A qualcuno la crisi ha giovato molto. Ha raddoppiato lo stipendio!
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Prima e dopo la crisi
12 giugno 2014L’opposizione!
11 giugno 2014I postumi della sbornia
11 giugno 2014La politica valdostana non è mai stata così lontana dalla gente. Nelle dichiarazioni in Consiglio i vari capogruppo della minoranza hanno espresso la loro nei confronti del Rollandin-bis. Ovvio. Quello che fa specie è che tutti hanno usato a sproposito e d’abitudine, parole come comunità valdostana, cittadini, valdostani… , ma che ne sanno loro di noi? Avvitati nei loro interessi di partito e personali, i consiglieri regionali si sono allontanati anni luce dalla vita di chi rappresentano, così lontani da diventare indistinti. Una massa unica. La maggior parte della gente non ha capito un tubo di quello che è successo! Se ne sono resi conto? La Renaissance non esprime niente. Un marchio. Una parola. Magari letta o sentita di sfuggita, ma sicuramente non compresa. Gli attori di questa pièce sono trincerati sul loro-palcoscenico, in platea il pubblico langue e sbadiglia. Fuori la vita trascorre ignara tra gli alti e, più frequentemente, i bassi di sempre. In quella vita lì loro non ci sono. L’amaro in bocca non è dato come vuole la Morelli dalla crisi politica, ma dall’aumento del costo della vita. Un prezzo che non produce fierezza ed entusiamo naif! (altro…)
Esprit-libre
10 giugno 2014In questo lustro ho ricevuto di tutto. Possiedo una vera collezione fra epiteti, ingiurie, volgarità e stravaganze di ogni genere, un vero e proprio stupidario di cui sono in un certo qual modo, orgogliosa. Dopotutto sono riuscita nell’intento, almeno in piccola parte, di titillare la catatonica attenzione dei miei concittadini. Ultima delle assurdità in arrivo è quel “povera innamorata non ricambiata…” scritto su fb dalla signora Erika Guichardaz. A prima vista sembra una sciocchezza e, in quanto tale, da trascurare, ma non è così. Prova un comportamento comune e dondiviso che secondo me è utile analizzare. (Simona Campo, si tratta di una riflessione non di un pippone.). A seguito di un mio post, dove prendevo in esame una frase dell’ex segretario del PD e attuale consigliere regionale, Raimondo Donzel, e dove traevo le logiche conseguenze, ecco che la nostra Erika scivola sulla buccia del personale. Entra in un ambito che definirei surreale e che non ha nulla a che fare con la questione da me sollevata. In psicoanalisi si chiama proiezione ed è quel meccanismo che trasferisce su altri un contenuto soggettivo dal quale ci si difende. In politica si chiama fango. La donzella prende anche in prestito il mio trascorso di insegnante, lasciando sottointendere che io sia stata pessima. Lo fa con una tecnica assodata quanto infantile: quella di santificare altri. Un montaggio parallelo che ha l’unico scopo di ferire la sottoscritta. (altro…)
La mozione!
9 giugno 2014Grazie Piero!
8 giugno 2014“Avremmo potuto festeggiare di meno e andare un po’ più sul concreto” Così dice dalle pagine della Stampa il segretario di Alpe, Piero Floris. Aggiunge: “Ci siamo fidati di chi si è esposto come ad esempio Leonardo La Torre…“. E cosa ha sempre scritto da un po’ di tempo in qua la sottoscritta? Grazie Piero!
Passi indietro…
8 giugno 2014Signore e signori, perché secondo voi la minoranza è stata sconfitta? Perché non ha seguito i principi che dice di voler seguire. Non ha intrapreso la strada della trasparenza, preferendo la scorciatoia dell’ambizione. Se avesse chiesto subito la mozione di sfiducia costruttiva avrebbe capito all’istante l’inaffidabilità dei due franco-tiratori e non si sarebbe lasciata fagocitare da questi per raggiungere i loro miserissimi scopi personali. Guidata da due vecchi politici, quali sono i due Viérin, vecchi, ma evidentemente ancora così imberbi da lasciarsi a loro volta abbindolare dai colleghi, è rimasta intrappolata nei soliti giochetti della politica, gli stessi che vorrebbe sconfiggere. Prigioniera tra i due clan. Gli incontri carbonari, le promesse allettanti di nuove e più comode poltrone, le dichiarazioni rivoluzionarie, le rinascite e i cambiamenti epocali tutto per il Bene-della-Valle-d’Aosta, hanno fatto perdere la faccia ai consiglieri alpisti e piddini e pure ai due grillo-talpa. Ai neofiti concediamo un bonus dovuto alla poca esperienza, agli altri no. La conseguenza politica della loro inadeguatezza è il rafforzamento di colui che volevano abbattere. Oggi, per una buona parte dell’opinione pubblica, Rollandin rappresenta non quello che è e cioè un pregiudicato responsabile del nostro miserevole status quo più morale che economico, ma l’unico ad avere le idee chiare e capace di risolvere la crisi. Una percezione che ricadrà su tutti noi e di cui i consiglieri dell’opposizione sono i responsabili. (E’ da folli cantare vittoria e pretendere un cambio di rotta per due cadute dell’esecutivo!). Per le segreterie che sono rimaste impotenti a guardare, chiedere la loro sostituzione sarebbe d’obbligo. Anzi, a questo punto, dovrebbero essere loro, i consiglieri, a dare quel nobile esempio più volte chiesto al presidente e che Rollandin ci ha negato: fare un passo indietro. Di fronte a una clamorosa figura di merda potrebbero recuperare la dignità solo con la virtù della coerenza e dare le dimissioni. Gli errori, noi comuni mortali, li paghiamo sempre.
