A qualcuno la crisi ha giovato molto. Ha raddoppiato lo stipendio!
Posted tagged ‘Consiglio regionale Valle d’Aosta’
Prima e dopo la crisi
12 giugno 2014Auguri
20 aprile 2014Sgabuzzino-Valle
7 aprile 2014Di questa crisi abbiamo capito, per il momento, una cosa sola: la Valle d’Aosta dell’Europa non sa che farsene! Nessun apparentamento per l’Alleanza autonomista progressista – Pd, Alpe e Uvp, ma anche per Union valdôtaine e Stella Alpina. Nessuna lista valdostana, l’ultima volta fu nel 1979: alla faccia del carrefour d’Europe! Noi siamo e vogliamo rimanere uno sgabuzzino.
Poltrona elettrica?
10 agosto 2013Quello che non capisco dei grillini nostrani è la paura di occupare le poltrone. “Ci spellerebbero vivi” dice, dalle pagine della Stampa, il consigliere regionale del M5s, Stefano Ferrero. Perché? Qualcuno deve pur farlo. Quindi sarebbe meglio che quel Qualcuno fosse colui che se ne impossessasse nel modo migliore possibile e cioè nella piena assunzione delle sue responsabilità per il bene collettivo. Occupare le poltrone significa amministrare la cosa pubblica, se finora molti se ne sono serviti per amministrare solo se stessi, questo non significa che siano peccaminose in sé: basta dirottare l’uso della politica verso il suo ruolo originario. Dopotutto i due pentastellati le poltrone le hanno già occupate e non hanno dato segni di avvelenamento, perché mai quelle più imbottite di responsabilità dovrebbero essere così pericolose? E, nel caso infelice che i due consiglieri si lasciassero corrompere dai velluti, c’é il vincolo dei due mandati e poi a casa. Dunque per i militanti dov’è il problema?
Ribaltone?
8 agosto 2013Quando nel 1990 ci fu il ribaltone, colse un po’ tutti di sorpresa. Oggi se ne parla con anticipo. Si prepara il terreno per un’alternativa che non so ancora se sarà proficua o meno. Certo mettere all’opposizione questa maggioranza darebbe alla Valle d’Aosta un po’ di ossigeno, renderebbe più viva la politica, creerebbe le basi sulle quali sperare in un cambiamento di rotta: gli scogli sono vicissimi. Ma con quanti numeri? E con quali transfughi? E con quale motivazione politica? Partiamo da quest’ultima: abbiamo un Presidente di giunta che ha ricevuto un rinvio a giudizio per un reato a causa del quale ha già scontato una condanna in passato. Rollandin è dunque un presunto recidivo. La sua è una posizione più che scomoda, direi grave. In un Paese normale sarebbe stato costretto alle dimissioni. E’ legittimo, quindi, che la minoranza non accetti il suo ruolo istituzionale e prepari una mozione di sfiducia, indicando al tempo stesso una nuova Giunta. Ma chi voterà la proposta di un nuovo esecutivo? E quanti lo faranno? Di consiglieri coraggiosi in maggioranza ne vedo pochi, anzi non li vedo affatto. Se lo fossero non starebbero occupando le poltrone che occupano. Più probabile che siano insoddisfatti e l’esperienza mi fa credere che non si tratti di un’insoddisfazione ideale, di una insofferenza morale, di una frustrazione per gli scarsi risultati ottenuti per il bene della collettività, piuttosto di una scontentezza che riguarda il proprio personalissimo ruolo. Se così non fosse le sensibilità comuni a quelle della minoranza avrebbero fatto la loro scelta politica ancor prima delle elezioni. Oggi la Stella alpina tiene in pugno l’Union, è probabile che domani, a ribaltone fatto, i transfughi SA e/o UV terranno in pugno la futura maggioranza. Sarà facile e fruttuoso governare così? E’ bene ricordare che il primo ribaltone fu una risposta contro il sistema di potere di Rollandin, gli stessi motivi di oggi, e durò due anni scarsi. Dopo una breve parentesi che vide al Governo della Regione Ilario Lanivi, ecco che con le nuove elezioni del 1993 l’Union aumentò il suo consenso e la fiducia venne data al professore Dino Viérin. Messo all’angolo Rollandin la possibilità di un suo ritorno tramite il figlio (il secondo più votato nelle ultime regionali) diventa una concreta possibilità. E’ quello che si vuole?
