Posted tagged ‘Consiglio Valle d’Aosta’

Senza vergogna!

24 novembre 2014

Una classe politica senza vergogna. Non un politico che abbia chiesto scusa per le spese allegre del suo gruppo. Non c’è imbarazzo perché gli eletti sono convinti della loro innocenza. E, se si considerano innocenti, vuol dire che per loro le spese per i pranzi, per i regali, per il partito… erano legittime. Ma erano legittime? Per la legge lo dirà il giudice, per l’etica che dovrebbe accompagnare chi rappresenta la collettività, sarà la stessa ad esprimersi. Io faccio parte di questa comunità e il mio giudizio lo conoscete: i soldi pubblici vanno spesi per l’interesse di tutti. Non mi pare che così sia stato.  Al contrario mi sembra che i contributi dati ai gruppi abbiano favorito sia gli interessi personali che di partito. Una gestione che prova la superficialità della classe dirigente, frutto dell’arroganza di chi è convinto di essere al di sopra di tutto. Un bel bagno di umiltà sarebbe salutare.

Proposte per un’alternativa

21 gennaio 2014

Riceviamo dal signor Nino Borruto e volentieri pubblichiamo.

A fronte delle prime indiscrezioni che trapelano relativamente alla chiusura dell’inchiesta sul finanziamento ai gruppi consiliari della Valle d’Aosta, portata a termine dalla sezione di Polizia Giudiziaria della G.d.F. e di cui la D.ssa Mineccia, capo della Procura di Aosta, sta per trarne le conclusioni con il probabile invio delle relative informazioni di garanzia che dimostrerebbero come i nostri rappresentanti non siano affatto diversi dai loro colleghi del resto d’Italia, mi preme fare alcune considerazioni. E’ evidente come i consiglieri, che avevano accesso a quei fondi, usassero quei soldi come fossero proprietà privata e non mezzi per agevolare l’azione politica. Nonostante non si possano equiparare i comportamenti e fare di tutta l’erba un fascio, nessuno dei gruppi che ha presentato le pezze giustificative delle spese sostenute, ha minimamente capito lo spirito di quei finanziamenti. E, un esempio su tutti, il fatto che qualche consigliere avesse addirittura una tessera bancomat relativa al conto corrente dove questi soldi venivano depositati, esprime al meglio la filosofia con la quale venivano concepiti. Mi sembra chiaro che noi cittadini non si debba più subire le malversazioni di questa gente, ma reagire e ribellarci allo spreco inutile e spesso dannoso, delle risorse economiche disponibili, per far sì che queste vengano usate, soprattutto in periodi di crisi come l’attuale, esclusivamente nel nostro interesse, recuperandone, oltre il senso pratico, anche quelli morale ed estetico. E’ evidente che i partiti attualmente esistenti non sono riformabili dall’interno, essendo controllati dai ras delle tessere, da gruppi di potere inamovibili, che si passano lo scettro di padre in figlio (piuttosto che in genero od in nipote).

Le alternative che abbiamo per mettere fine a questa politica sono due: la prima è l’appoggio al M5S, che molti non digeriscono per motivi che spesso condivido, quali l’assoluta sottomissione alle scelte della rete o la rigidità di alcune regole imposte agli eletti, che spesso addirittura impediscono l’espletamento del mandato, così come previsto dalla legge. Anche se bisognerebbe mutuare dal movimento la gran parte degli obiettivi del loro programma, che ne fanno la vera forza, quali, per esempio, la rinuncia ai soldi di cui sopra o il dimezzamento dei compensi agli eletti, l’anima ecologista in materia energetica, la gestione dell’informazione, la responsabilità diretta in caso di spreco delle risorse pubbliche eccetera. La seconda è la formazione di una lista civica, ideologicamente omogenea, composta da gente che ha voglia d’impegnarsi, in prima persona e disinteressatamente, per promuovere la rinascita morale oltre che economica di Aosta in primis e della Valle tutta. Non mancano certo le persone capaci di portare avanti questa iniziativa, anche tra quelle già presenti in Comune ed in Regione. Noi cittadini contribuenti non aspettiamo altro che si facciano avanti con una seria proposta di vero cambiamento.

