Posted tagged ‘Giovani’

Bandiera bianca

7 aprile 2015

Passare accanto alle macerie della ex caserma Testafochi è un colpo al cuore. Quei mattoni, quella calce erano impastati della storia della nostra città. Città di alpi e di alpini. L’architetto che ha messo al mondo il progetto millefoglie della futura università e che ha ridisegnato il tessuto urbano, non possiede la nostra memoria storica e giustamente se ne fotte. Ma gli amministratori no, non dovevano fottersene. Invece cancellano. La città se ne va via con le ruspe, sparisce con le gru e l’identità collettiva segue la via del cemento. E non è una nuova classe dirigente aggressiva e affamata e smemorata che genera lo squallore contemporaneo; sono i vecchi, quelli che la memoria ce l’hanno e che dovrebbero preservare per le generazioni future. Ma la loro città non è figlia della storia, piuttosto è figlia della cabina elettorale. Totale disamore. Squisito interesse. Questi mediocri impiegati di una democrazia rabberciata che vuoi che se ne facciano della memoria di una città? Eppure senza, un luogo si svuota di contenuto diventa terra di scontenti. Come lo sono i nostri giovani.

Caramelle!

22 settembre 2013

Singolare come i giovanissimi cerchino i luoghi più tristi e sporchi per stare insieme. Uno di questi sono le scale accanto al palazzo del Turismo, quelle un po’ nascoste che portano da piazza Narbonne in via Promis vicino alle Poste. Su quei gradini c’è di tutto: dagli avanzi biologici di una sbornia serale a quelli industriali. Vomiti e lattine decorano l’ameno posto eppure… giovani e giovanissimi vi sostano totalmente indisturbati dagli odori e dalle chiazze. Seduti a gambe nude parlottano. Le coppie si abbracciano. Si mangia la pizza e si beve la birra fra le cartacce unte e i rifiuti di precedenti bivacchi.  – Perché state qui? – ho chiesto – Perché questo è il nostro posto! – mi hanno detto. – Ma non c’è di meglio? Non vedete quanto è sporco? – Ma noooo, sono solo avanzi di caramelle! – CARAMELLE? Sordi, privi di olfatto e ciechi. Come potranno maturare un minimo di amore verso la bellezza? Quella bellezza che aiuta a vivere e a convivere. Così condannati a subire il degrado nella più inconsapevole passività? Come è potuto accadere in una città candidata a Capitale europea della Cultura?

Chi sono?

26 agosto 2013

Chissà se i genitori degli adolescenti di oggi si fanno alcune domande sui loro figli. Dov’è? Con chi è? Cosa fa? Cosa pensa? A giudicare dal livello di educazione dei teenagers si direbbe di no. Mi va comunque di rispondere. Molti dei ragazzini stanno sotto casa mia, in quella mirabile piazza Narbonne che è il cenacolo di vari balordi. Dalla periferia emigrano in centro a cercare luoghi da insozzare per renderli più familiari e poi si sa l’immondizia del vicino è sempre più puzzolente e se non c’è è giusto crearla. Giovani creativi trasformano ciò che è già brutto in brutto e sporco. Poi lo eleggono a residenza. E urlano. Resi sordi dalla musica sparata negli orecchi. Inevitabile ascoltare ciò che dicono. Non ci sono frasi o pensieri articolati: le parole che confezionano un argomento complesso necessitano di un volume basso, ma semplici affermazioni. Piuttosto colorite. Spesso e volentieri le bestemmie si sovrappongono fra loro, creando intrecci meritevoli di qualche sano ceffone. Ma non si fa e, se si facesse scatterebbe immediata una denuncia. Lo sanno e ti provocano con tutta l’energia dei loro ormoni ribelli. Bevono birra. Lasciano le bottiglie incastrate sotto i cespugli di bosso. E pisciano contro il muro. Non quello di casa dove babbo e mamma neppure se lo immaginano un figlio così. Anzi neppure ci pensano di avere un figlio. Non ci sono genitori e non ci sono i vigili. Restano le bottiglie e le teste vuote.

