Posted tagged ‘Gaetano De Gattis’
11 settembre 2014

Per sostituire le griglie con pannelli trasparenti (si paga due per avere uno) si aspetterà la copertura del monumento e poi per sostituire tale copertura si provvederà a installare una cupola di vetro che coprirà l’intera città e poi per sotituire la cupola si…
La Sottointendenza ai Beni culturali, in merito al “restauro” della Porta Pretoria, ha fatto finalmente autocritica! È il guano la principale causa del degrado di monumenti ed edifici pubblici! Si tratta di cacca molto aggressiva che rovina le pietre storiche, le altera, le viola. Cacca particolarmente dannosa in quanto stravolge i monumenti originari con protesi inutili e impattanti. Se, secondo Gaetano De Gattis, direttore responsabile dei lavori, il guano dei piccioni “devasta un pochettino la puddinga con cui è costruita la Porta ” la cacca di cui parliamo è invece molto più dannosa e devasta un casino! E’ una lotta contro i picioni e i loro “regaloni”! Se vogliamo prevenire qualunque danno a lungo termine dobbiamo cambiare questa classe dirigente, sperare che l’Europa non ci conceda altri finanziamenti per completare il disastro con una copertura e che lo Stato metta becco in questa autonomia che serve solo per garantire gli affari a una casta politica e parentale.
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21 novembre 2013

Cosa vi colpisce di più, la pietra romana o il ferro contemporaneo?
Curiosità: Giuseppe Tropiano, l’impresario del garage dell’ospedale, è anche l’impresario del rifacimento della casa dell’assessore Aurelio Marguerettaz. Così come Luigi Monteleone, titolare della società Archeos che sta curando gli scavi della Porta Pretoria, è stato l’impresario della casa di Gaetano De Gattis, Dirigente Amministrazione regionale – Direzione restauro e valorizzazione. Buffa e singolare coincidenza no?
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25 luglio 2013

Due tipologie di ringhiere che si diversificano nei materiali e nelle proporzioni. Tanto poi verranno colorate di nero e nessuno se ne accorgerà, tranne la sottoscritta!
Il signor Gaetano De Gattis, responsabile dei lavori, risponde alle critiche sulla Porta Pretoria (lo fa sulle pagine online dell’illustre 12vda), adducendo il fatto che chi le proferisce è colto da ignoranza. Non conosce i fatti e si limita a ciò che è reale quando, secondo lui, occorrerebbe conoscere il vero progetto. Il vero progetto non lo conosce neppure lui, perché i lavori vanno avanti a casaccio seguendo i malumori che via via diventano sempre più ingombranti per l’intera Sovrintendenza. Infatti leggete qui: “Per la Porta Prætoria, da parte della Sovrintendenza è stata avviata la ricerca di fondi per sostituire le ringhiere in metallo con dei pannelli di vetro, a dimostrazione che, a fronte di osservazioni costruttive, si sta operando per migliorare, quanto possibile, il progetto di restauro e valorizzazione. “. Cioè le idee si chiariscono cammin facendo! I fondi si cercano durante l’esecuzione dei lavori? Possibile che un monumento di valenza internazionale come la nostra Porta romana possa essere trattato in questo modo? Da pessimi principianti? No, non è ammissibile! Qualche testa deve rotolare.
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Tags: Comune di Aosta, Gaetano De Gattis, Porta Pretoria, Sovrintendenza Beni culturali vdA
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30 giugno 2013
Benedetto il signor Gianni Torrione che si unisce alla mia personale battaglia contro lo scempio compiuto alla Porta Pretoria. Prima di lui, ma dopo Patuasia (snobbata come sempre dai media, a parte la Gazzetta matin che ringrazio) sono arrivate le voci sdegnate di alcuni politici di minoranza. Se Torrione si esprime in politically correct che denuncia il suo trascorso di uomo politico, limitandosi a generalizzare, seppur in modo ironico, le responsabilità, la sottoscritta con un passato e un presente di libero-pensiero, preferisce fare nomi e cognomi dei principali responsabili che sono: il Sovrintendente ai Beni culturali, Roberto Domaine; l’ex assessore alla Cultura, Laurent Viérin; l’architetto Fabio Maschio e il capo della Direzione restauro della Sovrintendenza, Gaetano De Gattis; il Sindaco di Aosta Bruno Giordano e la giunta comunale, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin e la Giunta regionale; seguono gli addetti che hanno realizzato i lavori. Ridicole le affermazioni di De Gattis che sostiene che l’attuale intervento è intermedio e in attesa di nuovi fondi europei. Quindi… appena i soldi ci saranno, se mai ci saranno, questo lavoro verrà smantellato (cioè soldi gettati che tanto sono dell’Europa e a noi checcefrega!). Solo nel caso di un nuovo tributo pubblico verranno riportati alla luce i reperti medioevali che, altrimenti (cioè per anni e anni a venire), rimarranno coperti dalla sabbia e da quel delicato telo di plastica blu. E poi chi ha deciso che la Porta Pretoria necessitava urgentemente di un intervento di conservazione… un amico di Luigi Monteleone? Il parere di quale noto esperto? Di uno fuori dai giochi e quindi dagli interessi o di chi si è fatto aggiustare la casa dall’impresario? Dubbi legittimi che nascono da una gestione pubblica dei beni culturali assai confusa e tutt’altro che trasparente (mafia locale?). La Porta Pretoria meritava un interesse internazionale, perché è un patrimonio di tutta l’umanità, non solo nostro. Ma la pasta fatta in casa è più saporita e fa ingrassare le tasche.
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