Non riesco ancora a capacitarmi. Le ragioni del successo di Bruno Giordano non stanno nel cuore e neppure nel cervello, probabilmente stazionano nell’intestino. Hanno fatto campagna elettorale, puntando sui grandi cantieri e la gente li ha votati. L’esperienza del mega cantiere di Saint-Martin non ha insegnato proprio nulla? L’obbrobrio che ne sta nascendo, non ha aperto gli occhi? I tempi di esecuzione eterni non hanno suggerito un briciolo di prudenza? Possibile che il 60% degli aostani siano già vittime della ‘ndrangheta istituzionalizzata? Quindi ricattabili, impressionabili, paurosi, vittime? I numerosi cantieri cittadini stanno uccidendo il commercio, se ne sono accorti i commercianti? Il traffico paralizza la circolazione e inquina: 65.000 veicoli in circolazione ad Aosta ogni giorno, ma, a parte le familiari lamentele, va tutto bene. La maggioranza è contenta, come è contenta quella parte di Italia che vota Berlusconi. Ci sarà un giro di vite, perché, nonostante il sorriso di ceramica del Premier, l’Italia se la passa male: tagli alle pensioni e agli stipendi: finalmente quella parte della penisola si accorgerà per chi ha votato? E fra cinque anni da noi, quel 60% avrà qualche ripensamento? Non credo, qui si arriva sempre molto tempo dopo. Giordano, Patuasia a parte, potrà dormire sonni tranquilli.
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Aosta, chi ti sei persa!
26 Maggio 2010UHA UHAA UHAAA 18
23 aprile 2010Riportiamo tel quel la notizia tratta da: Aosta Oggi. it: ” Visti i lavori in corso alla scuola Ramires di via Binel, il 23 maggio gli elettori aostani iscritti alle sezioni 10, 21 e 31 dovranno recarsi a votare in place Soldats de la Neige, 25, all’interno del prefabbricato di colore rosso situato al centro del quartiere Cogne.”.
UHA UHAA UHAA UHAAAA UHA UHAA UHA!
Aosta scenario 4
22 aprile 2010Proseguono i miei scenari sulla città, per rendere visibile ciò che l’abitudine rende spesso invisibile. Secondo voi è piacevole per un turista o anche per un aostano, sostare a prendere un caffè accanto a questo bestione di ferro? Il cantiere prende così il sopravvento sulla ristorazione che il proprietario si trova costretto a scrivere bar su un cartellone giallo per attirare l’attenzione degli eventuali avventori. Questa è la città che i nostri amministratori non si stancano mai di descrivere come turistica, ma una città posticcia, come la nostra, non sarà mai un piacevole luogo di villeggiatura: il disagio che sopportiamo tutti i giorni e da lunghi anni, non potrà mai essere commercializzato a fini turistici. A quando la Restitution di Aosta capoluogo?
Scenario Aosta 3
21 aprile 2010A tutti coloro che credono necessari i grandi lavori come la metropolitana e la riqualificazione dell’area F8, vogliamo ricordare che è l’intera città che abbisogna di un restiling; niente di faraonico e spaventosamente costoso e totalmente inutile, ma necessario. Noi viviamo in mezzo ai cantieri da troppo tempo. Troppa polvere e troppi disagi. Per andare in trattoria dobbiamo fare attenzione alle reti. Per andare dal tabaccaio camminare su delle assi. Cercare di non cadere nelle buche, per non parlare del piacere negato di godere di una bella piazza, di una bella città. Vanno bene gli scavi archeologici; va bene la modernizzazione, ma tutto questo deve seguire un progetto cosa che non è, vedi alla voce ponte sul Buthier. Non basta costruire occorre avere una visuale chiara e corrispondente ai bisogni che non siano solo quelli degli impresari!
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