I veri cattivi maestri!

29 ottobre 2011

Continua il percorso della legalità presentato dal nostro Presidente, Augusto Rollandin: un’iniziativa lodevole, se non fosse mera-demagogia-che-fa-incazzare. Nella realtà abbiamo imparato che la legalità non porta in nessun posto, mentre il suo contrario un posto lo trova sempre. Mera-demagogia-che-fa-incazzare è anche il discorso tenuto dal senatore, Antonio Fosson, di fronte a cinquecento studenti riuniti al Palais di St. Vincent, per consigliare loro come affrontare il futuro: ” Assumersi le proprie responsabilità, lavorare sodo per realizzare i progetti che ci si è prefissati, senza accontentarsi della mediocrità. Bisogna sempre puntare a dare il massimo, così si cambiano le cose che non vanno. Se ci si accontenta di campare, non si va da nessuna parte. In una parola: essere persone serie, nel lavoro, nei sentimenti e nei principi da seguire”. Per provare che sia Rollandin che Fosson recitano e male, nell’ammuffito teatrino della politica cito un piccolo, ma significativo esempio di come nella realtà le parole non seguano i fatti. Fabrizio Pilatone, ex segretario comunale di Challand-Saint-Anselme, è stato accusato di concorso in corruzione: avrebbe ricevuto dall’architetto Alessandro Savio, anch’esso coinvolto nell’inchiesta “Charen”, circa undicimila euro per favorirlo negli incarichi fiduciari. Sempre Pilatone è stato pizzicato, su un altro fronte della medesima inchiesta, per turbativa d’asta aggravata e continuata riguardo a sei gare d’appalto indette dal Comune e vinte sempre dalla stessa ditta. Con queste accuse Pilatone va agli arresti domiciliari, poi patteggia 13 mesi. Rimane disoccupato in quanto interdetto dai pubblici uffici. Qualcuno lo vuole direttore amministrativo nella Monterosa Spa, ma tale figura non è contemplata e il Consiglio di amministrazione boccia la proposta. Caspita, non si lascia a casa un talento simile! Per dirla con Antonio: una persona seria nel lavoro, nei sentimenti e nei principi da seguire. Così si trova un escamotage. L’allora presidente della Società, Daniele Fassin, nel verbale del marzo scorso informa che Fabrizio Pilatone è stato assunto con contratto a tempo determinato. Il nuovo impiegato è inquadrato come 5° livello con il compito di verificare il rispetto delle varie disposizioni normative in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, privacy e sicurezza sul lavoro. Un incarico non così rilevante, ma pare che nelle varie riunioni sia lui a rappresentare la Società (la Regione è azionista di maggioranza) e sempre lui a occuparsi degli appalti. Dunque, un reo confesso ha le carte più giuste di un altro per difendere gli interessi pubblici. Non c’è da stupirsi, in Giunta la poltrona più grossa ospita il sedere di un condannato e altre numerose chiappe hanno occupato e occupano tutt’ora le scomode sedie della giustizia. Quello che urta è l’assenza di pudore, è uno come Rollandin che, invece di tacere, possa parlare di legalità agli studenti, è uno come Fosson che sa bene come vanno le cose, possa parlare di sacrifici ai giovani. Legalità e sacrifici per i figli degli altri, è ovvio!

Patrimonio Unesco

26 settembre 2011

La Vallée, Capitale mondiale de la CIUCCA|

Parole che servono

28 giugno 2011

A tutti i giovani impegnati negli esami di maturità e ai loro genitori, invito all’ascolto di questo discorso pronunciato da Steve Jobs ai neolaureati di Stanford. Sono minuti che volano, lasciando parole importanti e terapeutiche. Buon ascolto.

Movimento 5 stelle per…

16 giugno 2011

Riceviamo dal Movimento 5 stelle e volentieri pubblichiamo.

Si fà tanto parlare di giovani e dei loro bisogni, desideri, aspirazioni. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo organizzato il 1° Rap e Hip-Hop contest, per Venerdi 17 giugno, ore 22,30 presso la discoteca No Comment (Saint- Christophe Loc. Teppe).

