Alla presentazione del dossier sull’Affaire Mont Blanc, oltre alle interessanti informazioni che l’Associazione Libero Pensiero ci ha presentato al riguardo, ho potuto constatare ancora una volta l’assenza della politica. Gli unici rappresentanti di un movimento politico erano in due: Dina Squarzino e Alberto Bertin di Alpe, degli altri partiti di opposizione nessuna traccia. L’attenzione verso il territorio che tutti invocano, quasi quanto la vocazione turistica di Aosta, nei fatti si traduce più che altro in un’imprecazione. In una scocciatura! Eppure che un gruppo di cittadini si sia messo d’impegno per cercare una verità nei futuri e succulenti appalti pubblici nel nostro capoluogo, dovrebbe risvegliare, nei politici di professione, una certa curiosità. Orientare le loro responsabilità verso le intelligenze oneste che sempre sono lasciate sole, per non lasciarle sole. La politica segue invece altre strade e sono strade vecchie. Sono strade di carta, di compitini ben svolti, di chiacchiere fra amici-parenti al bar. Nessuna reale passione trapela sotto la trasversale maschera dell’impiegato. Non si stupisca allora dell’assenza di partecipazione, della svogliatezza, delle schede bianche, di quelle nulle e della gran voglia di andare al mare!
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Voglia di andare al mare
30 giugno 2010Dina Squarzino Sindaco!
2 marzo 2010Secondo il nostro sondaggio, su 225 voti espressi, il 54% va a Dina Squarzino (121 voti), seguono Carlo Curtaz con il 32% (72 voti), Mario Vietti con il 10% (22 voti) e Iris Morandi con il 4% (10 voti). Naturalmente si tratta di un assaggio molto molto relativo, ma se così fosse sarebbe una vera rivoluzione: ad Aosta la prima donna Sindaco! Dina Squarzino è donna energica, nella politica da sempre, onesta, aperta e democratica, dunque perché no?
Con chi sta Donzel?
24 gennaio 2010Donzel la mette sull’ideologico, la mette facile. Per lui l’imperativo è: non consegnare la Valle d’Aosta alla destra! Un’argomentazione che mantiene, soprattutto per le generazioni passate, un certo fascino. Cosa poi voglia realmente significare è un’altra cosa. Donzel, come Berlusconi (perdonatemi il confronto sproporzionato), si rivolge alla pancia degli elettori e non al loro cervello. Sbandiera, in loco, lo spauracchio del fascismo, come l’Altro, in Italia, quello del comunismo. Nella Penisola ha funzionato, da noi funzionerà? Donzel cerca di raccattare i voti degli unionisti romantici, i fedeli all’immagine di un partito martire della Resistenza, seppur nato dopo. (Non è la realtà che conta, ma quello che di essa si percepisce e si riconosce solo quello che fa più comodo). Donzel attacca la sinistra che considera radicale, includendo nel mazzo persone come Guido Dondeynaz, Roberto Louvin, Iris Morandi, Dina Squarzino, Carlo Curtaz…, Donzel è ridicolo! Ma sa che oggi non sono i contenuti a dare spessore alla politica, ma lo spettacolo di cui l’aggressione verbale è l’ingrediente principe. I contenuti sono l’amministrazione della nostra città, governata da lustri anche dal suo partito e da quella parte di unionisti e autonomisti che, secondo lui, hanno garantito un buon governo di centrosinistra. I contenuti sono lo spreco di denaro pubblico, lo scempio urbanistico, la speculazione selvaggia, il vuoto di identità che ancora caratterizzano il nostro capoluogo. Se questo è di sinistra, caro Donzel, allora la destra non fa più paura!
Nuti alla meta!
23 gennaio 2009
Nuti alla meta!
Il Signor Gianni Nuti non poteva sperare di meglio! La signora politicamente supercorretta, Dina Squarzino, gli ha fornito l’alibi per poter rendere note, non tanto le ragioni del suo attuale incarico nell’assessorato regionale alla Sanità, piuttosto lo straripante amore per se stesso che non riesce a contenere nella lettera pubblicata sul numero uno di Informazione. L’amico-sincero dell’assessore ci sviolina così il suo curriculum smisurato, non pago aggiunge che di notte scrive pure dei romanzi (scopare mai?). Gianni è uno che impara in fretta, è sensibile ai bisogni della comunità, “si adatta e fornisce risposte complesse e modulari a esigenze sociali in continua evoluzione”, non ha bisogno di consulenti, necessita di encomio. Ma chi è in realtà costui? Cita il confronto umile, ma non riesce a reprimere l’incontenibile bisogno di autoaffermazione: dopo soli tre mesi di insediamento è perfettamente capace di fare tutto e di più. In grado di intrattenere a lungo santa Dina sulle politiche sociali in Valle, “in perfetta armonia con il Presidente che ha avuto l’ardire di nominarlo per il bene dei valdostani (sic!)”. Ma chi cavolo è costui? Chi è questo alacre lavoratore che ci vuole così tanto bene? Da come scrive si direbbe un vecchio sborone.
Serata Alp
10 agosto 2010Presentazione del nuovo dossier di Alp (Associazione Libero Pensiero), sulla situazione emergenza nei presidi ospedalieri valdostani. Nonostanre la data, la saletta del Cvs era piuttosto affollata; fra i presenti tre politici: Paolo Momigliano Levi, Walter Manazzale e Dina Squarzino e il Direttore Struttura Complessa Comunicazione, Giorgio Galli. Non mi soffermerò tanto sui contenuti che ho esposto in uno dei post precedenti, ma sulle reazioni di questi personaggi pubblici, cercando di capire il loro comportamento. Dopo l’esternazione dei documenti raccolti e delle relative domande poste dall’Alp, silenzio in sala. Nonostante l’esplicito invito rivolto ai consiglieri comunali e al rappresentante dell’Usl, il dibattito o perlomeno una richiesta di chiarimenti, l’aggiunta di informazioni o la correzione dei dati non ci sono stati. La consigliera Alpe, Dina Squarzino, si è semplicemente complimentata per il lavoro svolto e le modalità seguite, rivelando, al contempo, buona educazione e una discreta dose di ingenuità: dopo decenni di vita politica vissuta all’opposizione si può ancora provare stupore nei confronti di una consueta metodologia di indagine? Individuare un problema, cercare la documentazione per approfondirlo e poi presentare la ricerca al pubblico è così incredibilmente inedito per un politico di lungo corso? La risposta, evidentemente, è sì! Per il semplice fatto che l’opposizione non ha mai seguito questa strada, limitandosi al conforme compitino in Consiglio. Certo, pur accettando, con riserva, che i consiglieri, come mi è stato ricordato, hanno altri compiti, mi chiedo, all’oggi, dov’è e cosa fa il resto dell’Alpe? Possibile che tutto ruoti intorno alla casta di serie B? Possibile! Per la Sinistra, Momigliano non ha detto beh! E Manazzale si è limitato a rispondere a voce alta al cellulare. Per l’amministrazione, il dipendente Usl si è affrettato a uscire per primo.
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