Posted tagged ‘Forze dell’Ordine’

Un pessimo padre!

2 gennaio 2014
I cittadini hanno ascoltato le parole dell'autorevole sindaco!

I cittadini hanno ascoltato le parole dell’autorevole sindaco!

PRESO ATTO che, per esigenze di ordine e sicurezza pubblica, risulta necessario imporre il divieto dell’utilizzo e del lancio di fuochi d’artificio e di altro materiale assimilabile in tutto il centro storico cittadino con particolare riguardo alla Piazza E. Chanoux; O R D I N A il divieto di “fare esplodere botti, sparare con armi da fuoco, lanciare razzi, accendere fuochi d’artificio, innalzare aerostati con fiamme, mortaretti e/o similari, o in genere cagionare esplosioni ed accensioni pericolose in luogo abitato, o nelle sue adiacenze o lungo una Via o Piazza pubblica o in direzione di essa” DISPONE che il presente atto, in ottemperanza all’art. 54/4° Comma del D. Lgs. 267/2000 e s. m. i., sia immediatamente trasmesso al Prefetto. Gli Organi di Polizia hanno l’obbligo di farla osservare. Le violazioni saranno perseguite ai sensi delle norme vigenti in materia.”

Questo è il testo dell’ordinanza del sindaco Bruno Giordano, nella foto sopra il risultato. I cittadini non hanno obbedito, questo significa che il sindaco non ha saputo disporre nei loro riguardi di alcuna autorevolezza. Perché? Perché non è con i divieti dati all’ultimo minuto che si ottengono degli obiettivi. Ma il sindaco dei risultati non frega niente, con quell’ordinanza si è semplicemente parato il culo. Troppo complesso predisporre una campagna di sensibilizzazione-educazione contro i botti e ancor più oneroso chiedere alle Forze dell’Ordine di fare il proprio dovere. Un dovere che, finalizzato a se stesso, è difficile da espletare. Come può essere possibile, infatti, impedire a decine e decine di persone, magari già un po’ ubriache, di fare scoppiare i petardi? Impossibile, si correrebbe il rischio di una degenerazione violenta che è saggio ed è stato saggio evitare. Dunque, meglio far finta di niente. Il risultato ottenuto però è pessimo e non solo per le conseguenze dei botti: un sindaco privo di autorevolezza non può essere un buon sindaco. Così come un padre che vieta, impone, minaccia, obbliga e chiede e poi lascia fare come se nulla fosse che padre può mai essere? E i figli/cittadini, con un simile cattivo esempio che figli/cittadini possono mai essere?

Siamo allo sbando!

6 luglio 2012

Vivo in uno Stato che non mi protegge!

Noi siamo il 99%

17 ottobre 2011

Nella manifestazione di sabato, al contrario di quel che scrive il signor Bruscia in un commento, non ho notato nessuna strumentalizzazione  e neppure l’esaltazione anarcoide da parte della sinistra radicale (persino Maroni ha tenuto le distanze fra i Black bloc e l’ideologia di sinistra), anzi l’assenza di un servizio d’ordine ha testimoniato la vera natura della manifestazione che è stata libera espressione sganciata dai partiti (ognuno ha scelto di rappresentare il colore e l’appartenenza che voleva). La polizia è stata a guardare, probabilmente con il beneplacido di qualcuno a cui la riuscita della manifestazione avrebbe dato molto fastidio (Cossiga docet). Non si capisce infatti la sorpresa da parte delle Forze dell’Ordine circa la capacità organizzativa dei teppisti. Ma da chi siamo protetti, se gli addetti non sanno prevenire? Se bastano un centinaio di facinorosi per mettere a scacco una città come Roma? Non sono questi ultimi il vero problema, un problema che si risolve con una maggiore attenzione ed efficacia (sempre se si vuole essere attenti ed efficaci), ma la situazione politica completamente in mano a incapaci. La violenza di ieri è solo un diversivo mediatico, un volgere l’attenzione verso altro, verso la paura che ottenebra il cervello e chiede i manganelli (quelli sì, in questo caso, saputi usare ad arte). Non mi fa paura un pugno di disperati che vede nella violenza fine a se stessa un modo per trovare un senso alla propria squallida vita; mi fa paura un governo che compra la fiducia in cambio di poltrone (assai care: 350.000 euro l’anno per un sottosegretario); mi fa paura un’opposizione incapace di dare risposte concrete a un’eventuale alternativa; mi fa paura la violenza della grande finanza che tiene in scacco non una piazza, ma il mondo intero. Quando taglieranno le pensioni, licenzieranno i lavoratori, introdurranno nuove tasse, ridimensioneranno ancora le spese sociali, allora la violenza scoppierà e non saranno i pochi giovani arrabbiati e caratterialmente portati alla violenza a saccheggiare i supermercati, ma le madri con i loro figli, gli anziani, gli impiegati, gli studenti, quella che ancora si definisce società civile e che rischia l’inciviltà non a causa propria, ma di una classe politica ottusa, avida, miope, egoista che non potrà reggere a lungo. Noi siamo il 99%!

Signor Sindaco, si curi!

23 Maggio 2011

Tirata di orecchie per Giordano!

Dopo la tiratona di orecchie da parte di Rollandin, il nostro sindaco Giordano ha riscritto il protocollo di intesa tra Comune e associazioni di ex appartenenti alle forze dell’Ordine. I mille occhi sulla città sono stati tradotti in terapia: Aosta si cura. Gli effetti sono blandi come l’acqua e zucchero: puro placebo! L’oggetto dell’accordo, infatti, prevede osservatori che non devono correre rischi di sorta, capaci di osservare con semplice casualità ciò che succede nelle vie cittadine. Esattamente quello che  facciamo noi comuni passanti! Nel caso imprevisto di un’agressione è difficile pensare che un qualsiasi testimone non chiami il 113 esattamente come dovrebbe fare il vigile in pensione: dunque? Cosa si aggiunge alla nostra sicurezza? Premettendo che basterebbe una minor frequenza ai bar da parte degli addetti ai lavori, credo che un segno distintivo che facilmente identifichi i nuovi controllori, possa dissuadere da una parte e rassicurare dall’altra, ma su questo punto che è quello più controverso, nel nuovo accordo non vi è cenno.

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