L’ex maggiordomo!

3 luglio 2013

Leonardo La Torre sa benissimo che oggi vale tanto oro quanto pesa (poco) e vuole incassare il giusto compenso. La delicatissima posizione della maggioranza gli conferisce un ruolo determinante, pertanto sa che può chiedere più di quello che gli viene dato e che reputa inaccettabile. E’ la vendetta dell’ex maggiordomo che vuole finalmente rivendicare il merito della sua storia personale e politica e che in definitiva si concentra in 1.422 voti. Poter guardare l’ex padrone negli occhi non gli sembrerà vero. Si sentirà finalmente un uomo.

Trovare le soluzioni

27 novembre 2012

Alpe e Pd si smarcano dalla Commissione speciale per la gestione dei rifiuti, in questo modo non la legittimano: bene. I politici di maggioranza hanno fatto orecchie da mercante alla richiesta legittima di un tavolo tecnico aperto ai cittadini, è giusto quindi che chi ha sostenuto politicamente la tesi del sì continui a essere solidale con i compagni di viaggio esclusi dal dialogo con le istituzioni. La linea da seguire è tracciata dalla volontà popolare che respinge il trattameno a caldo, ora si tratta di trovare le soluzioni tecniche per aumentare la differenziata, raccogliere l’umido, coinvolgere gli enti locali. Non abbiamo bisogno di politici, ma di esperti.

Gesto osceno

1 ottobre 2012

Ha voluto fare un bel gesto il consigliere Raimondo Donzel del PD, un gesto che invece ha suscitato ilarità e indignazione. Poteva autoridursi lo stipendio e l’ha fatto, unico in Consiglio regionale, ma quella metafora di generosità lo ha reso ridicolo. Perché? In fondo gli altri suoi colleghi neppure si sono posti la questione, né quelli della maggioranza né quelli dell’opposizione: tutti accomodati sul medesimo carro d’oro. Lui ha voluto essere diverso, dare un esempio di onestà, mostrare una vicinanza con chi se la passa male. Con i lavoratori in cassa integrazione, i disoccupati, i precari… e ha applicato sul suo stipendo la norma introdotta quasi un anno fa. Cosa non ha funzionato? La cifra! Un misero 1,36 per cento della sua indennità che ammonta a 7345,42! Un gesto simbolico lo ha definito. Più correttamente una presa in giro simbolica, come ha scritto sul suo blog Eddy Ottoz. Un gesto che io, meno diplomatica, considero osceno, peggiore dell’immobilità di tutti gli altri consiglieri. Perché Donzel si è comportato da furbetto, ha voluto distinguersi, farsi bello, insultando la nostra intelligenza. Tutta l’Italia intera, compreso il suo segretario di partito, Bersani, chiede alla politica un gesto forte contro i costi della politica e lui risponde con un gesto simbolico? La crisi della politica oltre che economica non è simbolica è terribilmente reale: possibile che i culi ancorati a Palazzo Deffeyes ancora non se ne siano accorti?

Nulla di buono?

20 luglio 2010

La Terza e la Quarta Commissione del Consiglio Valle, presidenti Dario Comé e Diego Empereur, valuteranno ulteriormente il progetto della costruzione di una centralina idroelettrica nel vallone di Barasson, dopo che i Sindaci di Etroubles e Saint-Oyen, forti di una petizione di 450 cittadini, hanno attivato la richiesta di valutazione di impatto ambientale. Il riferimento ai principi generali alla produzione di energie alternative e pulite, introdotti dal protocollo di Kyoto, che il documento redatto ricorda, non promette nulla di buono.

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SIGNORSI’

28 settembre 2009
Se in Consiglio a decidere è uno solo, perché pagare anche tutti gli altri?

Se in Consiglio a decidere è uno solo, perché pagare anche tutti gli altri?