Posted tagged ‘Centrale di Chavonne’

Sospiro di sollievo!

27 giugno 2013

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta accoglie con un sospiro di sollievo la notizia della rinuncia, da parte della CVA, alla realizzazione del progetto di ristrutturazione dell’impianto idroelettrico di Chavonne. L’opera prevedeva: la realizzazione di una diga a Cogne, in Fraz. Crétaz; una seconda opera di presa in Valsavarenche; lo scavo di 20 km di gallerie sotto le montagne, per convogliare le acque captate dalle due valli alla nuova centrale; e infine, la realizzazione di due enormi depositi per stoccare il materiale di risulta degli scavi, a Plan Pessey, villaggio situato a pochi chilometri da Cogne, e nei pressi della vetta del Mont Poignon, in comune di Aymavilles. Qui un avvallamento naturale sottostante la cima della montagna sarebbe stato totalmente riempito, e sopra di esso sarebbe sorta una collima di 17 metri. Il comune di Villenueve avrebbe poi dovuto sopportare gran parte della viabilità dei cantieri, con l’allargamento della strada che conduce al Mont Poignon, la costruzione in quota delle piazzale per il montaggio della fresa e la circolazione continua dei mezzi. CVA aveva stimato in 7 anni il tempo necessario alla realizzazione dell’opera. Tutto questo avrebbe portato ad uno scempio ambientale senza precedenti. Il Parco avrebbe perso il significato stesso di area protetta e l’economia turistica, che dal Parco trae benessere, avrebbe subito un danno forse irreversibile, creando inoltre un precedente preoccupante: la realizzazione dell’opera avrebbe infatti significato che di fronte alla produzione di energia ogni altro settore economico è sacrificabile.

Oro blu

28 dicembre 2010

La Lipu-BirdLife è preoccupata. Secondo l’associazione la futura centrale idroelettrica di Chavonne è “incompatibile con le esigenze di tutela delle specie e degli habitat e cancellerà un modello di turismo di sostenibilità verso l’ambiente” (Aostasera.it). Chissà cosa dirà il VIA (Valutazione di impatto ambientale). L’esperienza ci fa dubitare di un responso favorevole alla natura. L’idroelettrico, cioé l’energia pulita, rappresenta un businnes da sfruttare pienamente e da noi l’oro blu non manca. Chissà cosa dicono l’assessore Zublena, così attenta allo sviluppo sostenibile e l’assessore Marguerettaz così sensibile al turismo ambientale.

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