In questo stato di demenza politica, ormai cronica, l’unica cosa certa è che il PD ha già perso. Magari alle comunali porterà a casa un sindaco fantoccio, ma in Regione sospenderà due consiglieri (se Donzel e Fontana saranno condannati of course). A questi si aggiunge Guichardaz che ha già detto in modo inequivocabile che non obbedirà agli ordini di Centoz. Giustamente ricorda ciò che Donzel invece pare aver dimenticato e cioè che il gruppo Pd Sinistra Vda è nato da un diverso progetto politico. Un progetto che prenderà la sua forma, se Andrea Padovani entrerà in Consiglio. Al Pd resterà un solo consigliere. Mi sembra che come statisti questi qui siano ancora fermi alla scuola primaria, intenti a tracciare le aste. Potevano entrare in maggioranza in Regione e in Comune da un punto di forza e invece eccoli qui a sbranarsi a vicenda. Centoz, una delusione che di più non si può. Donzel, una caricatura che di più non si può. Fontana, non pervenuta. Le donzelle, inesistenti. I giovani piddini, quelli vicino a don Albino dove sono? Cosa dicono? Scrivono anche loro poesie? Aspettano il miracolo?
Posted tagged ‘Carmela Fontana’
Ne rimarrà uno solo!
19 marzo 2015Donzel, prrrrrrrrrr!
9 marzo 2015L’avvocato dei politici piddini coinvolti nell’inchiesta sull’uso dei contributi dati a i gruppi consiliari, Oliviero Guichardaz, dice: “Crediamo di aver dimostrato l’assoluta buona fede dei nostri assistiti. Gli impieghi dei gruppi sono sempre stati in gran parte inerenti e comunque improntati ad un utilizzo che fosse finalizzato a un impiego politico, senza che ci sia stata nessuna forma di appropriazione personale”. (La Stampa). Per essere preciso l’avvocato avrebbe dovuto aggiungere, dopo personale, la parola: diretta. Che razza di impiego politico può avere una “Calabria in festa”, se non quello di dirigere il consenso verso qualcuno? E i regali di nozze quale obiettivo di interesse collettivo potranno mai avere? E i soggiorni? E le cene? E la carne di capra? E i versamenti pensionistici?Alla consigliera Carmela Fontana viene contestato un peculato di 40.800 euro, a Donzel 11.900 euro, a Rigo 10.700 e fanno 63.500! Poi c’è il finanziamento illecito e l’indebita percezione di contributi pubblici contestati a Millet, Rollandin e ancora ai tre consiglieri di cui sopra. Insomma il PD ci fa una figura di merda!
Perché ieri no e oggi sì?
28 febbraio 2015Subito dopo il congresso dell’UVP, in aprile di un anno fa, il capogruppo del PD, Raimondo Donzel insieme a i consiglieri Carmela Fontana e Jean-Pierre Guichardaz, in contrasto con quanto detto dal segretario Fulvio Centoz così affermava: “constatato che l’intervento del segretario del Pd disattende completamente le indicazioni dell’Assemblea del partito e la posizione del Gruppo PD-Sinistra VdA sulla crisi politica in Consiglio regionale, si dissociano totalmente dalle dichiarazioni rese e si autosospendono dal Partito democratico della Valle d’Aosta in attesa di un chiarimento politico in Assemblea regionale». Le indicazioni date dall’Assemblea di allora erano in netto contrasto con la scelta di oggi e bocciarono qualsiasi apertura con il Governo Rollandin. I consiglieri su questo erano stati chiarissimi e i loro interventi in Giunta molto duri. E’ vero che la politica non è fatta di pietra e somiglia di più all’acqua che prende la forma del tipo di contenitore, ma questa nuova scelta che vedrà il PD in maggioranza in Regione insieme a Stella alpina e Union e nella stessa coalizione per il Comune, ancora nessuno l’ha motivata. E non sono le parole scariche di contenuti dell’accordo a spiegarci la ragione. Dunque, perché ieri no e oggi sì?
E le stalle stanno a guardare…
12 febbraio 2015Perché non si elegge il Presidente del Consiglio regionale? Perché ancora non si capisce chi sta all’opposizione e chi fa parte della maggioranza. Il PD e Alpe sono chiari: il primo entra, il secondo sceglie di stare fuori. L’UVP asta in mezzo, blatera che la sua scelta è quella di rispetto verso il suo elettorato, in realtà prende tempo. Dunque, una nuova maggioranza si potrebbe fare con il solo PD, ma sembra probabile che Donzel e Fontana tra poco abbiano qualche imbarazzo… in tal caso al loro posto entrerebbero due consiglieri di cui uno di Rifondazione Comunista che chiaramente non appoggerà la Giunta Rollandin e poi Guichardaz senza il compare rimane un’incognita. Insomma il PD non è sufficiente a garantire la stabilità. Tutto ruota intorno all’UVP. E’ Laurent Viérin e papino suo che tengono in mano lo stallo! Sono contrari al rinvio, ma lo alimentano per indebolire la maggioranza. Sanno che per governare senza l’incubo dei franchi tiratori Rollandin non può fare a meno di loro e alzano la posta. Poteva essere Alpe a svolgere questo ruolo, non sarebbe stato meglio? Il Pd sarebbe arrivato a rimorchio e l’altra metà dell’Union sarebbe rimasta isolata all’opposizione sia in Regione sia in Comune. I rapporti all’interno della nuova coalizione sarebbero stati più equilibrati in termini di numeri. Invece l’attuale risultato, dovuto a una mentalità rigida, ancorata all’ideologia e a una coerenza che in politica non esiste, abbiamo la Balena rossonera che gioca a scacchi con se stessa e gli altri che stanno a guardare o peggio a scomparire.
