Scandalo trasporti e voto di scambio 1993
Uno degli indagati dell’operazione“Lenzuolo” del 1999 è un anziano ebanista di Saint Vincent, Francesco Raso, che da tempo dimostra grande attenzione e passione per la politica, già nel 1978 siede nel comitato direttivo del Psi della VDA. Come precedentemente ricordato, è il pentito Salvatore Caruso, trasferitosi in Valle nel 1982, che nel novembre 1993 spiega alla Procura di Aosta come anche qui siano presenti ed operanti esponenti di ’ndrangheta. Caruso afferma che sin dal 1988 ha appreso dell’esistenza di una cosca in VDA ed indica quale capo-bastone Francesco Raso, sostenendo che questi è il successore di Santo Oliverio. È in seguito a questa deposizione che Raso verrà indagato nell’operazione “Lenzuolo” sopra descritta. Il Raso comunque, già nel 1993, sale agli onori della cronaca in occasione del cosiddetto scandalo dei trasporti, che coinvolge Augusto Rollandin e Ilario Lanivi, ex presidenti della giunta regionale. Si tratta di due distinte inchieste che hanno come unico punto in comune Augusto Rollandin, all’epoca capogruppo dell’Union in Consiglio regionale dopo aver dimissionato il 30 novembre 1992, perché inquisito per l’appalto del compattatore di Brissogne. Accusato di finanziamenti illeciti ad una società di trasporti che lo vedeva socio occulto, nel secondo filone di indagini Rollandin è accusato di voto di scambio nelle elezioni regionali del maggio 1993: avrebbe infatti pagato Domenico Cosentino con una somma di denaro contante consegnata da Rosina Rosset a Jean Barocco, suo ex segretario particolare.Quanto al Raso, egli avrebbe garantito un congruo pacchetto di voti ai candidati dell’Union in cambio di alcune assunzioni ad impieghi pubblici. (altro…)
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