Posted tagged ‘Bruno Giordano’

Il posto suo

24 marzo 2015

Il sindaco Bruno Giordano, nell’ultimo Consiglio della sua legislatura ha dato la stoccata finale. Un colpo inferto di punta, ma con un fioretto di plastica, di quelli che si acquistano ai bambini durante il Carnevale. Nessun ferito, a parte lui. Ferito come può esserlo un amante sedotto e abbandonato. Lusingato e poi lasciato al suo destino perché un altro, più utile, ha preso il posto suo. Si è incazzato Bruno per via della famiglia presa di mezzo. Famiglia politica si intende, dai lunghi trascorsi socialisti (li conosciamo noi i socialisti!), ma che ci faceva il compagno Sindaco in una Giunta di centrodestra? Che ci faceva insieme al camerata Paron? (che oggi si associa ai valori dell’antifascismo!). Pare che della natura politica del suo Governo, l’ex Primo Cittadino se ne sia accorto solo ora. Si stupisce ancora che l’UV abbia dato la cadrega più importante a uno del Pd, quando lui medesimo prese la tessera rossonera solo qualche mese prima della sua candidatura. Già…, sulla propria pelle le scelte assumono le sembianze di ferite, su quella degli altri si chiamano accordi.

Mutazione genetica

13 marzo 2015

Queste elezioni si stanno caratterizzando con una trasparenza senza eguali: mai vista tanta cacca esibita senza vergogna. Un piglia piglia generale dove gli obiettivi, le idee, i progetti, le visioni, i sogni sono stati rottamati definitivamente per dar spazio all’unica ragione che porta gli esseri umani a fare politica: la cadrega. Non dico cosa nuova, ma una novità c’è ed è la sfrontataggine palesemente obesa, degli attori sulla scena. Nessuno scampolo di pudore nell’affanno alla ricerca di una possibilità, la più fattibile, per essere eletti. Esigenza primaria quella dei banchi del consiglio comunale, dove poggiare il culo per cinque anni e stare in pace e credersi qualcuno. Si passa così da un partito all’altro in cerca del partner giusto senza paura di perdere la faccia che tanto di dignità si muore. E poi cosa sarà mai, lo fanno tutti e ciò che fanno tutti è sacrosanto come rubare. (altro…)

Domandine che prudono

24 ottobre 2014

E qui da noi, sulle trascrizione dei matrimoni gay avvenuti all’estero come ci si comporta? Il sindaco che dice? Che fa? E il prefetto che dice? Che fa?

Aosta è morta, ciao!

7 ottobre 2014

Fra sette mesi, più o meno, ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta, la domanda che pongo non è quindi così in anticipo. Cosa ha fatto la Giunta del programma che avrebbe dovuto rivoluzionare la città? L’ha messo nel cassetto! E, per un certo verso, è stato un bene, per il resto è il nulla a parte un costoso quanto orribile e obsoleto sito del Comune. Quello che contraddistingue l’intera legislatura è la candidatura di Aosta a Capitale europea della Cultura per il 2019. In quella sgangherata proposta si riassume tutta l’incompentenza, il provincialismo, l’ignoranza e l’arroganza che hanno gestito il capoluogo in questi ultimi anni. Per essere corretti, questa Giunta capitanata dal sindaco Bruno Giordano, condensa in sé tutta la pochezza intellettuale che il Palazzo comunale ha ospitato negli ultimi venti anni e pure prima non brillava. Cosa ha imparato Aosta dalla gestione di  questo suo ultimo condottiero? Che valore ha portato sul territorio e che esempio ha dato? Come ha affrontato la crisi e con quali progetti di sviluppo? Come ha utilizzato il suo patrimonio storico e culturale? E che tipo di turismo ha voluto implementare? Quale identità cittadina è stata riscoperta e quali i valori condivisi e ritrovati? Domande impegnative a cui questa Giunta sa rispondere con un’unica sintetica risposta: BOH! (altro…)

Intervista a Super Pippo!

20 settembre 2014
Certo che voglio rifare il Sindaco!

Certo che voglio rifare il Sindaco!

Intervista patuasiana al Sindaco di Aosta, Bruno Giordano. (liberamente ispirata all’intervista pubblicata su Stampa.it).

Sindaco, la gente ha paura per i vari reati commessi, lei che fa per proteggere i cittadini?

