Tutti contro Roma! Tutti contro Renzi! Tutti contro il PD! E naturalmente i brillanti statisti della minoranza di sinistra seguono come capre, ancora una volta, il disegno dei Viérin: indebolire l’altra metà dell’Union. L’UVP organizza con il suo candidato sindaco, Etienne Andrione, un incontro sul tema dell’Autonomia, dopo varie “riflessioni” i candidati delle altre liste presenti firmano un documento in cui si riconferma il valore inalienabile dell’Autonomia valdostana e promettono fioretti sulla futura gestione virtuosa della medesima “arricchita dai contributi finora silenziati, negletti o soppressi“ (La Stampa.it). Contributi silenziati? Negletti? Soppressi? Più francese per tutti? I forse sindaci Etienne Andrione (Uvp) e Nicoletta Spelgatti (Lega) con la forse vicesindaco Giuliana Lamastra (Alpe) firmano. Carola Carpinello (l’Altra VdA), pur condividendo i contenuti, vuole discuterli con la sua lista. La lista dice no, mai con la Lega e i fascisti. (altro…)
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Fronte del tordo!
29 aprile 2015Vecchia politica a chi?
31 marzo 2015Dunque. Dopo un interminabile periodo di confronti per elaborare un programma, perché non sono le poltrone e le persone che le occuperanno il problema, ecco che la coalizione detta del centrosinistra, perde un pezzo. L’Altra Valle d’Aosta non ci sta più. Eppure, se erano arrivati ai nomi, vuol dire che i compagni erano riusciti a far digerire al leader dell’UVP, Laurent Viérin, il loro programma-sudatissimo. Un documento che contiene un punto che non collima con le sue idee: l’introduzione del riconoscimento e la trascrizione delle unioni civili e dei matrimoni omosessuali contratti all’estero. (Laurent nelle precedenti elezioni, in qualità di candidato aveva firmato quello del Forum delle Famiglie contrarissimo a tutto ciò che non è la famiglia tradizionale.). Gli altri punti del programma-sudatissimo erano i soliti e quindi facilmente condivisibili. Il nodo era solo quello, portarlo a casa è stata una vittoria della Sinistra-con-i-controcazzi. Perché parto da qui? Per smontare la teoria trasversale che le coalizioni si creano sui programmi e non sulle persone. Infatti… (altro…)
Il Caos!
27 marzo 2015La candidatuta di Andrione e Carpinello sembra una furbata in vecchio stile. Alpe protesta, immagino anche chi di Alpe protesti. I nomi facevano parte di una rosa di otto e non erano ancora stati designati dagli organi interni ai movimenti. Dal momento che la Sinistra-con-i-controcazzi non si affianca alla protesta si desume che l’azione sia stata condivisa. Bravi compagni! Andrione ha già dato le dimissioni che sono state accettate, un tempismo che conferma le frettolose dichiarazioni.
Cinque anni fa e sembra un secolo, Alpe aveva presentato due nomi eccellenti: Carlo Curtaz e Iris Morandi, due persone che non faranno parte della lista, un pezzo di Alpe che se ne va per la sua strada. Altre elezioni, altro stile. Persino le primarie con un altro candidato: Mario Vietti che avrebbe potuto essere il Sindaco di oggi, se fosse stato tenuto fuori dal nido il cuculo Dino. Anche Carola Carpinello avrebbe trovato una collocazione più coerente a fianco di Vietti, davvero la vedo stonata vicino a chi vuole la double filière. A chi vede la Resistenza come un nemico italiano. Ma si sa le persone cangiano il colore politico come i camaleonti pur di campare. Perché questa coalizione di verde e di rosso e di arancio non ha più traccia, permane il nero depressione con qualche pois magenta.
Cosa farei se fossi un alpista ex verde ed ex VdAvive? (altro…)
Una legge elettorale subito!
16 novembre 2014Riceviamo da L’Altra Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.
Per un’altra legge elettorale
Sentiamo il dovere di intervenire nel dibattito sulla legge elettorale. L’attuale stallo nel dibattito e nell’approvazione della riforma, a ridosso delle elezioni comunali del 2015, è grave e crea numerose difficoltà e incomprensioni.
Una buona legge elettorale deve garantire la chiarezza e la libertà del voto e la più ampia rappresentanza possibile. Siamo contrarissimi all’abolizione dell’elezione diretta del sindaco e del suo vice nonché al panachage perché tali meccanismi creano confusione nell’elettorato, soprattutto il secondo non garantisce la creazione di una maggioranza omogenea di governo. Siamo altrettanto contrari alla riduzione del numero dei consiglieri: è un taglio alla democrazia e alla rappresentanza. Infine siamo favorevoli all’introduzione di meccanismi sostanziali, non di facciata, che consentano un’adeguata rappresentanza di genere.
