Spero ancora in un briciolo di decenza e che il futuro Presidente del consiglio regionale sia una persona non toccata dallo scandalo contributi.
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Decenza!
14 aprile 2015Gli Inconsapevoli!
1 aprile 2015Provate in buona fede a sbagliare la dichiarazione dei redditi e ditemi se lo Stato sarebbe così comprensivo. Ecco perché questa assoluzione sta sullo stomaco. Non tutti dovevano essere assolti: qualcuno sì, qualcun altro no. Il fatto non sussiste. Il fatto non costituisce reato. I politici, secondo il Giudice, hanno speso soldi pubblici nella consapevolezza che fosse legittimo farlo, che fosse nello spirito della legge. I politici festeggiano l’assoluzione. Non si rendono conto. Inconsapevoli della rabbia e della figuraccia che sommano ad altre figuracce. Lasciamo perdere l’etica che è un argomento che, nonostante sia stato più volte esaminato, non capirebbero: non sanno proprio cos’è; concentriamoci sulla motivazione che li ha assolti: non erano consapevoli di usare soldi pubblici. Dunque, hanno mangiato ostriche con i soldi nostri convinti che fosse lecito. Organizzato feste calabresi per creare consenso certi di essere nel giusto. Comprato regali vari perché così prevedeva la legge. Acquistato biglietti aerei per i propri congiunti perché era normale farlo… . Dunque si sentono vittime di un’indagine infamante. Ascesi al cielo degli innocenti perché incapaci di intendere e volere. Perché a leggerla, la legge, è chiara. Esplicita. Categorica. Non capirla significa non saper leggere o non capire cosa si legge. Che ce ne facciamo di una classe dirigente analfabeta?
L’immaginazione al potere!
14 marzo 2015Nessuna novità in queste elezioni comunali, a parte la sfrontataggine dei concorrenti che viene liberata dagli ultimi residui di pudore. Non è stata colta la grande opportunità di un nuovo percorso ed eccoci qui, ancora una volta, a veder gareggiare i due clan rivali: Rollandin e Viérin. Si può dire che anche la nostra “primavera valdostana” è stata una bufala come quella libica. Con le inevitabili differenze e proporzioni, anche da noi quello che è stato solo un conflitto di interessi politici ed economici è stato interpretato come un desiderio di rinnovamento. Le tribù libiche chiedevano una migliore e generosa distribuzione dei proventi del petrolio, il clan Viérin una più favorevole ripartizione del potere. Abbattere il tiranno è stato lo slogan che ha unito là le truppe militari e qui i consiglieri dell’opposizione. In Libia il dittatore è stato annientato con metodi violenti, da noi neppure con quelli democratici. (altro…)
Salvare la Biblioteca regionale!
6 febbraio 2015Avete notato quanti sono gli scaffali vuoti in Biblioteca? L’emeroteca mostra i suoi loculi vuoti, triste come un cimitero. Il bancone delle novità è raso al suolo. Non ci sono più soldi e si ammazza la cultura! Si trancia il gambo del nostro fiore all’occhiello: la Biblioteca regionale! I duecentoquarantamila euro stanziati per l’acquisto di libri per l’anno 2014 non sono mai arrivati! L‘interpellanza presentata dalla consigliera di Alpe,Patrizia Morelli, sembrava che qualcosa di quella cifra avesse salvato: ne furono promessi trentamila. Che ancora non sono arrivati! Insomma, è più di un anno che la Biblioteca non riceve un soldo per portare avanti le sue attività, tra cui l’acquisto dei libri e delle riviste. E nel frattempo si è indebitata. Già… in seguito alla fiducia posta nelle promesse del Palazzo, sono stati comperati libri per trentamila euro: la cifra impegnata, ma ancora mai corrisposta. Se consideriamo la cultura che è la base di ogni società, come un bene superfluo che va facilmente eliminato allora vuol dire che siamo messi male, molto male. Per questo anno il Bilancio ha messo a disposizione della lettura ottantamila euro, chissà se arriveranno mai e chissà quale sarà la cifra reale. Se togliamo i debiti rimarrà ben poco per offrire il servizio a cui siamo abituati, mi appello quindi ai consiglieri regionali che sono trentacinque. Mille euro a testa per risanare il debito della nostra preziosa Biblioteca e permettere così nuovi acquisti. Un piccolo sforzo di cui neppure se ne accorgerebbero, ma che sarebbe molto apprezzato dai cittadini. Lo faranno o lo interpreteranno come bieca demagogia?
Contrordine compagni!
30 gennaio 2015Mi dicono che il simpatico Bertschy che io ho candidato come possibile Presidente del Consiglio è il braccio destro, ambasciatore fedelissimo del gestore della Gabella. Uffa! Possibile che si trovino sempre e solo braccia a servizio e mai teste autonome! Ritiro tutto quanto scritto precedentemente: avere lui è avere i Viérin e sai che bella spartizione di potere fra i due clan! Una presidenza di qua e una presidenza di là. Il giusto equilibrio in una situazione di quasi monocolore. A questo punto mi dite perché non andava bene Marco Viérin, se l’UVP vuole rimanere in minoranza e non vuole poltrone?
Ma quali contenuti!