Che dormano sonni tranquilli, ci sono io: Super Pippo! Grazie alle telecamere che adesso funzionano, abbiamo acciuffato dopo anni e anni di dure ricerche i responsabili dei graffiti sui muri! Due ragazzini manco capaci a scrivere. Abbiamo sistemato il fuoco degli obiettivi e zac! li abbiamo individuati! Questi sono fatti! Tra poco la città sarà un set da Grande fratello con ben 101 nuove telecamere che poi installeremo anche nelle case e grazie al canone che faremo pagare per vedere le trasmissioni in diretta, gli aostani potranno farsi l’analisi delle urine e, se ci inseriamo la pubblicità, pure quelle del sangue! E’ tutto collegato!

Cosa non le piace la mattina presto?

La prima cosa che non mi piace è la mia faccia! Poi c’è l’Arco d’ Augusto. Lo stimo molto come stimo la Cogne, ma non è abbastanza turistico. Quel grigio, ad esempio, è triste. Io darei una bella mano di colore, ne parlerebbero i giornali e i turisti accorrerebbero a frotte per vedere il primo monumento romano al mondo colorato di… rosa, un omaggio a tutte le donne che non guasta mai. E’ tutto collegato! (altro…)

Aspetta e spera

16 agosto 2014

Riesco a connettermi e do un’occhiata a cosa avviene nella mia regione. Leggo che i soliti idioti hanno deciso di dare il colpo definitivo a una manifestazione che aveva tutte le potenzialità per diventare un evento di caratura non solo locale: la Désarpa. (Ricordo ai giornalisti che le edizioni sono state sette e non quattro). Una manifestazione via via sempre più svuotata dai suoi contenuti culturali per assumere quell’unico format che i dirigenti e i politici nostrani sono in grado di gestire: la sagra paesana. Aosta, il capoluogo, viene ancora una volta penalizzata, infatti che razza di festa della mucca sarebbe senza le mucche? Queste si vedranno a Valgrisenche a Valtournenche e a Cogne. “La Desarpa è una delle manifestazioni che non possono e non devono essere abbandonate, anche in un momento di crisi“, ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Enzo Testolin, se non l’abbandona la manda però in esilio: la sfilata delle vacche lungo le vie del centro cittadino con i gruppi folcloristici e la Banda non ci sarà.
Dobbiamo fare sistema e smetterla con il localismo: il prodotto che dobbiamo vendere tutti insieme è la Valle d’Aosta“, ha affermato Bruno Giordano sempre più presidente del Celva e sempre meno sindaco di Aosta. Lui è fiero che la città che governa sia al servizio di altre località valdostane, tanto c’è il torneo di calcetto che la promuove nel mondo. Ci sono le sfilate di moda di discutibili fashion designer i raduni di automobili e soprattutto c’è la grande festa di san Giorgio e Giacomo. Aosta che vuoi di più? Ti tocca aspettare… magari un altro sindaco?

Ciao albero ciao

27 luglio 2014
Grazie sindaco Giordano e grazie assessore Donzel per il futuro grigio che regalate ai nostri figli.

Grazie sindaco Giordano e grazie assessore Donzel per il futuro grigio che regalate ai nostri figli. (immagine tratta da internet)

Continua il taglio degli alberi, per la maggioranza dei casi sono sani e robusti, ma vengono decapitati senza indugio (in caso di malattia si usa curali). Dicono che ne pianteranno altri, ma non dicono dove e quando. E poi quanti anni ci hanno impiegato i tigli del quartiere Cogne per arrivare a offrire la loro bella ombra? Piazze di pietra che si scheggia e rompe e non viene sostituita; soldi buttati via per rimpinguare le tasche proprie e degli amici; rumore e disordine e sporcizia (date un’occhiata alle aiuole)…, la nostra città vive una stagione di decadenza e, secondo la campagna elettorale del sindaco Giordano, avrebbe dovuto essere il tempo della rivoluzione!

Un ringraziamento particolare!