I portavoce dell’Altra Valle d’Aosta: Carola Carpinello e Andrea Padovani
Meglio Carola che Carmela!
5 Maggio 2013Meglio Carola che Carmela perché? Gli sforzi messi in atto dal PD, quello di riunire in una lista unica la sinistra valdostana e quello di dare spazio alla società civile, esprimendo volti ed energie nuove, sono apprezzabili, è quindi più che mai necessario che ora sia l’elettorato ad essere coerente con le rivendicazioni fatte, e che sono state ascoltate, per apportare quel rinnovamento della politica tanto auspicato. Carmela Fontana, già consigliere regionale, appartiene al passato, a quella cultura di partito che è ormai obsoleta…, così abituata a cercare consenso con feste caprine, pranzi conviviali e lotterie. Un successo personale garantito più sulla simpatia, sul piacere, sulla conoscenza diretta… e confermato più da una eredità di voti fidelizzata negli anni che sulle reali capacità politiche e amministrative; una modalità trasversale che abbraccia tutta la vecchia casta. Se vogliamo liberarci di questo sistema per abbracciarne uno più meritevole sappiamo che dobbiamo incominciare dal voto: da una scelta consapevole. Meglio Carola dunque! Che si è fatta sul campo del volontariato, che ha dedicato tempo per una causa collettiva senza altri obiettivi se non quello di conservare l’aria respirabile per i suoi e per i nostri figli. Carola è l’oggi, è il noi che si fa politica e che non pagherà da bere a nessuno. E’ quella boccata d’ossigeno di cui abbiamo bisogno tutti per andare avanti. Pensate se ci ritrovassimo ancora una volta con le stesse facce, come ci sentiremmo? Ancora Fontana… ancora Rigo… ancora lo stesso modo di fare e di parlare, le stesse intonazioni, gli stessi errori di grammatica… che pena! Ho scelto Carola e Carmela come esempio, è ovvio, come è altrettanto ovvio che personalmente non ho niente da spartire con le due signore in questione e che questa è e resta una valutazione squisitamente politica. Un invito a lasciare per strada tutto ciò che ha contraddistinto la casta nei suoi vizi, nei suoi metodi e nei suoi personaggi per fare spazio a nuove capacità, intelligenze e più stimolanti visioni. Prima che il cinismo non ci travolga tutti.
I lustrini dell’inganno
4 gennaio 2013Per questioni di strategia politica applaudo alla scissione unionista. Se hai di fronte un esercito compatto il primo obiettivo è quello di dividerlo, poi lo attacchi ai fianchi. In fondo la politica è una forma civile e senza spargimenti di sangue di farsi la “guerra”. Dunque, ben venga fra noi la nuova formazione politica, ma attenzione a non lasciarsi ingannare dai lustrini verbali che decorano il suo ingresso. Trattasi di un partito nato vecchio e non solo dalla scelta del nome, ma anche e soprattutto dal metodo. Per prima cosa non dobbiamo dimenticare che gli attuali “progressistes” hanno votato il bilancio di previsione per il triennio 2013-2015 di cui uno di loro era il relatore. UVP è una formazione voluta da politici uscenti da lustri unionisti per protestare contro l’autorità indiscussa del loro Imperatore: sono duchi che anelano a conquistare più spazi. Le armi sono le parole convenzionali usate sempre in questi casi per abbindolare l’esercito: dialogo, nuovo, partecipazione, merito, cambiamento, apertura, confronto, fiducia, ricostruzione, alternativa…, ma sono parole in palese contraddizione con la fonte: vecchi e usurati politici. Avrebbero un senso concreto e indiscutibile solo se queste fossero nate e proferite da un movimento spontaneo di cittadini. Così non è. La novità in politica, che piaccia o meno, è il M5stelle. E’ un’eventuale lista civica di Valle virtuosa, movimento cresciuto dal basso e da un problema reale capace però di abbracciare una più ampia filosofia di vita. Se le parole, di cui sopra, dette da Caveri, Rosset, Gerandin (che dà le dimissioni perché costretto a farlo) e Viérin hanno il sapore inconfondibile dell’inganno, sulla bocca di Fabrizio Roscio, Lorenza Palma, Carola Carpinello, Paolo Meneghini, Jeanne Cheillon…, per citare solo alcuni fra i virtuosi più impegnati, acquistano il profumo della verità.
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