Posted tagged ‘Gianni Bondaz’

Per non dimenticare

2 agosto 2013

Quando correva l’anno 1993…

Indagine della magistratura sulle tangenti connesse ai lavori per il raccordo per il Gran San Bernardo. Viene arrestato Luigi Marzi, segretario particolare di Gianni Bondaz quand’era presidente della Giunta regionale. È accusato di aver ricevuto da Giuliano Follioley un finanziamento illecito di 450 milioni da suddividere fra alcuni esponenti politici. Nel giro di alcune settimane l’indagine coinvolge alcuni dei maggiori esponenti della DC, PSI, PDS, ADP, PRI. Bruno Milanesio (PSI) dichiara di aver spartito 170 dei milioni dati dall’impresario edile con Alder Tonino (PDS), Maurizio Martin (ADP), Piercarlo Rusci (PRI).

Corre l’anno 2013…

Bruno Milanesio, amministratore unico dell’Università della Valle d’Aosta. Maurizio Martin presidente di Stella alpina e di Inva. Piercarlo Rusci possibile candidato alla presidenza dell’Inva per il triennio prossimo. Alder Tonino per fortuna sembra sparito. Carlo Marzi (figlio di Luigi), assessore comunale alle Finanze.

Un eroe valdostano!

13 gennaio 2013

Dall’articolo scritto dalla giornalista della Stampa, Daniela Giachino, Giuliano Follioley, presentato sabato da un altro giornalista, Giacomo Sado, nell’auditorium di Pont-Saint-Martin in occasione della presentazione del suo libro: “Una vita sempre di corsa”, risulta essere un eroe. Un benefattore della comunità valdostana. Non ho letto il libro, ma sono certa che la morale rimanga questa. Un uomo, Follioley, che si è fatto da sé proprio come Berlusconi e come tanti altri imprenditori che dal niente sono diventati miliardari. Ma noi non crediamo alle favole. Non crediamo che il ranocchio si trasformi in principe per un semplice bacio, meglio succede con le tangenti. Con gli appalti truccati. Le turbative d’asta. Con il solito intreccio malavitoso tra politica e affari che supporta gli affidamenti senza gara d’appalto. Le società di Follioley erano indicate come società di fiducia delle allora Giunte regionali di Rollandin, Bondaz e Lanivi e quindi libere da qualsiasi vincolo che non fosse quello della simpatia personale con il presidente di Giunta di turno. L’articolo, dopo aver sbrodolato a lungo sulle mirabolanti avventure del nostro eroe, sintetizza con una sola frase le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto: “Sono stato vittima del disagio creato dai giudici“. Le indagini creano disagio eh… già! Il colmo è che l’imprenditore, oggi ottantenne, ha il coraggio di dare consigli di sano e civile comportamento: “Il successo si ottiene solo lavorando, ma bene, a regola d’arte“. Insomma un brav’uomo. Un esempio da seguire, come quell’altro suo amico che oggi siede sulla poltrona della presidenza della Giunta. Begli esempi sanno scegliersi questi valdostani! Ma una cosa l’ha detta giusta: “Imparate a non rassegnarvi mai!”. Terremo care queste parole, signor Follioley, noi non ci rassegneremo mai al suo esempio.