Riceviamo dal signor, Fabrizio Lombard, la sua lettera in risposta a una e-mail inviatagli da Valle responsabile e volentieri pubblichiamo.
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Rifugi virtuosi
17 novembre 2012Giusto per chiarire
15 novembre 2012
Se vincerà il NO, ce ne staremo a testa bassa e accetteremo il verdetto popolare, ma se non si raggiungesse il quorum, l’imbroglio non ci fermerà e la battaglia contro il pirogassificatore divamperà più che mai!
Credo sia necessario chiarire una cosa prima che i giochi finiscano: dal momento che la partita sul referendum è condotta dalla parte del NO in modo irregolare, nel caso non si arrivasse al quorum la battaglia per non costruire il pirogassificatore si accenderà ancora più viva che mai! Diverso sarebbe stato se i giocatori della squadra avversaria avessero giocato pulito, motivando le loro ragioni e invitando coerentemente i valdostani a votare NO, in quel caso il silenzio e l’accettazione del verdetto sarebbero sacrosanti, ma i Responsabili stanno barando! Infatti, vogliono accaparrarsi di quel25/30% di elettorato che non va mai a votare e non è corretto. Il quorum non è stato fissato sulla base reale dei votanti, altrimenti sarebbe sensibilmente più basso, pertanto se il referendum non passasse per non aver raggiunto il quorum sarebbe come aver barato. Quindi nessun silenzio e nessuna accettazione del falso risultato. Se nella vicina val di Susa è sorto il NO Tav, in Valle d’Aosta sorgerà il NO Piro! E magari anche nel resto d’Italia scopriranno finalmente che non viviamo in un’isola felice, ma in un sistema feudale intossicato dal troppo potere.
L’analfabeta!
14 novembre 2012Mi aspettavo una risposta dal dottor Sudano e mi aspettavo esattamente quello che ha dichiarato, tanto che lo avevo già preannunciato nel post differente. Secondo l’oncologo che non ha mai fatto l’oncologo, quel “Main Campf” vuol dire la mia terra. Peccato che in tedesco non si scriva così. Secondo il “moderato” quel cartello è frutto di un gesto istintivo, così affrettato da fargli sbagliare la grafia. Avete notato una cosa dei Responsabili? Ci prendono tutti per fessi! Da Perron che ci dice che solo gli eletti possono decidere del nostro futuro a Fosson che ci considera comuni e quindi fragili e bisognosi di badanti, per finire con questo medico che con la scusa di essersi costruito la casa con le sue mani (il lavoro rende liberi) ha voluto sancire la libertà conquistata con la fatica e la rinuncia delle ferie, con quella frase che, ma guarda un po’, sospettava potesse essere fraintesa. Il dottor Sudano ama collezionare cazzate, dalla sua teoria della diossina alla sua interpretazione dell’azione di Legambiente a Guidonia che gli ha regalato una diffida da parte dell’associazione, a questa bufala della scritta sbagliata. Ma noi non siamo fessi.
La salute in mano loro?
13 agosto 2012Un film di…
7 agosto 2012I “Responsabili”
7 agosto 2012Il Comitato del BOH!
5 agosto 2012Si è costituito il Comitato del No, ma visto che non si schiererà né per il sì né per il no lo battezziamo il Comitato del BOH. Molti sono i dubbi su di esso, uno fra i quali è il perché proprio ora si è reso necessario per “promuovere una corretta informazione sullo smaltimento dei rifiuti”. Da quanto tempo si parla infatti del problema? E solo ora, in prossimità del referendum, ecco spuntare come un fungo questo gruppetto di tre moschettieri che sente nascere all’improvviso il bisogno di dire la verità ai loro concittadini. Non si allineeranno in una posizione precisa, ma forniranno semplici informazioni: ci chiediamo di che tipo saranno, sì perché in questo caso è impossibile essere neutrali. Se dico che il pirogassificatore inquina o il suo contrario, ecco che inevitabilmente mi schiero, basta questo atteggiamento per rendere i Responsabili alquanto falsi e quindi inaffidabili. Un esempio è la qualità del pensiero scientifico del dottor Sudano: “Il pirogassificatore dismetterà la discarica a cielo aperto e avrà i benefici di omogeneizzare la raccolta differenziata e tutto il processo di smaltimento dei rifiuti”. Si dicono senza sponsor o patrocini politici, ma la Casali è presidente del Comitato cittadino di Aosta della Fédération autonomiste e questa uscita sa di marchetta lontano un miglio.
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