Posted tagged ‘Chirurgia vascolare’

Querelle Peinetti

8 aprile 2010

Riceviamo dalla CGIL (Jean-Pierre Guichardaz) e volentieri pubblichiamo.

Da un paio di settimane si legge sui giornali della querelle relativa alla Chirurgia Vascolare. Sulla vicenda ho cercato di dar conto del mio punto di vista e di quello della CGIL, denunciando a chiare lettere che un primario, così come un coordinatore o un qualsiasi altro operatore (assunto o precario che sia) non deve lavorare in un settore importante come quello della sanità perché amico di questo o di quel politico o di qualche uomo/donna influente. È un tema molto delicato di cui si sente tanto parlare anche qui nella nostra bella Vallée, ma che nessuno esplicitamente ha mai rimesso al giudizio dell’unica autorità competente a pronunciarsi, quella giudiziaria. Sul dottor Peinetti non ho nulla da dire, anche perché non lo conosco personalmente. Può darsi che sia stato vittima della sprovvedutezza di qualche politico/amministratore e che si sia trovato suo malgrado invischiato in questa vicenda dai contorni indefiniti. Se non ha nulla da nascondere, così come ha dichiarato serenamente ai media, non potrà che trovare beneficio da un’attenta e severa indagine dell’autorità giudizaria. È più che mai necessario togliere quel velo che rende la vicenda opaca e poco chiara, anche per mostrare alla gente che la stragrande maggioranza dei lavoratori della nostra Azienda si merita il posto che occupa, non per le sue conoscenze ma per le sue qualità e competenze.

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Nomina noir!

7 aprile 2010

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta ha assunto, nelle ultime due settimane, i contorni di una vicenda ‘noir’, lasciando emergere un po’ alla volta aspetti inquietanti e portando a interrogarci sulle circostanze di questa anomala procedura.” Ha esordito così il capogruppo di ALPE, Robert Louvin, illustrando oggi, in Consiglio, l’interrogazione a risposta immediata incentrata sul concorso per il primariato di questo reparto.

Se volessimo prendere la cosa con humour – ha aggiunto il consigliere – potremmo dire che tra le competenze dell’assessore tecnico sembra proprio rientrare il dono della divinazione e, fra i suoi strumenti di lavoro, la sfera di cristallo non può mancare. Come potevano essere già a conoscenza dell’Assessore alla Sanità, Albert Lanièce, gli esiti di una procedura di valutazione non ancora conclusa, e i cui documenti dovevano essere a termini di legge doverosamente e rigorosamente riservati? Ci siamo persi qualcosa negli sviluppi della legislazione o esiste ancora il segreto d’ufficio?

La disapprovazione da parte del gruppo consiliare ALPE per l’operato della Giunta è totale, chiedendo, con questa iniziativa, di sapere “quali pressioni, e da parte di chi, siano state esercitate nei confronti del Direttore generale dell’USL della Valle d’Aosta”.

Sono state violate le più elementari regole amministrative – ha evidenziato Louvin – L’Assessore ha tirato le fila della sanità non con sottili e invisibili fili, ma con vere e proprie funi da teleferica. Lo sdegno e la preoccupazione espressi dalla categoria medica sono più che giustificati. C’è forse una relazione fra il fatto che il candidato risultato vincitore abbia lasciato nel 2004 – provocando un vero e proprio ‘sciame di medici’ e una situazione di grave crisi nel nosocomio aostano denunciata allora dall’Assessore Fosson – lo stesso primariato dell’ospedale di Aosta, per assumere analogo incarico in una clinica privata, e che lo stesso sia stato successivamente candidato, con alte aspirazioni, alle elezioni regionali nel 2008 nelle fila della stessa Union Valdôtaine?

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Pressione alta!

2 aprile 2010

Riceviamo una dichiarazione di Robert Louvin, capogruppo in consiglio regionale di ALPE e volentieri pubblichiamo.

“Che si discuta in seno al gruppo politico dell’Union Valdôtaine di una procedura concorsuale – ancora aperta – per la nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Aosta, è un fatto grave.
Con quale diritto i gruppi di partito – siano essi di governo o di opposizione – interferiscono in una scelta tecnica di questo genere?
La procedura amministrativa dell’USL non ha altro obiettivo che valutare l’idoneità di un medico a svolgere nel miglior modo possibile il suo operato al vertice di una struttura sanitaria: le preferenze delle fazioni dell’UV rispetto a questo o a quel primario non giovano alla nostra salute.
Non si va ancora a fare gli esami del sangue e le radiografie in Avenue des Maquisards.
Chiediamo che si faccia urgentemente chiarezza sulle pesanti dichiarazioni del Direttore generale dell’USL secondo cui avrebbe “ricevuto pressioni da più parti”.
Quali pressioni? Quali parti? Fare pressioni su un dirigente pubblico non rientra nei confini del lecito.”

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