Insomma il nostro sindaco si indigna. Prova sdegno e orrore. Ci è mancato poco che non si sia messo a piangere per la strage di Lampedusa. Sofferenza e morte di poveri disgraziati. E’ lo stesso sindaco che ieri ha emesso un’ordinanza contro l’accattonaggio molesto. Trecento euro di multa per chi è senza casa e per i mendicanti che “possono essere causa di potenziali situazioni di pericolo“. Fa strano perciò che oggi i rifugiati siano per Giordano fonte di dolore e non piuttosto ” fastidiosi, molesti e petulanti, talvolta anche a mezzo di strumenti di diffusione sonora o strumenti musicali in maniera continuativa, mostrando o simulando menomazioni fisiche, utilizzando minori e/o animali, allo scopo di impietosire ulteriormente i cittadini, cercando di incidere così sul sentimento di pietà di questi ultimi al fine di ottenere in maniera più agevole dazioni di denaro” (aostasera.it). Dopotutto sempre disgraziati sono. Non voglio fare demagogia, solo sottolineare una contraddizione che mette in luce l’ipocrisia di cui siamo tutti più o meno coinvolti e di cui il primo cittadino ci fa da fulgido esempio. Si piange facile quando le tragedie sono a chilometri di distanza.
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