Si sfideranno 6 gruppi valdostani: Fungo Crew, Clan del Nord, Flebwoy, Panda e Face, T.n.t,, Double Flow e altri che ci stanno dando in queste ore la conferma di partecipazione.
Il gruppo o il solista 1° classificato vincerà la registrazione su CD in una sala professionale di 4 pezzi originali.
Una serata in cui parleremo con loro e di loro per capire cosa vogliono e cosa pensano. Partecipate numerosi, una serata di buona musica e di divertimento.

Città-della minchia!

24 settembre 2010

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Cara Patuasia,
seguo da circa un anno il tuo blog perché riconosco una visione critica ed una lettura del presente che condivido. Nello specifico il presente aostano. E’ un modo di vivere la città della mia giovinezza dalla quale sono dovuto emigrare in cerca di lavoro: pensa un po’!! Mi aspetto dal tuo blog che prima o poi si affronti lo scandalo della Cittadella dei Giovani: un gioiello di struttura gestita da incapaci, con nessuna sensibilità verso la cultura e le giovani generazioni. Infatti la proposta culturale è di bassissimo livello. E ho un rimpianto: quella struttura, con quei contributi pubblici, potrebbe essere un polo culturale europeo di primaria importanza. La cultura in Europa si muove velocemente, è proiettata verso il futuro, mette in piedi iniziative (anche di ricerca) straordinarie, dove i giovani sono protagonisti, ma non si limitano a suonare la chitarra in una stanza con le pareti ricoperte da scatole per le uova. Ho seguito le iniziative della Cittadella ed è penoso. Risulta evidente che i gestori non si informano, non frequentano i luoghi della cultura nè nazionali nè, tantomeno, europei. Ci sono, in giro per l’Europa, direttori di grandi teatri nazionali che hanno 30 anni! Ragazzi di vent’anni che sperimentano nuovi linguaggi, nuove forme di comunicazione, nuove scritture. Insomma mi pare che lì dentro ci sia, come al solito, gente che sa fare bene i conti, ottimi ragionieri, ma con la cultura e con i giovani non hanno proprio niente a che fare.

Condividi su Facebook:

Troppo poco

12 giugno 2010

Mi va di citare Romano Prodi perché ha detto una grande verità. “I giovani in politica…, basta con la litania di far loro spazio: lo spazio se lo devono fare da soli. Quando mai qualcuno lo lascia lo spazio. Il politico di mestiere non molla, deve essere cacciato a calci». Da noi, nel nostro centrosinistra, questo non è successo. Pochi giovani e poco audaci.

I giovani sono noiosi!

15 gennaio 2010

Almeno io non mi annoio!

Ancora una volta si affronta, sulle pagine dei giornali il grave problema della noia giovanile, un malessere dei giorni nostri: ai miei tempi, infatti non la si conosceva. La noia è il pericolo numero uno dei nostri ragazzi valdostani e la Regione sgancia 210.000 euro per fronteggiarlo. Ancora una volta è Mamma Regione a occuparsi di tutto, a risolvere i problemi. In questo caso le serate vuote. I pomeriggi grigi. Per carità, non fraintendeteci, investire in progetti che possono fungere da stimoli culturali è sempre positivo, ma forse si dovrebbe farlo, cercando di responsabilizzare di più gli individui, invece che far loro trovare la pappa sempre pronta. Perché la noia è un nemico infido e sempre in agguato, soprattutto per i pigri adolescenti che si stufano subito di tutto. Che non hanno più la forza di sfogliare le pagine di un libro. Dicono che si annoiano e non si accorgono di quanto sono noiosi! Di che parlano? Di che scrivono? Quando studiano?Fortuna che di giovani non afflitti dal morbo tedium vitae ce ne sono ancora; sono quelli che cercano altrove dai pub e dalle discoteche. Sono quelli del volontariato, quelli che fanno i compiti, quelli che ancora vanno a camminare in montagna, d’inverno con le ciaspole. Sono quelli che non creano notizie, quelli che al pubblico costano poco. Sono quelli che valgono molto.