30 giugno 2014

In un momento dove va di moda essere contro e mandare a f_____o chiunque dai politici agli immigrati passando dagl imprenditori che scappano, ai giovani che sono choosy!” Beh, quelli della 3bite, organizzatori di tutto-e-di-più fra cui l’ Aosta Sound Fest, hanno fatto a modo loro e hanno sentito il desiderio di ringraziare tutti! Il loro è un ringraziamento particolare. Particolarissimo nell’uso dell’italiano: sbarazzino, giovane, disinvolto, a volte economico di doppie a volte taccagno. Sempre in conflitto con le acca, gli accenti e gli apostrofi… ah la nuova versione della bella gioventù!
Gli organizzatori ringraziano prendendo a morsi la lingua italiana. Ma slinguettano con i politici-sponsor: “I politici c han creduto e si sono pure presi delle critiche ma han dato da lavorare con quest evento a 174 persone! Dietro a una manifestazione c e un mondo di lavoratori, facchini, service, ingeniere, pr, elettricisti, addetti alla sicurezza, baristi ecc ecc oltre che chi ci lavora indirettamente come ristoranti alberghi lavanderie. Quindi grazi Bruno Giordano ,Patrizia Carradore, Andrea Paron ed Emily Rini per aver creduto in questo proggetto.” Lamentano che i soldi sono stati pochi (a quel che so il Comune ha cacciato 100.000 euro e la Presidenza del Consiglio altri 36.000, direi niente male per una manifestazione di portata locale), ma “il calore umano che abbiamo ricevuto ha fatto la magia!“. Già già… non c’è come il calore umano. Dalla cifra, tutt’altro che ridicola, si direbbe che siano stati pagati un tanto a grado.

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Una bella avventura a 3.834 firme!

9 aprile 2014

Ieri, con una conferenza stampa all’Espace, si è conclusa ufficialmente la raccolta delle firme per la lista “L’altra Europa con Tsipras”. Rosa Rinaldi, in rappresentanza del comitato nazionale della Lista, ha illustrato ai giornalisti intervenuti le tappe salienti di quella che io sostengo essere stata una bella avventura. La Valle d’Aosta aveva su di sé una enorme responsabilità: la circoscrizione nord-ovest e quindi il bacino più ricco di voti, dipendeva dalle sue tremila firme. Un numero enorme per un comprensiorio che vede al suo interno centomila elettori, più o meno. Una firma valdostana equivaleva a quaranta raccolte in Lombardia, sembrava quindi un traguardo impossibile, eppure noi valdostani (lasciatemi peccare per una volta di orgoglio) abbiamo scalato e vinto la montagna con 3.834 firme! Quando Rosa mi contattò per invitarmi a prendere in mano l’Ufficio stampa (su sollecitazione di Claudio Calì e Curzio Maltese), insieme al giovanissimo e già bravo, Davide Migliaccio, la cima era ancora lontana (600 firme appena). La comunicazione che volevo diffondere e che fu immediatamente capita e condivisa dal Comitato (persone splendide), era quella di chi bussa gentilmente alla porta per poter entrare. Di chi vuole partecipare alla competizione democratica con l’unico obiettivo di poter correre. Pochi e coraggiosi  scalatori senza ramponi, ma con una volontà di ferro per vincere contro un obiettivo impervio. Non potevamo non risultare simpatici (e io sapevo che ce l’avremmo fatta!). I valdostani infatti ci hanno capito e si sono dimostrati aperti e solidali. La stessa presidente del Consiglio, Emily Rini, ha dato una grande lezione di democrazia insieme al sindaco Bruno Giordano che, con altri consiglieri di idee politiche diverse da quelle espresse dalla Lista come Iris Morandi e Mario Vietti di Alpe, hanno contribuito a una crescita culturale della nostra comunità. Rafforzato il principio fondante della nostra democrazia che vede nella partecipazione un punto fermo e insindacabile. Spero che la lista Tsipras entri in Europa, anche solo per bilanciare il peso della destra e per pungolare la sinistra, ma anche se così non fosse, per noi questa esperienza ha già dato qualche frutto. I migliori pronostici per il candidato valdostano, Andrea Padovani.

La politica che va di traverso

11 marzo 2014

Nel copione, studiato a memoria dai politici in difficoltà con la giustizia, si trovano spesso gli aggettivi: sereno e fiducioso. “Sono sereno” e “sono fiducioso” sono il ritornello cantato da tutti. Una delle tante trasversalità della politica. Si aggiunge ora quello dei sindaci-paladini in difesa dei loro assessori, così recita la sindaco di Torgnon, Cristina Machet,: “L’attività che l’assessore Davide Perrin ha prestato per il Comune di Torgnon è sempre stata efficiente ed efficace, trasparente e corretta… mai, mai è stato messo in dubbio il suo operato, né il suo atteggiamento morale.” (La Stampa). Anche Bruno Giordano, sindaco di Aosta, pur censurando il comportamento di Marco Sorbara (solo una parte: la querela, ma non la telefonata con conseguente giustificazione che erano il nocciolo della questione) ne ha elogiato le capacità amministrative insieme alla maggioranza. Qualsiasi cosa combinino gli amministratori la politica, in un modo o nell’altro, li salva sempre. Per fortuna che c’è la Magistratura. (Quando c’è!). Sono curiosa di vedere come andrà a finire lo scandalo dei contributi.