La verità che fa male
30 luglio 2013Joel contro Laurent
11 luglio 2013Il giovane Joel Farcoz nel video su you tube, ringrazia l’Union valdotaine e la Jeunesse per il suo attuale incarico istituzionale in qualità di assessore alla Cultura. Dovrebbe invece ringraziare Augusto Rollandin, perché è lui che lo ha voluto lì e in quel ruolo. Joel incarna la restitution rollandiniana. Un giovanissimo contro un giovane (nel confronto Laurent risulta essere inevitabilmente vecchio). Un integralista contro un integralista. Abilissima mossa quella del Presidente. Siamo certi che Joel recupererà, almeno in parte e piuttosto in fretta, la corte di “intellettuali” e saltimbanchi che Laurent si è creato. Il paladino della salvaguardia dell’identità valdostana non è più solo. E, se dietro Laurent c’è papà Dino, dietro Joel c’è il suocero Augusto. La guerra feudale continua…
Uno vale l’altro?
9 luglio 2013I due consiglieri neoeletti del M5s, Roberto Cognetta e Stefano Ferrero, appena insediati in Consiglio si sono beccati subito una critica talebana. Non è stata consultata la base via web e hanno inciuciato con l’opposizione! Quella candidatura condivisa con gli odiatissimi Alpe e PD per l’elezione di Patrizia Morelli in alternativa a Emily Rini, ha fatto venire il mal di pancia a Giovan Battista De Gattis, un ex grillino. De Gattis forse non sa che la politica si fa innazitutto con i numeri e quindi le alleanze (non sopporto più la parola inciucio) che si costruiscono per raggiungere gli obiettivi che ogni partito ha in cartellone, sono inevitabili. Se fra gli obiettivi particolari ce ne sono di comuni, fra cui quello di indebolire la maggioranza che ha come Presidente un pregiudicato e tenuto conto che M5s ha messo al primo posto la questione della legalità è ovvio, scontato, prevedibile, immaginabile, possibile, intuibile, probabile che il Movimento si unisca con chi ha lo stesso identico scopo, senza per questo venire meno alla sua identità. Il consiglio che De Gattis, dal profondo rosso della sua esperienza politica, dà ai due cittadini eletti è degno di essere ricordato: “Una famiglia di ceto medio basso vuol sapere se domani potrà o meno dare da mangiare ai suoi figli e non pretendere a tutti i costi che su una poltrona sieda un consigliere piuttosto che un altro“. (La Gazzetta matin). Secondo De Gattis un politico vale l’altro quindi per lui un consigliere di Stella alpina ha gli stessi obiettivi culturali-ambientali e sociali di uno del PD – Sinistra Unita. E un consigliere dell’Union ha la stessa visione del mondo di uno del M5s. Se così fosse perché i partiti? E dunque perché le elezioni? Ma il consigliere Roscio non è uguale al consigliere Baccega e Ferrero non è uguale a Perron e Donzel non è uguale a Fosson… ci sono visioni diverse fra maggioranza e minoranza e ci sono punti di attracco all’interno di quest’ultima, ed è su questi che occorre lavorare per portare a casa dei risultati. Perché da soli i due pentastellati non vanno da nessuna parte e questo, loro, lo hanno capito benissimo.
Buffo-Puffo!
8 luglio 2013L’esordio in Consiglio regionale del neoconsigliere, Mauro Baccega, di Stella alpina sa di Buffo-Puffo, nomignolo che gli regalo con generosità. In un commento a me rivolto su Patuasia ha usato termini come: bastardi, cazzate, vergogna, schifezza, idiota, bettola, acida… e lo ha fatto nel suo ruolo di ex assessore alle Finanze del Comune di Aosta. Nel suo insediamento a Palazzo Déffeyes elenca, sorpreso e turbato, una lista di parole che, a suo dire, mai si sono pronunciate nel suo trascorso di amministratore: vergogna, arroganza, di che pasta siete fatti… tutto sommato termini meno aggressivi di quelli che lui ha proferito nei miei confronti. Buffo il Puffo no? Sull’emergenza abitativa non fa cenno alle numerose case tenute sfitte e che costringono a nuove costruzioni in periferia, creando problemi di traffico e di relativo inquinamento e di spese per dotare di servizi le nuove realtà abitative. Non entra nel cuore del problema per risolverlo, ma propone tacconi come sempre si sono fatti. Insomma dalla lettura dello scolaretto su quello che farà l’assessorato regionale alle Finanze troviamo la solita aria fritta. La Fuffa del Buffo-Puffo.
Pagliaccetti!
8 luglio 2013Che credibilità può avere la Stella alpina? Poca, direi nessuna. Da poco si sono conclusi gli accordi con il partner di maggioranza, l’Union valdotaine, per la divisione delle cariche apicali, una conclusione che è stata possibile grazie al mantenimento dell’assessorato all’Ambiente che, secondo programma e secondo promesse elettorali, avrebbe dovuto sparire per contenere i costi della politica. Scevri da questo i cinque cavalieri di una annunciata apocalisse, rilanciano il tema della riduzione delle spese che investono la politica. Indennità ridotte per i consiglieri che hanno un doppio lavoro o una pensione. Una proposta che già era stata presentata dal PD nella precedente legislatura e che era stata votata contro proprio dalla Stella alpina. Dunque? Abbiamo a che fare con chi?
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