Posted tagged ‘Indipendenza’

Bonzi per la Petite Patrie!

15 dicembre 2014

Dal giornalista Roberto Mancini.

Caro Milanesio, per “bucare” i media, chiedete che ogni mese un consigliere regionale si dia fuoco. Son roghi benefici, vi daranno la prima pagina mondiale per circa tre anni. Secondo me la Vda ci guadagna…
In un’interessante ed immaginifica lettera sul giornale dell’ex addetto stampa di Dino Vierin, Bruno Milanesio detta la strategia al’Union valdotaine. Stante la pochezza politica ed intellettuale dei membri della Balena Rossonera, almeno da 5 anni la sua anima pensante è rappresentata da ex socialisti. Dice Milanesio: “ Intraprendere una mobilitazione inaudita e clamorosa della nostra comunità che per forza, estensione, parole d’ordine e dignitosa compostezza possa finalmente “bucare” l’informazione nazionale ed internazionale. Le circostanze ci impongono una drammatizzazione, non sguaiata , ma controllata nel percorso.
E ancora:
Creare una corrente di simpatia nazionale, ma sopratutto internazionale, nei confronti di una piccola regione che si vede schiacciata e violentata nella sua identità storica…”
Conclusione di Milanesio:
Di fronte al palco, nel dehors del “Café du Centre”, ci sono le postazioni radiofoniche e televisive di numerose testate italiane e straniere, interessate al singolare avvenimento…”.

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INDIPENDENZA!

1 dicembre 2014

Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Union valdotaine, Ennio Pastoret, aspettiamo con ansia che i comuni valdostani diano il via alla lotta per l’indipendenza da piazza Deffeyes.

 

Domandina intrigante

19 novembre 2014

L’intero Consiglio regionale si è espresso favorevolmente nei confronti della richiesta di indipendenza della Catalogna, quindi tutti indipendentisti? Compreso il PD e la Sinistra Unita?

Non sono italiani, ma…

25 gennaio 2013

Trovo interessante postare due commenti che il signor Mancini ha scritto su Facebook, perché aiutano a capire come del Parlamento italiano sia gli unionisti di casa madre sia i transfughi progressisti non interessa un tubo. Però la poltrona mantiene il suo imperituro fascino. E noi elettori italiani dobbiamo mandare in Parlamento dei rappresentanti che dello stesso se ne sbattono? E dov’è la loro coerenza? Che rinuncino alla rappresentanza se non si sentono italiani!

Intervento dell’ on. Caveri, deputato al Parlamento italiano, il 19 dicembre 1993, al congresso dell’Union:
L’Europa dei popoli deve prendere in considerazione i valdostani, vogliamo un parlamentare europeo eletto in un collegio uninominale per la Vda… il pays d’Aoste, oggi regione autonoma, è un popolo senza Stato, sopratutto se l’Italia non sceglierà il federalismo. Parlare di Nazione valdostana (maiuscolo nel testo, ndr) non deve spaventare nessuno. Oggi una repubblica della VDA ha un senso se è inserita in un Italia federale, in un Eu federale. E’ chiaro che se l’Italia e l’Eu non seguiranno il cammino federale, ci saranno dei problemi. La Vda è viva e bisogna gridare forte che c’è una questione valdostana. Come nel 1945.”

Intervista di Guido Grimod, segretario dell’Union valdotaine, alla Stampa di Torino del lunedì 2 settembre 1991.
Titolo: “Si voti per l’indipendenza, l’Italia unita non esiste”.
Quest’ Italia non esiste, è stata costruita con la forza e in modo artificiale.
Non appena ci sarà il riconoscimento di Slovenia e Croazia, dovrà affrontare anche le nostre richieste di indipendenza e quelle di veneti, piemontesi friulani, tutte le etnie. Aspettiamo il momento per dichiarare l’indipendenza dei popoli, quindi anche la nostra, l’autodeterminazione è la cosa più ovvia. Ci vuole una nuova Yalta, bisogna ridisegnare i confini degli Stati, sono tutti fasulli.”

Far finta di essere orbi

5 ottobre 2012

Perron è diventato una barzelletta: non si può non ridere, leggendo i suoi editoriali, anzi l’editoriale visto che ripete i medesimi concetti da sempre. Secondo il presidente dell’Union valdotaine il disgusto che i cittadini nutrono verso la politica è motivato dagli scandali dei partiti nazionali e va bene, peccato che lo scandalo che noi viviamo ogni giorno è proprio rappresentato da un uomo del suo partito: il presidente della giunta, Augusto Rollandin, condannato in Cassazione a 16 mesi di reclusione nel 1994 per abuso di ufficio per favoreggiamento in appalti. La Corte dei Conti lo condanna in seguito a un risarcimento di quasi 500.000 euro per danno erariale. Insomma abbiamo a capo del Governo regionale un pregiudicato e Perron guarda oltre Pont-Saint-Martin! Dare un’occhiata in casa no? Ego vuole riaffermare la nostra diversità anche nel comportamento della politica. Ma in cosa consisterebbe questa differenza? Forse che noi non abbiamo mai sprecato le risorse in progetti inutili e faraonici e non continuiamo a farlo? Non paghiamo i nostri rappresentanti molto di più degli altri? (Il Presidente della Toscana prende come un nostro consigliere). In cosa consisterebbe quella gestione virtuosa della quale il presidente si riempie facilmente la bocca? Nel giro di malaffare politico-clientelare che controlla tutto e tutti? (Circa un terzo della popolazione è dipendente dal pubblico).  Ma Ego Perron, forte della sua diversità-moralità lancia un drammatico appello: reagire all’offensiva dello Stato (tanto cattivo è Monti)  che minaccia l’autonomia: nostra virtù! Gli risponde subito La Torre: “bisogna incominciare a parlare di indipendenza, cominciare a dire che in Europa possiamo andarci per i fatti nostri e non abbiamo bisogno di un paese come questo che non tiene conto delle sue realtà più piccole, ma anche più serie e concrete”. Qualcuno se la sente di seguire questi due?