29 gennaio 2015Per tornare al Pd che non si capisce cos’è o si capisce benissimo, vorrei farvi notare la diversità che lo caratterizza rispetto a quello nazionale. Eppure il segretario è renziano, ma si direbbe che la sua influenza sia piuttosto ridotta, perché vi dico questo? Perché se Renzi all’Italia ha messo il turbo, così almeno dice, e vuole fare in fretta le riforme, la versione localista del suo partito preferisce il freno a mano. Infatti ha votato con l’UV e Stella alpina per il rinvio dell’elezione del presidente del Consiglio. “In attesa di trovare un accordo non sui nomi, ma sui contenuti”. (Ansa). Contenuti? Ma il Presidente del Consiglio non è una figura politica, ma istituzionale, di quali contenuti dovrebbe occupparsi? Dal sito del Consiglio regionale: “Il Presidente rappresenta il Consiglio regionale, lo presiede e ne è l’oratore ufficiale. Convoca il Consiglio, apre, sospende, chiude le sedute e ne mantiene l’ordine, concede la facoltà di parlare ai singoli consiglieri, dirige e modera le discussioni, impone l’osservanza del Regolamento interno, presenta le questioni, annuncia il risultato delle votazioni, predispone e provvede per il buon andamento dei lavori del Consiglio.”. E non sono capaci di trovare un garante per questo ruolo? E come può trovarsi in pole position proprio Laurent Viérin, appartenente al clan avverso a quello del Presidente? Non sarebbe opportuno, proprio per le ragioni di cui sopra, arginare la scelta entro quelle forze politiche che sono fuori dall’atavica lotta tribale all’interno dell’Union (L’Union è e resta una)? Così difficile usare il buon senso per il bene della Valle d’Aosta o, per lo stesso motivo, mandare tutti a casa e andare a nuove elezioni perché ci siamo rotti di questa pagliacciata che è diventata la politica valdostana! Ecchecazzo!
Quasi tutti uguali!
24 gennaio 2015Potevano autoridursi lo stipendio e magari finanziare l’acquisto delle riviste che non sono più state acquistate dalla Biblioteca regionale o altro, ma nessuno dei consiglieri regionali l’ha fatto! ( A parte i due grillini che si erano tagliati lo stipendio da subito). E poi di quale cambiamento parlano?
Il mondo politico al completo!
12 gennaio 2015La presidente dell’UVP, Alessia Favre, dice sul sito del suo partito che nell’incontro della Costituente “il mondo politico valdostano era pressoché presente al completo“. A me risulta che Alpe non avesse delegato nessuno e che il M5s avesse disdetto l’invito… eppure anche queste sono forze politiche presenti sul territorio! Sì, ma non sono interessanti per il progetto politico in atto e cioè la ricostruzione della nuova e grande Union valdotaine. Guardate la foto, vediamo i due boss seduti accanto e il delfino del clan Viérin appena dietro. Sono loro “il mondo politico al completo”! Accanto al Presidente della Giunta ci dovrebbe essere la massima figura dell’UVP e cioè Alessia Favre che invece sta più lontano, come un’ospite qualunque o quasi. Perché Dino che è solo uno dei tanti che fa parte del direttivo? Perché Dino è il vero presidente dell’UVP. La Favre è uno strumento che, evidentemente, ha i suoi vantaggi. Laurent, da bravo figlio, sta dietro. Aspetta la corona di carta che il padre gli sta preparando. (Quella di prezioso metallo rimarrà in testa al senior). Nel frattempo si fa pace con il nemico con la scusa di una guerra in difesa dell’autonomia. Eppure fino a poco tempo fa Laurent diceva di Rollandin: “che incarna la degenerazione del sistema dal quale ci siamo staccati, in tempi non sospetti. Rifiutando l’ipocrisia e abbandonando metodi e sistemi che non sono propri di questa comunità, nei quali non ci riconosciamo e che erano diventati indecenti“. Insieme a papino ha fondato l’UVP e si è costruito il suo esercito personale. (Come nelle guerre tradizionali anche in politica senza esercito non si va da nessuna parte.). Le parole sparate a raffica, durante la fondazione e conseguente campagna elettorale, erano proiettili a salve, capaci solo di ingannare gli ingenui. (altro…)
Politici senza vergogna!
12 dicembre 2014Che altro si può ancora aggiungere della nostra classe politica? Sono tutti, o buona parte, intorcigliati, inchiavardati, strozzati tra i reati di peculato e di finanziamento illecito per la gestione allegra dei contributi e, a parte Lanièce che prova un minimo di imbarazzo, si dicono sereni, ma sappiamo che la serenità alberga in ben altri cuori. Non solo, qualcuno mostra virile la mascella dal sotto in su e, sicuro, si sberleffa delle scuse andreine. Si dicono sereni, ma non cedono di un euro! Incollati come sono alla poltrona che poi in definitiva è l’ affettuoso legame al buon stipendio che la poltrona scodella. Non un euro di meno! Eh, si che ne guadagnano tanti e, di ‘sti tempi poi, la cifra è una favola! La minoranza ci prende per il culo: propone emendamenti volenterosi con la sicumera che tanto la maggioranza amica non li approverà. Bella figura con poco parrebbe agli occhi loro. Ma il vestito che indossano è di stoffa scadente e si capisce che non è roba per signori.
Domandina piccina
10 dicembre 2014Pagare le cene, gli aperitivi, i regali di Natale, di matrimonio… sono spese istituzionali e politiche?
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