In perfetto stile democristiano si asfaltano le strade pochi mesi prima delle elezioni.
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Tradechon!
7 settembre 2012Auguri a Chantal!
11 Maggio 2011Avevano ragione a dire che Alpe non era un insieme di pensieri appartenenti ai tre distinti movimenti che lo hanno composto, ma uno solo: dopo l’elezione a segretario di Chantal Certan si può dire che Alpe è Renouveau! Presidente, segretario e capogruppo in consiglio regionale, infatti provengono tutti dal vecchio RV. Per gli ex verdi un risultato politico eccellente! (Che non ci vengano a dire che non ci sono problemi di equilibri interni, perché non ci crediamo). Quello che emerge è la capacità organizzativa e di sfondamento di quelli che erano considerati i quattro gatti. Pochi, ma sono quelli più attivi: hanno portato a casa tre consiglieri regionali su cinque e la leadership del partito. La loro esuberanza fa da contraltare alla fiacchezza registrata dall’ex Movimento Verde Alternativo che è stato assorbido non si sa bene da quale spugna. Questo squilibrio non può che generare un certo disorientamento negli elettori più a sinistra che difficilmente potranno riconoscersi in un partito così fortemente connotato verso l’autonomismo. Le belle parole dette al Congresso lasciano il tempo che trovano: Alpe, se non vorrà perdere una buona fetta dei suoi sostenitori ex verdi (molti dei quali già altrove), dovrà rivolgersi soprattutto a loro. Una buona opposizione, come non sono abituati a fare, potrebbe essere il modo per recuperare le perdite, in caso contrario possiamo essere certi che il partito dei non votanti registrerà una nuova flessione verso l’alto. Auguri a Chantal.
Diversamente intelligente!
11 aprile 2011Il programma elettorale di Robert-Obert, candidato sindaco per il Comune di Ayas in targa Union, è un déjà vu. Secondo lui per ridare educazione, arguzia, intelligenza bisognerebbe dare il via libera alle seconde case perché l’attuale stop paralizza lo sviluppo. Candidato educato che massacra il territorio per riempirlo di casette quasi sempre vuote. Candidato arguto che di fronte alla richiesta di qualità risponde con la quantità. Candidato intelligente che offre mattoni al posto di alberi e prati. Speriamo che gli abitanti di quella valle magnifica, seppur devastata negli anni ’60 e ’70 da villette anonime e impattanti, dimostrino questa voltà sì intelligenza e arguzia ed educazione.
Zoccolo duro
5 novembre 2010Lo zoccolo duro degli elettori unionisti è quello che gira intorno ai contributi e ai favori vari. Un’area che abbraccia un po’ tutti: dagli impresari calabresi, agli allevatori valdostani; dai non-liberi-professionisti veneti, ai commercianti piemontesi e via dicendo, ma per Ego Perron “notre véritable peuple” è solo quello che parla patois e che alleva reines di qualità. Regine selezionate con illegale sperma di toro svizzero! ( Com’è che la qualità viene sempre da fuori?). Dunque per l’esponente di primo piano del Partitone Unico, ci sarebbero due pueples: quello tout court e quello véritable. Quello misto e quello autoctono-salvatore di tradizioni. Il miracolo dell’integrazione per Ego e per l’Union (tutti i big hanno firmato un articolo sul Peuple, inneggiando alla tradizione delle reines), arriva puntuale solo sotto elezioni. In quei tempi lì non c’è tradizione che tenga, il peuple è uno solo: quello dei fedeli. Non c’è origine, dialetto, mucca, santi patroni: tutto fa buon brodo. Le sparate nazionalistiche-tribali-alla-Bossi, si fanno in tempi non sospetti. Nati servi, i nostri big-unionisti, non hanno neppure il coraggio di essere dignitosamente se stessi.
Troppo poco
12 giugno 2010Mi va di citare Romano Prodi perché ha detto una grande verità. “I giovani in politica…, basta con la litania di far loro spazio: lo spazio se lo devono fare da soli. Quando mai qualcuno lo lascia lo spazio. Il politico di mestiere non molla, deve essere cacciato a calci». Da noi, nel nostro centrosinistra, questo non è successo. Pochi giovani e poco audaci.
Aosta, chi ti sei persa!
