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Linea d’ombra

12 febbraio 2014

Finita la lunga stagione delle vacche grasse ecco che il paesaggio valdostano assume nuove sfumature. I colori non sono quelli dell’arcobaleno, più prossimi ai grigi e ai neri delle ombre. La Corte dei Conti finalmente atterra all’aeroporto di Aosta, una delle grandi opere che avrebbe dovuto dare impulso turistico ed economico alla Regione e che invece si è trasformata in un buco nero dove i soldi una volta catturati non sono più usciti, non nel senso dell’interesse collettivo. Il mondo agricolo che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di un territorio come il nostro, fornisce di sé un’immagine sempre più opaca. Con le Fontine adulterate, i contributi intestati a persone senza partite Iva agricole, gli animali maltrattati e quelli contaminati, le truffe varie ai danni della Regione, il settore contraddice ampiamente la retorica romantica che aleggia ancora sul mondo contadino. La classe politica è al capolinea di una gestione allegra dei soldi pubblici. La cultura sempre interpretata come un bacino clientelare fra gli altri. La ‘ndrangheta una sede fissa tra i favori degli amici potenti. La mafia locale che incancrenisce il tessuto sociale… Il quadro complessivo che ne esce fuori è un intrico di linee spezzate, incomprensibile ai più. Ma che hanno la stessa origine nell’ignoranza. Una ignoranza primitiva fatta di avidità e paura.

Allegria!

20 agosto 2013

Sui contributi del 2012 dati ai gruppi consigliari la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha fatto la sua relazione. La Stella alpina è il partito che non documenta la maggior parte delle spese, circa 36.000 euro. (Viaggi in Africa?). La Fédération, fortunatamente quasi estinta, non ha mai trasmesso nessuna documentazione in quanto non era obbligata a giustificare alcunché. Gli altri gruppi hanno invece fornito gli elenchi delle spese, anche se resta da accertare se sono congrui con le finalità consentite. Tra poco i primi avvisi di garanzia che faranno, si spera, maggior chiarezza sull’uso allegro dei nostri soldi dati alla politica.

Perché non votare Albert Lanièce

20 febbraio 2013

Perché non votare Lanièce? Perchè in politica vogliamo persone pulite, anzi pulitissime! E il signor Albert Lanièce non è così immacolato come il ruolo di senatore richiede. Si è presentato alle passate elezioni regionali che non aveva le caratteristiche per farlo e si è candidato lo stesso. E’ riuscito ad accaparrarsi il ruolo di assessore con un escamotage: quello del ruolo tecnico. Ha invitato al non voto cosa che in quanto Pubblico ufficiale non doveva fare. Ha raccolto firme per una sottoscrizione a favore del pirogassificatore azione che, sempre in quanto amministratore pubblico non avrebbe dovuto adempiere. Perché da scapolone qual’è ha firmato il documento del Forum delle Associazioni Familiari. Un’associazione che considera la famiglia “una società naturale che la Costituzione riconosce fondata sul matrimonio”, matrimonio fra un uomo e una donna sia chiaro. Una firma che ha tutto il sapore della ricerca affannosa di consenso: che ne sa uno che non è sposato di matrimonio e di famiglia? Non ha invece firmato il documento di Libera, “Riparte il Futuro” che chiede a tutti i candidati impegni concreti contro la corruzione e di dichiarare i propri redditi e patrimoni. Inoltre all’oggi gli è contestato dal Procuratore della Corte dei Conti un danno erariale di circa 70.000 euro per la questione della LPA (Libera Professione Agevolata). Non abbiamo bisogno di questi politici, abbiamo bisogno di rinnovare la politica rinnovando per primo le persone.