Il sindaco Bruno Giordano, nell’ultimo Consiglio della sua legislatura ha dato la stoccata finale. Un colpo inferto di punta, ma con un fioretto di plastica, di quelli che si acquistano ai bambini durante il Carnevale. Nessun ferito, a parte lui. Ferito come può esserlo un amante sedotto e abbandonato. Lusingato e poi lasciato al suo destino perché un altro, più utile, ha preso il posto suo. Si è incazzato Bruno per via della famiglia presa di mezzo. Famiglia politica si intende, dai lunghi trascorsi socialisti (li conosciamo noi i socialisti!), ma che ci faceva il compagno Sindaco in una Giunta di centrodestra? Che ci faceva insieme al camerata Paron? (che oggi si associa ai valori dell’antifascismo!). Pare che della natura politica del suo Governo, l’ex Primo Cittadino se ne sia accorto solo ora. Si stupisce ancora che l’UV abbia dato la cadrega più importante a uno del Pd, quando lui medesimo prese la tessera rossonera solo qualche mese prima della sua candidatura. Già…, sulla propria pelle le scelte assumono le sembianze di ferite, su quella degli altri si chiamano accordi.
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Il posto suo
24 marzo 2015Domandine che prudono
24 ottobre 2014E qui da noi, sulle trascrizione dei matrimoni gay avvenuti all’estero come ci si comporta? Il sindaco che dice? Che fa? E il prefetto che dice? Che fa?
Aosta è morta, ciao!
7 ottobre 2014Fra sette mesi, più o meno, ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta, la domanda che pongo non è quindi così in anticipo. Cosa ha fatto la Giunta del programma che avrebbe dovuto rivoluzionare la città? L’ha messo nel cassetto! E, per un certo verso, è stato un bene, per il resto è il nulla a parte un costoso quanto orribile e obsoleto sito del Comune. Quello che contraddistingue l’intera legislatura è la candidatura di Aosta a Capitale europea della Cultura per il 2019. In quella sgangherata proposta si riassume tutta l’incompentenza, il provincialismo, l’ignoranza e l’arroganza che hanno gestito il capoluogo in questi ultimi anni. Per essere corretti, questa Giunta capitanata dal sindaco Bruno Giordano, condensa in sé tutta la pochezza intellettuale che il Palazzo comunale ha ospitato negli ultimi venti anni e pure prima non brillava. Cosa ha imparato Aosta dalla gestione di questo suo ultimo condottiero? Che valore ha portato sul territorio e che esempio ha dato? Come ha affrontato la crisi e con quali progetti di sviluppo? Come ha utilizzato il suo patrimonio storico e culturale? E che tipo di turismo ha voluto implementare? Quale identità cittadina è stata riscoperta e quali i valori condivisi e ritrovati? Domande impegnative a cui questa Giunta sa rispondere con un’unica sintetica risposta: BOH! (altro…)
Intervista a Super Pippo!
20 settembre 2014Intervista patuasiana al Sindaco di Aosta, Bruno Giordano. (liberamente ispirata all’intervista pubblicata su Stampa.it).
Sindaco, la gente ha paura per i vari reati commessi, lei che fa per proteggere i cittadini?
Che dormano sonni tranquilli, ci sono io: Super Pippo! Grazie alle telecamere che adesso funzionano, abbiamo acciuffato dopo anni e anni di dure ricerche i responsabili dei graffiti sui muri! Due ragazzini manco capaci a scrivere. Abbiamo sistemato il fuoco degli obiettivi e zac! li abbiamo individuati! Questi sono fatti! Tra poco la città sarà un set da Grande fratello con ben 101 nuove telecamere che poi installeremo anche nelle case e grazie al canone che faremo pagare per vedere le trasmissioni in diretta, gli aostani potranno farsi l’analisi delle urine e, se ci inseriamo la pubblicità, pure quelle del sangue! E’ tutto collegato!
Cosa non le piace la mattina presto?
