Se gli alberi possono ledere la nostra salute, questa nuvoletta che fa?
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Buongiorno Cogne!
3 settembre 2014La spada di Cogne
18 aprile 2014Sui nuovi contenitori dell’immondizia il Comune di Aosta ha scritto: Aosta Capitale dell’Ambiente. Fino a pochi mesi fa era Capitale della Cultura, insomma, secondo i nostri amministratori viviamo in un Paradiso terrestre dove la natura e la cultura si confondono. Io credo che a confondersi siano loro: date un’occhiata alle nostre aiuole come sono ben tenute e respirate a pieni polmoni la gradevole aria ricca di polveri sottili…
Puzza
7 ottobre 2013Ma l’avete respirata anche voi la puzza questa mattina? L’aria sapeva di gomma bruciata. Perché? E perché io soffro sempre di mal di gola? Quello sgradevole raschio che persiste. Ho visto il film Trashed di e con Jeremy Irons, sullo smaltimento dei rifiuti e sull’inquinamento che ne consegue, mi sono detta che se, oltre ai fumi della Cogne, si fossero aggiunti anche quelli dell’inceneritore molto probabilmente il mio fastidio che condivido con molti altri, avrebbe potuto avere presto un epilogo drammatico (e, pur intrecciando le dita, non è del tutto escluso). Non voglio fare dell’allarmismo, ma neppure è saggio mettere la testa sotto la sabbia, eggià quante volte dall’acciaieria fuoriescono nuvole rossastre piuttosto inquietanti? Spesso. Valle Virtuosa è stata presa di mira quando aveva invitato a boicottare la biciclettata all’interno della Cogne, probabilmente ha sbagliato nella modalità della comunicazione, ma non ha sicuramente sbagliato nel contenuto. Quell’aria rossa alla mia gola non piace e alla vostra?
A volare sono solo le particelle!
21 giugno 2013L’aerostazione non è una cattedrale nel deserto, ma l’aborto di una cattedrale nel deserto. L’edificio sta lì, fermo da troppo tempo a testimoniare la politica dello spreco che ha caratterizzato la Valle d’Aosta da diversi anni fino a oggi. Un già cadavere che si somma ad altri già cadaveri. Un mai nato che però è costato e continua a costare alla comunità. Anche in termini di salute. I lavori della nuova aerostazione dell’aeroporto di Aosta sono stati interrotti lasciando esposti alle intemperie i materassi di lana di vetro o di roccia che dovrebbero servire per coibentare l’intercapedine tra faccia interna e quella esterna delle pareti perimetrali. La lana di roccia non e’ necessariamente dannosa per la salute, a patto che sia chiusa e sigillata entro le pareti. Quando però viene dispersa o quando si stacca dall’involucro edilizio in cui è stata inserita, allora può dare origine a piccole particelle di polvere sottile e fibrille: queste con il logorio meccanico (vento e relativi attriti, ad esempio) e con il tempo possono originare a loro volta micro-particelle che, se a contatto con la pelle, mucose e apparato respiratorio, possono creare problemi di irritazione fino a provocare, in caso di contatto prolungato, continuativo e in dosi massicce a intossicazioni croniche. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Airc) ha posto la lana di vetro in classe 2BE’, ovvero rientra fra le sostanze “cancerogene di tipo sospetto”, nel senso che non ci sono studi ufficiali sufficientemente approfonditi al riguardo. In cantiere quando si manipola e’ sempre previsto l’uso di una mascherina filtrante per le vie respiratorie (DPI). Possiamo dire che la lana di roccia è un materiale che è bene non disperdere nell’ambiente, a dispetto di quanto sta avvenendo con l’abbandono dell’aerostazione. Bisognerebbe poter entrare nell’area di cantiere per vedere da vicino la situazione, ma il cantiere, per legge, non e’ accessibile senza autorizzazione.