Ritorno al passato… di verdura!
10 febbraio 2015Dice Massimo Lattanzi su facebook: “Quindi….i nostri attuali alleati sono i loro nuovi alleati per il rinnovamento? Quindi noi eravamo già avanti?“. Ha perfettamente ragione. Il PD si allea con quelli che ancor oggi in Comune sono gli alleati di Forza Italia, con questi dovrebbero spostare l’asse verso sinistra, verso il CAMBIAMENTO. Già, l’intero Mouvement del ni droite ni gauche e il suo storico galoppino fiorito, darebbero alla città un nuovo volto politico. Cioè quello di un lustro fa. Non un dubbio, un’increspatura hanno attraversato la mente dei dirigenti del PDVdA sulla scelta fatta che tradisce le parole di Donzel, di Guichardaz, della Fontana, fortemente critiche nei confronti della gestione unionista del potere. Non andava bene il dialogo quando l’Union era divisa, va bene ora che l’Union è riunita in una probabile futura maggioranza in Consiglio comunale. BRAVI! Centoz dice che oggi per lui è una giornata produttiva in quanto “la direzione regionale del PDVdA ha dato mandato all’unanimità alla commissione politica di chiudere l’accordo con UV, SA, UVP sul comune di Aosta per la nascita di una nuova coalizione di centrosinistra che possa porsi in discontinuità rispetto alla maggioranza attuale.”.
E stronzi!
17 gennaio 2015Per il PD di Donzel, Guichardaz e Fontana, trovare il dialogo con Rollandin era blasfemia pura (Centoz lo aveva preso in considerazione), con il clan dei Viérin no. Perché? Perché in realtà chi detta ancora l’agenda del PD non è uno del PD, ma l’eterno Dino! L’unionista di sinistra. Come se esistesse un’Union solo rossa! E un’Union solo nera! La locazione politica della Balena è sempre stata chiara: ni droite ni gauche. Il GPS del partito rossonero ha da sempre indicato un’unica via: quella dei soldi. Cioè quella del Governo romano in carica da cui l’Autonomia dipende. Adesso è la volta di Renzi. Fulvio Centoz a cui non frega nulla della dignità e di una visione politica più a vasto raggio altrimenti agirebbe diversamente, può dunque contare sul ruolo di sindaco di Aosta, ma si contenterebbe pure di quello di vice-sindaco. Sbattuto fuori di casa verrebbe quello attuale: Bruno Giordano. Montone sacrificale per il bene della Vallée. (Ma siamo certi che non rimarrà a bocca asciutta!). (altro…)
Coglioni!
16 gennaio 2015La Costituente valdostana non era una prova per la maggioranza, così aveva dichiarato Laurent Viérin a cui nessuno ha creduto. Oggi ecco il primo atto del nuovo corso: dialogo a quattro! Union valdotaine, UVP, Stella alpina e Pd. Ma dove è andata a finire la verve polemica nei confronti di Rollandin dei consiglieri piddini? Maccome, pochi mesi fa era l’orco mangia tutto e oggi Donzel, Guichardaz e Fontana”prendono atto della necessità di valutare un percorso di confronto“? INCAPACI! Quando Rollandin, messo in crisi dalla minoranza, aveva aperto al dialogo quello era il momento per il “nuovo corso”! Centoz, se non sbaglio, ci aveva provato, ma fu messo all’angolo dall’integralismo idiota dei consiglieri piddini che, guarda caso, oggi si sono resi più morbidi. Forse perché c’è l’UVP di mezzo? L’amico Laurent? Il renziano? (Ma Donzel è civatiano!). Il dialogo allora si sarebbe potuto fare, sempre in quattro, ma con partner diversi: Union, Stella alpina, Alpe e Pd. Rapporti di forza più equilibrati che avrebbero permesso qualche cosa di commestibile. Perché non basta “trovare soluzioni per ridare un governo stabile alla Valle d’Aosta” se la stabilità è monocolore! E oggi la bilancia pesa sul fronte unionista. Gli equilibri sono i due clan rossoneri a giocarseli. Pd alla finestra come al solito.
Siamo tutti rollandiniani?
