mi era stato suggerito un corso di satira da tenere per la formazione obbligatoria dei giornalisti, l’idea proposta dal Presidente dell’Ordine non è passata… chissà perché?
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La Valle d’Aosta NON è Charlie!
12 gennaio 2015Bentornata a casa
26 aprile 2013Sono tornata da poco dalla Procura con una denuncia di diffamazione a mezzo stampa in saccoccia. La battuta incriminata era stata pubblicata dal Travail nella mia rubrica “L’angolo di Pat”, ecco il testo: “Dice Caveri che Demetra, figlia del pres. dell’UVP, è fidanzata con suo figlio Alexis, argh! Si profila una nuova dinastia.”. La notizia sul fidanzamento era stata data dallo stesso Caveri durante un incontro pubblico per la presentazione del candidato alle politiche, Laurent Viérin http://www.youtube.com/watch?v=C9-GQVR4mCw io semplicemente l’ho ripresa tale e quale e ho aggiunto una ironica previsione. Che non è stata gradita. Sospetto, intuisco, presumo, immagino che la denuncia nei miei confronti e nei confronti del direttore del Travail, Giovanna Zanchi, sia stata fatta dal consigliere regionale progressista Luciano Caveri. Non sono minimamente preoccupata e ho chiesto l’avvocato d’ufficio. Però mi frullano domande a cui chiedo risposta anche da parte vostra. Perché la denuncia arriva solo adesso? E che senso avrebbe quando è evidente che non c’è traccia di diffamazione alcuna? E poi chi diffamerei? Nella storia le dinastie abbondano e a offendersi sono sempre stati coloro che le hanno subite non quelli che le hanno create. E poi mi chiedo che razza di opinione ha il progressista della Procura di Aosta? Che ha tanto tempo da perdere in simili sciocchezze? Sì, perché con i tanti problemi che attanagliano la nostra Regione aggiungere un fascicolo di questa “gravità” sul tavolo del giudice, significa non comprendere il vero ruolo di questa istituzione. Io se fossi in lui mi offenderei tantissimo.
Giornalucolo fa rima con foruncolo!
22 giugno 201112vda è un giornalucolo di paese, lo sanno tutti, compresi gli amici. L’articolo che tratta dell’avvenuta tavola rotonda sull’Informazione organizzata dal Travail, a firma di un tal douze, è un banalissimo riassunto da prima media, mentre scrivo mi scappa da ridere! E infatti non si può che ridere della piccolezza di certi personaggi che si definiscono e, ahimè, sono dei giornalisti (che arrivano con notevole ritardo alle tavole rotonde a cui sono stati invitati). Douze menziona tutti i nomi degli ospiti tranne quello della sottoscritta che viene definita nel titolo “alcuni blogger” (gli altri dov’erano?) e nel testo “una blogger cui non va giù di essere stata oscurata” (gnè gnè gnè gnè!). Mi hanno detto che anche i vip unionisti non fanno mai il mio nome e si sa che questa è pratica che i mafiosi usano nei confronti dei loro nemici. Questa tradizione, presa in prestito da una testata giornalistica online, è alquanto singolare non trovate? Riguardo “la sconclusionata proposta della blogger di sostituirsi agli organi di informazione chiedendo apertamente: “non rivolgetevi ai quotidiani, parlate a me.”, è pura invenzione, infatti non ho mai pronunciato quelle parole: c’è una registrazione chiunque può verificare. Per quanto riguarda la mia “lamentazione” che tale non era (non sono tipo che si lamenta sono tipo che rivendica), circa l’affaire oscuramento e relativa risposta dell’Ordine, ancora una volta non giunge una risposta ufficiale adeguata alla mia domanda che è una sola: perché Patuasia è considerato un blog non pertinente alle mansioni impiegatizie e quello di Caveri e altri sì?
A costo zero!
21 giugno 2011Nell’interessante tavola rotonda organizzata dal Travail sull’informazione a una domanda posta dal pubblico sul perché i giornalisti locali non svolgano inchieste (siamo in molti a essere curiosi circa i numerosi incendi dolosi che vivacizzano la Regione), la giornalista di 12vda.it, Elena Meynet, rispose che il motivo era adducibile allo scarso reddito dei giornali con conseguente misero stipendio dei giornalisti. Le inchieste costano e se le può permettere solo la Gabanelli con contratto RAI. Probabile che sia vero. Per fortuna esiste una società civile che nel suo piccolo e per passione di giustizia, fa ciò che i professionisti dell’informazione locale non fanno. Mi riferisco ai numerosi dossier che il Movimento 5 stelle presenta con cadenza mensile sulle diverse problematiche regionali: dall’ospedale all’aeroporto, dall’area megalitica ai centri commerciali… con uno sforzo notevole, perché trattandosi di semplici cittadini la ricerca dei documenti si fa più difficile. Uno sforzo che permette poi ai giornalisti di riempire le pagine dei loro rispettivi giornali. Uno sforzo, quello dei grillini, a costo zero! In questo caso la tensione morale batte quella per lo stipendio! Mi sono permessa, sempre in quell’occasione, di invitare i consiglieri regionali presenti a svolgere il ruolo ispettivo che compete loro (a costo molto alto), anche per contenere la frustrazione che dicono di patire a causa di interpellanze faticose, destinate al fallimento e così poco appetibili ai giornali.
Informazione libera?
17 giugno 2011Riceviamo dalla redazione del Travail e volentieri pubblichiamo.
“Informazione libera e democrazia” è il titolo del dibattito pubblico organizzato dal Partito Democratico Valle d’Aosta in apertura della ‘Festa de L’Unità e del Travail’, in programma domenica 19 giugno a partire dalle ore 10 presso il ristorante L’Ancien Braconnier di Sarre (fraz. Breuvé 3). Alla tavola rotonda su un tema sempre più attuale, anche alla luce del ruolo svolto dall’informazione su internet nel corso delle recenti campagne elettorali per le elezioni amministrative e per i referendum e del dibattito sul ruolo dell’informazione pubblica che si è sviluppato a margine della consegna dei premi Saint-Vincent per il giornalismo 2011, parteciperanno i giornalisti Alessandro Mano (La Stampa), Cristiano Florio (La Vallée Notizie), Elena Meynet (Agenzia di stampa 12vda), Davide Avati (Le Travail) e la blogger Patrizia Nuvolari; il confronto sarà introdotto e moderato dal segretario regionale del Partito Democratico Valle d’Aosta Raimondo Donzel.
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