Giornalismo di parte
13 Maggio 2013Ho letto con un certo disgusto l’articolo sulla Stampa di oggi e che fa riferimento al successo di Bicincittà. Grande spazio sulla riuscita della manifestazione, ma nessun accenno sulle motivazioni che hanno portato le associazioni: Valle virtuosa e Legambiente insieme al M5s a voler boicottare l’evento. Entusiasmo, accoglienza, musica, lavoro, benessere, sviluppo, festa, musica, emozione, divertimento, bambini, sorpresa, affascinante, successo, bella giornata. Con queste parole si può riassumere il testo scritto da A. C. , praticamente uno spot pubblicitario in difesa dell’acciaieria che ultimamente aveva avuto qualche problemuccio di immagine a causa dei metalli che scarica in aria e successivamente nei nostri polmoni, ma questo è meglio dimenticarlo. Posso capire lo spirito della UISP Valle d’Aosta che ha accettato l’invito della Cogne Acciai Speciali per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’aria, anche se entrare nella tana del lupo mi è sembrata una scelta po’ azzardata e che, al momento, fa soprattutto l’interesse del lupo; la speranza che la Cogne adotti gli investimenti necessari per rendere gli impianti dell’azienda sicuri, ma non capisco, e mi dispiace, un giornalismo che, sottolineando solo il successo dell’iniziativa e tralasciando le motivazioni del suo boicottaggio si schiera di fatto in una parte precisa. Dice Paolo Meneghini di VV: “Che la Cogne sia una industria pesante che ha delle ricadute negative sull’ambiente non è una illazione priva di fondamento, è una cosa oggettiva che si può rilevare leggendo i rapporti dell’Arpa sulla qualità dell’aria dentro ed attorno alla fabbrica. Che la situazione sia seria lo ammettono tutti, anche la Cogne, che si è data disponibile ad accelerare i lavori per il contenimento delle emissioni nocive. Queste azioni sono fatte dalla dirigenza della Cogne non per magnanimità ma per non incorrere in sanzioni giudiziarie, sotto la spinta di una opinione pubblica preoccupata, dopo la grande risonanza mediatica delle vicende dell’Ilva di Taranto. Far passare “Bicincittà” all’interno dell’acciaieria non servirà in alcun modo ad accelerare gli interventi di risanamento, caso mai servirà alla Cogne per prendere tempo. La Cogne ha scelto di sponsorizzare l’evento sobbarcandosi i costi del maquillage necessario per rendere “presentabile” la zona attraversata dai ciclisti e fare un lifting alla propria immagine compromessa da anni di incuria”. Ma di questo problematico aspetto nell’articolo di A. C. nulla compare.
Mozione bocciata!
1 aprile 2013La Mozione presentata dalla minoranza in Consiglio comunale circa l’inquinamento dell’aria prodotto dalla Cogne Acciai Speciali che chiedeva alla politica di esprimersi al riguardo è stata bocciata. Secondo il Sindaco risentiva troppo del clima pre elettorale. Un problema vero come quello dell’aria che si respira (i dati dell’Arpa sono inequivocabili e se le polveri fini sono diminuite, la loro qualità è peggiorata, infatti contengono delle quantità fuori norma di sostanze cancerogene quali il nichel), viene usato dal Primo Cittadino per accusare la minoranza di strumentalizzazione ai fini elettorali. Si ripropone lo schema teorico per il referendum del pirogassificatore: la questione, secondo l’Union valdotaine, non è in realtà la difesa della salute, ma solo politica. Da questa lettura si evince che una certa politica è incapace di farsi carico dei problemi più sentiti e più importanti quali la salute e quando questi vengono legittimamente sollevati vengono bocciati come strumentali. I nostri polmoni sono in ottime mani.
Aria precaria
14 marzo 2013Riceviamo dall’Associazione Valle Virtuosa e volentieri pubblichiamo.
“L’aumento dei valori di concentrazione misurati nel 2012, in particolare per alcuni metalli, è probabilmente dovuto alla maggiore efficienza della strumentazione in uso e non è necessariamente legato a un peggioramento dell’inquinamento ambientale causato dall’aumento delle emissioni in atmosfera”.
