
Una volta tanto quasi piaccio a quelli di Patuasia. Evvai!
Per dimostrare che noi di Patuasia news non siamo faziosi, ma semplicemente persone culturalmente molto esigenti e con il gusto spiccato per la libertà di espressione, siamo lieti di comunicare la nascita di un festival, questa volta buono e giusto. Ci riferiamo al festival della parola “Babel”. In tempi di carestia grammaticale dove le parole vengono azzoppate, ridotte a cenci, violate, semplificate dai mezzi di comunicazione di massa (vedi alle voci telefonino, televisione, internet…); in tempi dove la parola data si perde in un batter di ciglia, dedicare spazio, tempo e denaro alla Parola, lo riteniamo una operazione importante. Una restitution dovuta, ne diamo atto all’assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin. Una caduta di gusto però la riscontriamo nella scelta di Giorgio Forattini come testimonial dell’esiliato (probabilmente da noi visto che questa è la sua seconda performance in Valle!). L ‘esposizione che si inaugurerà al castello di Ussel, sarà quella curata da Gherardo Frassa e che sta girando in tutta la Penisola. Ma una mostra di satira che presenta gli ultimi quarant’anni di fatti e misfatti italiani che ci azzecca con l’esilio, tema della prima edizione di Babel? Forattini un esiliato mediatico come lo definisce l’assessore? Ma se ha cavalcato per anni le prime pagine di quotidiani illustri, pubblicato decine di libri e inaugurato mostre in tutti gli anfratti del Bel Paese, che esilio mediatico sarebbe mai questo? Più in linea con il tema prescelto sarebbe stata una mostra sulle parole dell’esilio (quante e quanto belle!), confezionata su invito da qualche bravo artista che sulla parola lavora. Pur fiduciosi, temiamo un’assenza di rigore e il solito minestrone-nazional-popolare dove gli ingredienti (amici) sono scelti e giustificati dal gusto (simpatie) del politico, invece che da una riflessione seria e professionale.
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Basta la Parola!
20 ottobre 2009Una volta tanto quasi piaccio a quelli di Patuasia. Evvai!
Per dimostrare che noi di Patuasia news non siamo faziosi, ma semplicemente persone culturalmente molto esigenti e con il gusto spiccato per la libertà di espressione, siamo lieti di comunicare la nascita di un festival, questa volta buono e giusto. Ci riferiamo al festival della parola “Babel”. In tempi di carestia grammaticale dove le parole vengono azzoppate, ridotte a cenci, violate, semplificate dai mezzi di comunicazione di massa (vedi alle voci telefonino, televisione, internet…); in tempi dove la parola data si perde in un batter di ciglia, dedicare spazio, tempo e denaro alla Parola, lo riteniamo una operazione importante. Una restitution dovuta, ne diamo atto all’assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin. Una caduta di gusto però la riscontriamo nella scelta di Giorgio Forattini come testimonial dell’esiliato (probabilmente da noi visto che questa è la sua seconda performance in Valle!). L ‘esposizione che si inaugurerà al castello di Ussel, sarà quella curata da Gherardo Frassa e che sta girando in tutta la Penisola. Ma una mostra di satira che presenta gli ultimi quarant’anni di fatti e misfatti italiani che ci azzecca con l’esilio, tema della prima edizione di Babel? Forattini un esiliato mediatico come lo definisce l’assessore? Ma se ha cavalcato per anni le prime pagine di quotidiani illustri, pubblicato decine di libri e inaugurato mostre in tutti gli anfratti del Bel Paese, che esilio mediatico sarebbe mai questo? Più in linea con il tema prescelto sarebbe stata una mostra sulle parole dell’esilio (quante e quanto belle!), confezionata su invito da qualche bravo artista che sulla parola lavora. Pur fiduciosi, temiamo un’assenza di rigore e il solito minestrone-nazional-popolare dove gli ingredienti (amici) sono scelti e giustificati dal gusto (simpatie) del politico, invece che da una riflessione seria e professionale.
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Categorie: Artisti in provincia, Commenti vari
Tags: Babel, Festival della Parola, Gherardo Frassa, Giorgio Forattini, Laurent Viérin, Satira
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