26 Maggio 2010Non riesco ancora a capacitarmi. Le ragioni del successo di Bruno Giordano non stanno nel cuore e neppure nel cervello, probabilmente stazionano nell’intestino. Hanno fatto campagna elettorale, puntando sui grandi cantieri e la gente li ha votati. L’esperienza del mega cantiere di Saint-Martin non ha insegnato proprio nulla? L’obbrobrio che ne sta nascendo, non ha aperto gli occhi? I tempi di esecuzione eterni non hanno suggerito un briciolo di prudenza? Possibile che il 60% degli aostani siano già vittime della ‘ndrangheta istituzionalizzata? Quindi ricattabili, impressionabili, paurosi, vittime? I numerosi cantieri cittadini stanno uccidendo il commercio, se ne sono accorti i commercianti? Il traffico paralizza la circolazione e inquina: 65.000 veicoli in circolazione ad Aosta ogni giorno, ma, a parte le familiari lamentele, va tutto bene. La maggioranza è contenta, come è contenta quella parte di Italia che vota Berlusconi. Ci sarà un giro di vite, perché, nonostante il sorriso di ceramica del Premier, l’Italia se la passa male: tagli alle pensioni e agli stipendi: finalmente quella parte della penisola si accorgerà per chi ha votato? E fra cinque anni da noi, quel 60% avrà qualche ripensamento? Non credo, qui si arriva sempre molto tempo dopo. Giordano, Patuasia a parte, potrà dormire sonni tranquilli.
Il suono delle trombe!
26 Maggio 2010 12vda mi inserisce nella lunga lista dei “trombati”, il che significa che non ne conosce il senso. Trombato è il personaggio illustre che della politica ha fatto il suo scopo di vita e che ha partecipato più volte alle competizioni elettorali, vincendole. Questa è la mia seconda volta, la prima per Aosta e ho riportato un risultato dignitoso, spesso superiore a quello di politici di lungo corso. La mia campagna elettorale l’ho improntata quasi esclusivamente su Internet per saggiarne il polso e, devo dire con molta soddisfazione, il polso della rete (giù le mani!) batte forte. Nessuna cordata, pochi santini, nessun calcio in culo, nessun messaggino: Patuasia balla da sola!
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Donzel si dimetta!
26 Maggio 2010Signor Donzel, se è un politico serio deve dimettersi! Per una volta contraddica chi l’avversa con un gesto nobile che chiunque si sentirebbe di dover fare. In grande lo farebbe Bersani (lo ha fatto Dalema), nel nostro piccolo l’ha preceduta Marino Guglielminotti Gaiet, ora aspettiamo lei. Non si arrampichi sui vetri con affermazioni ridicole del tipo “Eravamo soli in questa impresa titanica“, chi ha deciso, se non lei, di correre da solo? Lasci perdere il conteggio dei numeri che, al contrario del suo personalissimo parere, risulta impietoso: 2.113 voti! Da secondo partito della città a quarto! Giovedì c’è la riunione della Segreteria del Partito, questa è per lei, signor Donzel, l’ultima occasione per recuperare un minimo di dignità agli occhi di tutto il centrosinistra. Prenda in considerazione la parola che tanto la impaurisce: dimissioni, e le dia.
Cambiare…
25 Maggio 2010In campagna elettorale tutti i partiti vogliono cambiare la realtà delle cose, chi in un modo, chi in un altro; noi abbiamo scelto il cambiamento più ragionevole, quello che porta lavoro, quello che migliora la città, quello che non crea l0bby di potere e conseguenti affari. La maggioranza ha chiuso gli occhi e ha votato ancora una volta per il business degli altri, con la convinzione di portare a casa qualche cosa che non sia la polvere. Non so, se questa larga fetta di “ingenui” possa un giorno ricredersi, personalmente non ci spero, ma chissà… chiusi i rubinetti statali forse avverrà il miracolo che li e ci metterà con il culo per terra (non siamo autonomi per niente!), in questa condizione avranno il tempo per riflettere, noi lo abbiamo già fatto. Ma non è questa la considerazione che volevo porvi. Dunque, dicevo che è stato il cambiamento l’argomento delle varie coalizioni, eppure fra gli eletti pochissimi sono i volti nuovi, soprattutto nell’aerea di centrosinistra. Delle due coalizioni che vedevano quattro liste schierate, solo tre nomi non sono fra quelli più volte citati: Paolo Momigliano Levi, Fabio Platania e Loris Sartore. Cambiare il mondo significa anche avere il coraggio di desistere dalla tentazione di occupare una poltrona per sempre. Magari, per chi rimane sempre ai margini, la voglia di politica torna. E con essa la politica.
Decido iu!
20 luglio 2010In diretta a “Il rosso e il nero”, in onda su Aostaoggi.it, Augusto Rollandin ha detto che si è resa necessaria una modifica all’attuale legge elettorale per i piccoli Comuni. L’elettorato non potrà più scegliere il Sindaco e il vice-Sindaco, basta che voti la lista, a decidere chi lo diventerà, ci penseranno i vincitori.
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Categorie: Commenti vari, Degrado morale, Elezioni, Politica valdostana, Uomini politici
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