Queste le affermazioni dell’Arpa Valle d’Aosta riferite alle recenti misurazioni degli inquinanti della Cogne A.S., dati che ci preoccupano non poco. Per diversi anni le istituzioni competenti ci hanno voluto rassicurare sulla qualità dell’aria di Aosta e della Plaine. E che dire di tutte le rassicurazioni che venivano fatte riguardo al minimo impatto ambientale di un pirogassificatore? Le percentuali di incidenza si basavano su dati che ora scopriamo essere incrementati, per una maggior precisione degli strumenti di misurazione impiegati. Ci sentiamo, quindi, come associazione che ha sempre basato la propria azione nell’interesse della salute pubblica, di ribadire con forza che non potranno né dovranno essere introdotte altre fonti emissive, pirogassificatori o simili, che incidano ulteriormente, tanto o poco non importa, sulla qualità già precaria dell’aria della nostra Regione. Per questo continueremo a vigilare e a farci portatori nelle varie sedi, giudiziarie e istituzionali, dell’interesse dei 50 mila valdostani che hanno detto SI alla salute.
Va tutto bene!
13 marzo 2013Aria di montagna!
5 marzo 2013L’Arpa ha cambiato le strumentazioni e i dati dell’aria sono preoccupanti. Per Legambiente, per gli amministratori invece no: l’inquinamento sarebbe pari a quello degli anni precedenti. Evviva! Allora possiamo respirare metalli a pieni polmoni. Già, perché a nessuno viene in mente che sarebbe necessario non mantenere costanti dei valori di criticità, ma ridurli! Leggo dal comunicato dell’associazione Legambiente: lo Zinco passa da 197 Ng/m3 del 2011 ai 233 nel 2012; il Ferro schizza da 436 Ng/m3 nel 2011 a 1310Ng/m3 nel 2012, triplicando il valore; il Nickel, il cui valore obiettivo per legge è pari a 20Ng/m3, raddoppia, passando da 28 a 54 Ng/m3 (si tratta di un metallo classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro). In forte aumento anche il Cromo (da 86 Ng/m3 nel 2011 a 267 nel 2012: anche qui una triplicazione del valore misurato) e il Manganese (da 84 a 122 Ng/m3). La nuova AIA prevede un abbassamento dei limiti delle emissioni consentite alla CAS soltanto dopo la fine degli interventi previsti per l’abbattimento di esse, ossia nel 2015. Il che significa che per altri due anni dobbiamo aspettarci valori simili, e, per quando riguarda le deposizioni atmosferiche, in crescita.“. Secondo la Cogne i dati in aumento ci sono perché la strumentazione è più efficace. Cioè ieri erano più bassi perché gli strumenti erano meno funzionali. Cioè ieri abbiamo respirato la stessa quantità di veleno che respiriamo oggi. Fantastico, nessun peggioramento in atto! Di miglioramento però non se ne parla!
Nuovo progetto!
16 gennaio 2013Ho visto sulla Stampa la fotografia del nuovo progetto dell’ospedale. Dell’ultimo progetto dell’ospedale, già perché ce ne sono stati altri e chissà se questo sarà quello definitivo: ancora il VIA (Valutazione impatto ambientale) non si è pronunciato. Mi chiedo come possa essere possibile che su un progetto di tale entità e così delicato visto che tratta della salute e della sofferenza, si possa cambiare idea da un anno all’altro. Altra considerazione che faccio è come si può non definire ospedale nuovo la struttura che si ergerà con sei piani fuori terra sull’area dell’attuale parcheggio. Trattasi infatti di un edificio con una volumetria molto importante che è difficile definire come semplice ampliamento. Il referendum che non raggiunse il quorum, prendeva in considerazione due scelte: un ospedale nuovo fuori Aosta e l’ampliamento di quello vecchio. Su questa seconda proposta la propaganda unionista diceva che era assurdo investire nel nuovo dopo che molti soldi erano stati spesi nella vecchia struttura. Vecchia struttura che, secondo il nuovo progetto, sarà in parte demolita. Se ci fosse oggi un nuovo referendum sono certa che i valdostani si comporterebbero in modo diverso. Mi chiedo anche come faranno i poveri degenti a sopportare, per minimo dieci anni, i lavori di un cantiere enorme. Costretti a respirare le polveri e sopportare i rumori, nonché tutti i disagi che un simile cantiere, si prevedono scavi per quasi centomila metri cubi, potrà creare. Senza contare i problemi di circolazione. Insomma l’ospedale nuovo si farà dove l’amministrazione ha deciso si dovesse fare e qui mi scappa un’altra domanda: forse per favorire qualcuno? Se fossero stati i valdostani ad essere favoriti, saremmo già ai primi piani di un ospedale nuovo su un terreno più agevole e senza disturbare nessuno.
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