Posted tagged ‘Bruno Milanesio’

Intervallo4

6 gennaio 2015
L'assessore Bruno Milanesio, in occasione della Befana, consegna i panettoni agli ospiti del Refuge Père Laurent.

L’assessore Bruno Milanesio, in occasione della Befana, consegna i panettoni agli ospiti del Refuge Père Laurent. Virtual Museum Vallée.

Anch’io ieri sera ho mangiato pesante!

13 dicembre 2014

Non mi chiamo Martin pur tuttavia ieri sera ho mangiato pesante.  E ho cacato un incubo come fanno le galline con l’ovo. Proprio dal medesimo buco. Ve lo voglio raccontare con premura perché la candeggina del giorno non lo scolori, eppoi un incubo di questi tempi è pure salutare per le viscere, fa cacare appunto. Vi devo confessare che dei fatti che vi andrò narrando, non sono attore, ma semplice testimone oculare. Un corvacchione appassito che spicca il suo ultimo volo con tanto di regalie di penne e brune piume a gemellare un drone con telecamera. Il fattaccio si avviluppa a chiocciola sulla triade urbana dove tutti han calpestato merda almeno una volta nella vita. Il siparietto si apre su tre scenografie di provincia: l’aula del Consiglio regionale, un’aula della commissione consigliare, una qualsiasi, e il salotto buono della città; buono si fa per dire che la povera piazza, intolata al martire Chanoux, è anch’essa martirizzata con la stupidità sadica di chi la governa.  (altro…)

Ma la pensione mai?

12 Maggio 2014
Rieccolo!

Rieccolo! Ne avevamo bisogno!

Il boccino!

11 Maggio 2014

Bruno Milanesio scrive una lunga lettera (Ancora lui? Sempre lui?Ma come siam messi!). Il Vate non invidia nessuno dei 35 consiglieri eletti in tempi di vacche magre. E ci credo! A lui le vacche piacciono grasse! (Anche in tempi anoressici la sua fetta di torta la porta a casa comunque: vedi alla voce Univda.). L’analisi politica, infarcita di numerose citazioni, è abbastanza scontata. Temi e soggetti che Patuasia ha già analizzato: crisi delle identità politiche, capro espiatorio, criminilizzazione dell’avversario politico ecc… una lettura che fin qui si fa condivisibile. (La parte sul sentire comune dell’autonomia minacciata dai poteri forti centrali detta da lui fa ridere. Dalla sua posizione è certamente meglio un’autonomia protetta a vantaggio dei poteri forti locali!). Si tratta di capire cosa vuol dire veramente Milanesio attraverso il trattatello di politica che ha inviato ai giornali. Cosa vuole o cosa non vuole l’eminenza grigia, ormai bianca, con questa uscita allo scoperto, lui che preferisce l’ombra? Su cosa non vuole lo dice lui con chiarezza: le elezioni. “Ciò non farebbe che aumentare l’entropia del sistema Valle d’Aosta, paralizzando le attività del Consiglio e della Giunta regionali per un tempo lunghissimo e aggravando la possibilità di dare risposte concrete alle emergenze sociali. Dopo una lunga e velenosa campagna elettorale non ci sarebbero né vinti né vincitori… precipitando la nostra regione in un clima di antistorica e prepolitica faida tribale”. (La Vallée notizie). (altro…)

Alchimie, alchitue, alchinostre

18 aprile 2014

Tutto questo puttanaio politico (concedetemi il termine) nasce unicamente per il bene della Valle d’Aosta. Solo per gli interessi dei valdostani. Un po’ come da piccoli si giustificavano le botte: mamma e papà ti picchiano per il tuo bene. Ci trattano come se fossimo bambini. Ci raccontano le favole. Usano senza timore di abuso, il termine cambiamento. La fine di un sistema affidata nelle mani del duo Leonardo La Torre-Milanesio che rivoluzione potrà mai portare? L’unico vero cambiamento sia in meglio sia in peggio, solo gli elettori saranno in grado di deciderlo. Se la richiesta di dimissioni non ha funzionato ora Camaleon-ardo presenta una nuova soluzione alchemica: le mozioni di sfiducia agli assessori. Dice per superare l’impasse e garantire governabilità. Apre le braccia a tutti. Signore e signori l’asta è aperta al migliore offerente.

