Aosta non ama gli alberi. Quando può li taglia. Aosta ha paura di avere dei problemi a causa delle robuste fronde. “Se crolla una pianta e fa danni, la responsabilità è penale. Non si scherza!” Così si è espresso dalle pagine della Stampa il vicesindaco, Alberto Follien. Cinquantacinque sono gli alberi che saranno presto abbattuti. Il costo del massacro 23.000 euro. Poco per poter avere sonni tranquilli. Cedri, olmi, ippocastani, tigli, pioppi, platani… tutti alberi ad alto fusto e… apparentemente sani. Una prevenzione quella del Comune di Aosta eccessiva, forse Follien non sa che gli alberi sono esseri viventi che si curano quando sono malati e si curano quando sono sani per evitare che lo diventino. Ci vogliono decenni per avere una bella ombra, ma chissenefrega eh Alberto? Dice che ne ripianterà il doppio, ma non specifica dove. Il viale della Pace è rimasto orfano. Penso a Torino città dai lunghi viali alberati, se Follien fosse assessore li taglierebbe tutti per evitare responsabilità penali? Ma quanto sono coraggiosi i sindaci di tutte le città alberate che difendono gli alberi a loro rischio e pericolo! Proprio a noi è toccato un coniglio? Aosta Capitale dei massacri vegetali!
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La Capitale del nulla che non ama gli alberi
9 giugno 2014Due città a confronto: Aosta
29 luglio 2013Aosta non ama gli alberi. Piano piano li stanno togliendo di mezzo tutti. Questo mozzicone di tronco apparteneva a un ippocastano che era sanissimo, ma che evidentemente dava fastidio a qualcuno. La creatura vivente apparteneva all’intera comunità, ma questa non è stata avvisata dell’operazione, neppure consultata per un parere. Tanto la ggente è cieca. La decisione è stata presa ai vertici su sollecitazione di chi non si sa. Ad Aosta si amministra così. Natura e Storia sono gestite da un ente supremo che non guarda mai in basso, ma solo e unicamente verso le sue esigenze vuoi economiche vuoi elettorali vuoi affettive.
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