Non se ne può più!
6 giugno 2014Un passo indietro. Un passo avanti. Rollandin darà soddisfazione a tutti rimanendo fermo. Intanto i Viérin scalpitano: le loro ambizioni rischiano di rimanere congelate. I grillo-talpa si sono smarcati e hanno ripreso la loro autonomia: la recente approvazione del M5s alla proroga delle graduatorie lo conferma. (Non ho capito il motivo dell’astensione da parte della minoranza, la proroga era necessaria. Ma evidentemente il “Bene della Valle d’Aosta” viene messo in secondo piano rispetto ai giochi politici. E questo sarebbe il nuovo modo di fare politica? Altro punto in meno all’opposizione e chapeau ai grillo-talpa che si sono smarcati dalla “questione politica” e hanno preferito gli interessi dei valdostani.). Alpe non ci sta a fare da gregario e così pure il PD di Centoz. La richiesta dell’UVP a una verifica tra alleati, sa di controllo sulla coalizione da parte di chi lo sta perdendo. Stare all’opposizione per chi ha costruito il consenso grazie ai soliti vecchi trucchetti significa perderlo, il clan dei Viérin lo sa benissimo. Attualmente i numeri sono 18 a 15 con i due pentastellati che voteranno di volta in volta. Le elezioni forse non si faranno (quanti sono che rimarrebbero a casa con il rischio di una possibile incandidabilità?) che la maggioranza allora esca dallo stallo e presenti la nuova squadra di governo. Uffa che barba!
C’è posta…
5 giugno 2014Due lettere, quella del PD e la mia, poco tempo tra l’una e l’altra. Curiosa coincidenza. Un passo indietro, un passo avanti. Singolare comicità. Hanno ragione i simpatici goliardi di fb a sparar battute, alcune travolgenti. La situazione è tragicomica. Si va a esaurimento. Esauriti da una classe politica imbelle, digeriremo gli avanzi.
Un passo avanti
5 giugno 2014Signor Presidente,
tutti a chiederle un passo indietro. Richiesta che io trovo arrogante e politicamente nulla, nel senso che lei, legittimato da quasi 11.000 preferenze, non ha nessun motivo per dimettersi. La democrazia, con tutti i difetti che si porta appresso, le ha conferito questo incarico. Il “bene della Valle d’Aosta” è un concetto politico che assume sfumature diverse a seconda dei partiti. A ognuno la sua interpretazione e la sua ha avuto una stretta maggioranza. Con conoscenza della legge ha dichiarato che lei se ne andrà nel caso fosse presentata una mozione di sfiducia costruttiva, mozione che nessuno ha ancora esposto dai banchi del Consiglio. Legittimo quindi che lei resti al suo posto. Insistere non porta a nulla. Pertanto io le chiedo, e credo di farmi interprete del pensiero di molti, di fare un passo avanti. Le elezioni anticipate non sono la soluzione allo stallo, anzi i toni si farebbero più duri e aggressivi quando, per combattere la crisi che ci affligge, occorrono lucidità, concentrazione e una buona dose di pacatezza. Inoltre non garantirebbero nuovi equilibri più adatti alla governabilità. Il rischio di uno stallo bis è troppo alto. Non possiamo permettercelo. Le chiedo pertanto di uscire dal suo pubblico silenzio e di fare un passo avanti. Di assumersi le responsabilità che le competono per la collettività che lei ha governato e che ancora governa. Si faccia garante di alcuni punti cari alla minoranza e urgenti per tutti noi valdostani: il problema dei rifiuti, dei trasporti… ad esempio. Mi rendo conto che posso sembrarle un’ingenua, lo sono. Della politica vedo ciò che si svolge sulla scena del resto non so nulla. So per certo che una nuova competizione elettorale in questo periodo per noi così delicato potrebbe essere devastante. Faccia un passo avanti e la eviti. Grazie.
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