Per non dimenticare

2 agosto 2013

Quando correva l’anno 1993…

Indagine della magistratura sulle tangenti connesse ai lavori per il raccordo per il Gran San Bernardo. Viene arrestato Luigi Marzi, segretario particolare di Gianni Bondaz quand’era presidente della Giunta regionale. È accusato di aver ricevuto da Giuliano Follioley un finanziamento illecito di 450 milioni da suddividere fra alcuni esponenti politici. Nel giro di alcune settimane l’indagine coinvolge alcuni dei maggiori esponenti della DC, PSI, PDS, ADP, PRI. Bruno Milanesio (PSI) dichiara di aver spartito 170 dei milioni dati dall’impresario edile con Alder Tonino (PDS), Maurizio Martin (ADP), Piercarlo Rusci (PRI).

Corre l’anno 2013…

Bruno Milanesio, amministratore unico dell’Università della Valle d’Aosta. Maurizio Martin presidente di Stella alpina e di Inva. Piercarlo Rusci possibile candidato alla presidenza dell’Inva per il triennio prossimo. Alder Tonino per fortuna sembra sparito. Carlo Marzi (figlio di Luigi), assessore comunale alle Finanze.

La nobile arte della mosca cocchiera

28 febbraio 2013

Cos’è l’egemonia culturale? La faccia da kulo con cui ci si attribuiscono meriti verso qualcosa che è stato realizzato o inventato  da altri.
Si chiama anche millantato credito, o sindrome della mosca cocchiera. Su probabile consiglio di Milanesio, che non pascendosi di  kulture autistico-localista è intelligente, il presidente Rollandin decide una svolta epocale: la Balena Rossonera annuncia le primarie per le prossime regionali. Clamoroso è dir poco: come se papa Ratzy domani annunciasse la sua conversione all’Islam, o il Berluska quella alla castità. Però ora deve scattare il meccanismo egemonico, quello che consente l’affermazione del pensiero unico localista. Un’idea geniale, o semplicemente decente in democrazia, non può provenire da fuori, né dall’odiata Italia né dall’odiata Sinistra, né tantomeno si può accettare  che essa sia stata praticata per prima dal PD di Bersani. Quindi mi aspetto che ora qualche storico da APT (l’UV ne possiede tantissimi…) inventerà di sana pianta qualche pensierino di Chanoux o dell’abbé Treves in proposito. Le primarie non sono innovative, sono “tradition valdotaine”!
Qualche inventore di fescennini celtici con denaro pubblico, tra una pinta di idromele e l’altra, non può fingere di trovare qualche manoscritto druidico che prescriveva le primarie già nel regno di Tara? O nella contea di Gwynedd? O nel granducato di Pollein? A conferma del fatto che le due Union sono divise da profondissime differenze, ecco invece il sedicente progressista Laurent Viérin che pratica la nobile arte della mosca cocchiera. La giunta ragionale, dopo aver infilato sul piro-canceratore una serie di puttanate da record, innesta la retromarcia.
Dunque  decide di resistere in giudizio contro la decisione governativa di impugnare il referendum anti-piro? Si noti bene: dopo aver sollecitato il governo a farlo, ma ora  il polso dell’opinione pubblica batte diversamente… Subito la mosca cocchiera salta in groppa al comitato anti-piro, che ha trascinato il peso del carro del referendum, e si piazza alla sua testa: la retromarcia della giunta è il frutto della vittoria politica dell’UVP alle politiche. A qui le mérite? A nous! Questi vogliono solo incrementare i progressi della loro carriera. Progressisti, appunto… (roberto mancini)

Francobolli

21 gennaio 2013
Milanesio confessa che ha altro da fare, bene allora che lasci il suo incarico di amministratore unico dell'Università datogli dal Presidente, Rollandi, e lo lasci svolgere a qualcuno che ha titoli per farlo!

