In campagna elettorale tutti i partiti vogliono cambiare la realtà delle cose, chi in un modo, chi in un altro; noi abbiamo scelto il cambiamento più ragionevole, quello che porta lavoro, quello che migliora la città, quello che non crea l0bby di potere e conseguenti affari. La maggioranza ha chiuso gli occhi e ha votato ancora una volta per il business degli altri, con la convinzione di portare a casa qualche cosa che non sia la polvere. Non so, se questa larga fetta di “ingenui” possa un giorno ricredersi, personalmente non ci spero, ma chissà… chiusi i rubinetti statali forse avverrà il miracolo che li e ci metterà con il culo per terra (non siamo autonomi per niente!), in questa condizione avranno il tempo per riflettere, noi lo abbiamo già fatto. Ma non è questa la considerazione che volevo porvi. Dunque, dicevo che è stato il cambiamento l’argomento delle varie coalizioni, eppure fra gli eletti pochissimi sono i volti nuovi, soprattutto nell’aerea di centrosinistra. Delle due coalizioni che vedevano quattro liste schierate, solo tre nomi non sono fra quelli più volte citati: Paolo Momigliano Levi, Fabio Platania e Loris Sartore. Cambiare il mondo significa anche avere il coraggio di desistere dalla tentazione di occupare una poltrona per sempre. Magari, per chi rimane sempre ai margini, la voglia di politica torna. E con essa la politica.
Abbiamo perso!
24 Maggio 2010Poche palle: abbiamo perso! Sapevamo che andare al ballottaggio era difficilissimo, ma non sapevamo di affondare sotto il 60%! Altra sorpresa è la vittoria schiacciante della Stella Alpina che ha quasi raddoppiato il risultato delle comunali del 2005. Tutti gli altri, a parte la Sinistra e il PdL che hanno tenuto, hanno perso un pezzo. Il PD dichiarerà che lo zoccolo duro del suo elettorato ha retto, ma non è così. Nelle scorse comunali la Gauche valdotaine aveva totalizzato 2,243 voti, oggi il PD (dentro al quale c’è anche la Margherita che aveva totalizzato allora 448 voti) ha ottenuto 2113. L’Alpe ha portato a casa il 19,05%, mentre nel 2005 Aosta viva e i Verdi sommavano il 23,37%. Anche l’Union valdotaine registra un calo: 23,68% contro il 25,48%. A prima vista si direbbe che i mille voti persi siano confluiti nella Stella alpina: gli equilibri all’interno dei due partiti sono destinati quindi a cambiare in favore di quest’ultimo. L’IdV e la Lega Nord hanno riportato risultati irrilevanti: l’1,68% il primo e l’1,61 il secondo. Un dato confortante per noi è che i nostri due candidati, Carlo Curtaz e Iris Morandi, hanno ottenuto un altissimo apprezzamento da parte degli elettori: 576 voti contro il penoso risultato personale di Giordano e Follien: 208! E lo striminzito 99 di Monteleone e Platania. Un’osservazione che lascia un ulteriore strascico di delusione e stanchezza è quello del mancato rinnovamento delle facce che sono sempre e ovunque le stesse. La società civile, ancora una volta, è chiamata a fare da portatrice d’acqua al mulino dei professionisti della politica.
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