La prima cosa che non mi piace è la mia faccia! Poi c’è l’Arco d’ Augusto. Lo stimo molto come stimo la Cogne, ma non è abbastanza turistico. Quel grigio, ad esempio, è triste. Io darei una bella mano di colore, ne parlerebbero i giornali e i turisti accorrerebbero a frotte per vedere il primo monumento romano al mondo colorato di… rosa, un omaggio a tutte le donne che non guasta mai. E’ tutto collegato! (altro…)
Aspetta e spera
16 agosto 2014Riesco a connettermi e do un’occhiata a cosa avviene nella mia regione. Leggo che i soliti idioti hanno deciso di dare il colpo definitivo a una manifestazione che aveva tutte le potenzialità per diventare un evento di caratura non solo locale: la Désarpa. (Ricordo ai giornalisti che le edizioni sono state sette e non quattro). Una manifestazione via via sempre più svuotata dai suoi contenuti culturali per assumere quell’unico format che i dirigenti e i politici nostrani sono in grado di gestire: la sagra paesana. Aosta, il capoluogo, viene ancora una volta penalizzata, infatti che razza di festa della mucca sarebbe senza le mucche? Queste si vedranno a Valgrisenche a Valtournenche e a Cogne. “La Desarpa è una delle manifestazioni che non possono e non devono essere abbandonate, anche in un momento di crisi“, ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Enzo Testolin, se non l’abbandona la manda però in esilio: la sfilata delle vacche lungo le vie del centro cittadino con i gruppi folcloristici e la Banda non ci sarà.
“Dobbiamo fare sistema e smetterla con il localismo: il prodotto che dobbiamo vendere tutti insieme è la Valle d’Aosta“, ha affermato Bruno Giordano sempre più presidente del Celva e sempre meno sindaco di Aosta. Lui è fiero che la città che governa sia al servizio di altre località valdostane, tanto c’è il torneo di calcetto che la promuove nel mondo. Ci sono le sfilate di moda di discutibili fashion designer i raduni di automobili e soprattutto c’è la grande festa di san Giorgio e Giacomo. Aosta che vuoi di più? Ti tocca aspettare… magari un altro sindaco?
Ciao albero ciao
27 luglio 2014
Grazie sindaco Giordano e grazie assessore Donzel per il futuro grigio che regalate ai nostri figli. (immagine tratta da internet)
Continua il taglio degli alberi, per la maggioranza dei casi sono sani e robusti, ma vengono decapitati senza indugio (in caso di malattia si usa curali). Dicono che ne pianteranno altri, ma non dicono dove e quando. E poi quanti anni ci hanno impiegato i tigli del quartiere Cogne per arrivare a offrire la loro bella ombra? Piazze di pietra che si scheggia e rompe e non viene sostituita; soldi buttati via per rimpinguare le tasche proprie e degli amici; rumore e disordine e sporcizia (date un’occhiata alle aiuole)…, la nostra città vive una stagione di decadenza e, secondo la campagna elettorale del sindaco Giordano, avrebbe dovuto essere il tempo della rivoluzione!
Un ringraziamento particolare!
30 giugno 2014“In un momento dove va di moda essere contro e mandare a f_____o chiunque dai politici agli immigrati passando dagl imprenditori che scappano, ai giovani che sono choosy!” Beh, quelli della 3bite, organizzatori di tutto-e-di-più fra cui l’ Aosta Sound Fest, hanno fatto a modo loro e hanno sentito il desiderio di ringraziare tutti! Il loro è un ringraziamento particolare. Particolarissimo nell’uso dell’italiano: sbarazzino, giovane, disinvolto, a volte economico di doppie a volte taccagno. Sempre in conflitto con le acca, gli accenti e gli apostrofi… ah la nuova versione della bella gioventù!
Gli organizzatori ringraziano prendendo a morsi la lingua italiana. Ma slinguettano con i politici-sponsor: “I politici c han creduto e si sono pure presi delle critiche ma han dato da lavorare con quest evento a 174 persone! Dietro a una manifestazione c e un mondo di lavoratori, facchini, service, ingeniere, pr, elettricisti, addetti alla sicurezza, baristi ecc ecc oltre che chi ci lavora indirettamente come ristoranti alberghi lavanderie. Quindi grazi Bruno Giordano ,Patrizia Carradore, Andrea Paron ed Emily Rini per aver creduto in questo proggetto.” Lamentano che i soldi sono stati pochi (a quel che so il Comune ha cacciato 100.000 euro e la Presidenza del Consiglio altri 36.000, direi niente male per una manifestazione di portata locale), ma “il calore umano che abbiamo ricevuto ha fatto la magia!“. Già già… non c’è come il calore umano. Dalla cifra, tutt’altro che ridicola, si direbbe che siano stati pagati un tanto a grado.
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