14 aprile 2014Signori chi non la pensa come Raimondo Donzel, Carmela Fontana e Jean-Pierre-Guichardaz è rollandiniano! Centoz è rollandiniano. Io sono rollandiniana, il resto del mondo che si dissocia dai tre moschettieri è rollandiniano. ‘azzo! ‘azzo! ‘azzo! Lo vogliono dimettere, invece gli fanno campagna elettorale. Doppia personalità? Stato confusionale? Senilità precoce? Non credo a quanto sta accadendo. Donzel e i suoi fidi stanno massacrando il PD per la gioia dei grilli che hanno sempre visto il PD come il nemico numero due. (Non credo, infatti, che se ci fosse stato il Congresso PD, Stefano Ferrero avrebbe esordito con un: qui siamo tra amici!). Per la gioia dell’UVP che vede il suo elettorato lievitare (i tre passeranno alla Gabella? A questo punto è una domanda che va posta). Per la gioia di Alpe che spera anch’essa in qualche briciola di elettore e naturalmente per la soddisfazione della maggioranza che vede sfaldarsi l’opposizione. Ma quale Renaissance, qui è la Restauration! Quella che a breve non vedrà più traccia di un qualsiasi partito nazionale in Consiglio! Ottimo risultato, grazie Donzel, sei stato grande. Non so, a volte penso che l’autosospensione sia tutto un pretesto per tenere sotto scacco il partito. Cosa ha detto di così grave Centoz?
Il dovere della proposta
13 aprile 2014Voglio analizzare con voi il documento che Fulvio Centoz, segretario del Pd, ha letto durante il primo Congresso dell’UVP e che ha scatenato le ira dei tre consiglieri del partito con tanto di loro autosospensione. A parte il doveroso pistolotto iniziale in francese che si può riassumere nella frase: sans reves pas de changement possible, e l’inevitabile riferimento a Chanoux, il nostro comincia a insinuare la necessità di affiancare al sogno la realtà. Volgere lo sguardo al cielo è indispensabile, ma per chi fa politica (e non solo) tenere i piedi ben ancorati a terra è più mai necessario. – “Sogno e realtà, ideali e pragmatismo, lotta e dialogo. La sfida di oggi è per me più che mai questa.” – In sala i primi colpi di tosse. Veri borbottii di insofferenza quando Centoz è entrato nel merito della questione: “Da un lato, il dibattito è comprensibilmente focalizzato solamente sul Consiglio Regionale, PERO’, già oggi occorre prevedere che rientri nell’alveo della discussione interna ed esterna alle nostre diverse formazioni politiche.”. Insomma Centoz ha voluto ribadire la centralità del ruolo del partito nel dibattito politico. Ha forse torto? E apre, citando Napolitano, a quelle che vengono chiamate con negatività le larghe intese (ma cosa c’è di più maturo e di civile di una larga intesa? Meglio il conflitto perenne? La lotta dura e pura? Per conquistare cosa, il sole dell’avvenire?). ” Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società”. Qualcuno osa dire che queste sono parole insensate?
Tutti al mare!
13 luglio 2013Riceviamo dal signor Geronimo e volentieri pubblichiamo.
Dice il sindaco calabrese: “il 98% dei miei concittadini non ha nulla a che fare con la ‘ndrangheta”. C’è una inchiesta su collusione sugli appalti per il parcheggio delll’Ospedale cittadino (il vecchio e mai finito invece di pensare al nuovo ed efficiente) che vede coinvolti il neo Presidente (si può dire neo in questo caso? A norma giudiziaria, direi di si) e tal Tropiano, della festa dei calabresi (l’unica manifestazione rimasta dopo la morte del festival dell’Unità e anche di quella dell’Union Valdotaine, solo contrastata con qualche successo dalla capra cotta di Fontana) solido e introdotto imprenditore edile (si può dire edile senza compromettersi con l’antica carica dell’impero romano? Ma anche questo ci sta con l’imperatore Augusto) in odore di ‘ndrangheta (sarà il 2% che manca al già citato sindaco). E’ un busillis da sciogliere, non senza difficoltà. Ci aiuterebbe venire a sapere che il neo Presidente del Consiglio regionale Rini, tra i primi impegni della nuova (nuova?) legislatura partecipa all’assemblea degli eletti delle Province e Regioni autonome a Reggio Calabria? (che ci azzecca direbbe il povero Tonino). Ma è illazione gratuita, siamo d’estate e tutti andiamo al mare, non si vorrà mica fare una riunione delle Regioni e Provincie autonome che so a Trento o Bolzano, o peggio, ad Aosta. Sono autonome sì, ma non hanno il mare. E il mare d’estate è un’altra cosa. Certo a pensare male ci si potrebbe azzeccare, anche perchè non è un buon modo di promuovere le vacanze in montagna. Se l’euro deputato Caveri avesse avuto l’idea di pretendere, in nome dell’autonomia e dello Statuto speciale, di far arrivare il mare almeno fino a Pont Saint Martin ci saremmo evitati questa trasferta.
Commenti recenti