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La frase
3 febbraio 2013Arrivano gli ispettori!
7 novembre 2012Questa Procura non soddisfa. Più che altro qui non succede mai niente, tutto sembra sotto controllo eppure la sensazione che si vive prova il contrario. I nostri politici sono onesti. La ‘ndrangheta non esiste. I fattacci succedono sempre altrove. La criminalità è sotto controllo, possiamo dormire sonni tranquilli. Ma sappiamo che non è così, allora? Com’è che non ci scappa mai un’indagine? Una domanda che evidentemente si sono posti anche a Roma, infatti un pool di esperti è giunto fino a noi per controllare il lavoro dei nostri magistrati. Vedremo.
Attenti a quei due! Tre, quattro…
28 gennaio 2012Claudio Lavoyer è l’assessore che organizza l’appuntamento annuale in collaborazione con il Centro europeo di Bioetica e qualità della vita (?), Unesco, Università vda, Casinò… sul rispetto della legalità. Una delle frasi di Lavoyer testimonia il suo tenace impegno per un’amministrazione etica: “faremo tutto quanto possibile in termini di lotta alla criminalità, che è un prerequisito per lo sviluppo”. (La lotta o la criminalità?). Già Patuasia aveva fatto notare a suo tempo che non era di buon gusto la presenza di una persona simile che era stata condannata in primo grado per truffa ai danni della Regione. (La caduta in prescrizione non è un’assoluzione). Insieme a Lavoyer troviamo ancora una volta la sua compagna, Patrizia Carradore, anche lei coinvolta in guai giudiziari e prescritta. Promossa per merito al ruolo di assessore al Turismo di Aosta. I due giocano il ruolo dei finti tonti: fatti privati, cosa c’entrano con i nostri ruoli istituzionali? Secondo i due amministratori il concetto di etica si può scindere: in pubblico partecipo a convegni come “Diritto e Etica”, nel privato mi faccio i cazzi miei. In perfetto stile berlusconiano. La Carradore, poi, aggiunge quell’arroganza tipica di un certo stile politico alla Santanché, ma che in realtà nasconde la sua scarsa autonomia di pensiero: alla legittima richiesta di chiarezza da parte delle altre forze politiche, nonchè al dovere di spiegazione nei confronti dei cittadini, si trincera dietro un: “No comment, come dicono gli americani”. (La Stampa). Donna di mondo la nostra! Una domandina facile facile: qualcuno sa qualcosa del loro capogruppo, Leonardo La Torre? Se non ricordo male aveva un’accusa di turbativa d’asta finalizzata a favorire una sua azienda, pendente sul capo.
Lifting al crimine
2 novembre 2010Fra le tante domande che, noi di Patuasia, ci poniamo una è questa: perché tanta attenzione da parte della pubblica amministrazione verso la legalità, quando al suo interno ci sono fior fiori di nomi che contro la legalità hanno combattuto e perso? Abbiamo cercato una risposta che può essere semplicistica, ma che potrebbe toccare il nervo giusto e far nascere un interessante dibattito. Dunque, secondo noi, una buona parte della classe politica dirigente cerca di rafforzare lo stereotipo della criminalità organizzata che, pur esistendo e prosperando ancora oggi, ha fatto il suo tempo. La nuova criminalità, quella che ha intrecci complessi con la politica, ha un volto non ancora ben conosciuto, diciamo che indossa il burka. Quindi, alimentando l’immagine convenzionale, con la quale non si hanno rapporti per questioni di “buon gusto”, si protegge quella più evoluta con la quale invece si fanno gli affari. Il folclore criminoso farebbe da schermo a quello del giacca e cravatta-delibera-accordo di programma-incarichi fiduciari. Nei convegni si parla molto di contrabbando di droga, meno di turbativa d’asta, ancor meno dei numerosi affari che girano intorno ai soldi pubblici e che rendono cospicue mazzette, voti e favori vari. Questa è la nuova mafia, almeno una parte di essa, quella dei soldi puliti. Ma l’immaginario collettivo viene nutrito non più con storie di lupara, ma con quelle di sottomarini carichi di droga: molto più avvincenti di quelle che raccontano di precipitose sedute di consiglio.
Domande sulla criminalità
27 febbraio 2009Casa, dolce casa...
Considerato che più dell’ottanta per cento dei crimini avviene in famiglia, cosa dobbiamo fare? aggiungere un posto a tavola per le ronde? Non passa giorno che non si legga di fidanzati, mariti, padri, figli, madri, mogli che si ammazzano, si picchiano, si violentano fra di loro: gran circo la famiglia! Fondamento sacro della nostra allegra società! Eppure tanta violenza pare non spaventare nessuno. Ma è normale?
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Tags: Criminalità, Famiglia
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