Milanesio confessa che ha altro da fare, bene allora che lasci il suo incarico di amministratore unico dell’Università datogli dal Presidente-amico Rollandin e lo lasci svolgere a qualcuno che ha i titoli per farlo! Può sempre dedicarsi ai francobolli.

Socialistizzazione?

17 gennaio 2013
Un socialista questo?

Un socialista questo?

Al termine socialismo do un significato molto diverso e profondo da quello che può dare Bruno Milanesio, Leonardo La Torre e Bruno Giordano. Socialista era Pietro Nenni e questi uomini hanno mai avuto a che fare con l’illustre direttore dell’Avanti? Il loro maestro è stato piuttosto Bettino Craxi e la loro filosofia di vita è ancora quella tutta da bere. Di bevute ne hanno fatte i nostri “socialisti” e ancora non si sono dissetati. Non credo, come asseriscono Caveri e Viérin, che l’Union stia subendo una mutazione genetica e che si stia “socialistizzando”, per un partito che non si colloca da nessuna parte e che segue solo il proprio fiuto per le poltrone e per i vantaggi che queste garantiscono, è difficile pensare che possa lasciarsi influenzare da una qualsiasi posizione ideologica. Anche perché è difficile pensare che i personaggi di cui sopra ne abbiano mai avuta una. Il partito è sempre e solo stato un alibi per piazzarsi. L’Union soffre la perdita di uomini e quindi di voti? La Fédération è alla canna del gas? La solita regia politica da una parte sostituirà i pezzi, riciclando vecchi personaggi e dall’altra permetterà a questi ultimi, grazie al loro borsello di voti, di continuare a esistere.

Si illumina d’immenso!

30 Maggio 2012

Ho come l’impressione che la rubrica: Lettere alla Stampa, sia diventata uno spazio pubblicitario. Troviamo ieri Romano Dell’Aquila che si fa in due per dar luce all’opaco Milanesio amico-suo, oggi una dicasi turista, Vanda Pennazzo, che si sbraccia per Luigi Berger sindaco di Champdepraz, imprenditore e amico-suo. Fa sorridere il tono bucolico. A detta sua il faccione di Berger “si illumina ogni qualvolta gli si parli dei boschi, dei sentieri, dei laghi, dei panorami della sua valle”. Avete presente Paperon De Paperoni alla vista dei dollari? Ecco, la luce che rishiara la facciona di Luigi è quella! Questo ultimo spot pubblicitario è curato dalla stessa società di marketing di quello di Dell’Aquila, anche qui la bontà del soggetto politico è sopra ogni cosa. Per Milanesio l’Università rappresenta l’ultima è più importante sfida della sua vita e quindi è cosa buona e giusta che sia lui a occuparsene, per Berger non “è possibile che proprio chi ha tanto amato, tanto ama e tanto ha fatto per la sua valle,… non abbia avuto e non abbia tutt’oggi rispetto per quei suoi luoghi in cui è cresciuto. “. Entrambe sono dunque brave persone, amano la loro terra al di sopra di ogni interesse personale. Le centraline nel Parco? Un tentativo subdolo di Legambiente di screditare l’imprenditore-sindaco. Insomma in queste lettere-spot chi critica, chi avverte delle anomalie nella gestione pubblica delle risorse sono persone cattive che non conoscono a fondo i loro interlocutori, loro sì buoni e generosi. Mi chiedo: ma da dove vengono fuori questi personaggi? Possibile che esistano davvero? Che esistano ancora? Come conclude la turista Vanda: che tristezza!