Alcuni utenti si sono lamentati della pubblicità sul blog, a me non compare, forse perché sono la proprietaria del dominio che puntualmente pago. Non so cosa potrei fare. Mi sento un po’ sfruttata in quanto non ricevo un euro dal mio quotidiano impegno perché non ho mai voluto guadagnare con la pubblicità, eppure questa invade con arroganza il mio spazio e riempie le tasche di altri. Un sistema vergognoso. Ormai è così, ma sconsiglio a tutti di usare wordpress.
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Che potrei fare?
12 giugno 2013Black-list 2
28 aprile 2011Patuasia nella black-list anche in Comune! Gli impiegati trattati dalle amministrazioni come polli in batteria privi di dignità e senso della responsabilità. Il castigo come metodo educativo si usa in quei paesi dove i diritti degli uomini valgono come il due di picche. Nei paesi civili ed evoluti per ottenere dei buoni risultati sul lavoro si usano altri metodi più attinenti al concetto di umano.
Polli in batteria
23 aprile 2011Siamo tutti d’accordo che i dipendenti regionali devono lavorare, ma non è con questi metodi che si raggiunge l’obiettivo. Non è certo oscurando l’informazione e il web che si responsabilizzano gli impiegati, perché non sono polli in batteria, come crede qualcuno, ma persone e con le persone si ragiona, non si punisce. A cosa servono i dirigenti? Anche a salvaguardare il servizio pubblico e quindi al controllo del medesimo. I lavoratori del pubblico impiego sono tenuti a fornire determinati servizi e obiettivi, raggiunti i quali possono essere liberi di prendersi una pausa che possono gestire liberamente. (Secondo alcuni studi autorevoli, la pausa web migliora la produzione del 9%, che il Presidente si informi prima di agire.). Se questi obiettivi invece non si raggiungono occorrono dei provvedimenti che, lungi dall’essere dei castighi, aiutino i lavoratori ad acquisire maggiore consapevolezza del loro ruolo e delle loro responsabilità. Inoltre i lavoratori devono essere motivati nel loro lavoro e incoraggiati nelle loro competenze, questo in una società evoluta e civile. La dichiarazione del Presidente della Giunta e Prefetto, Augusto Rollandin, va in altra direzione. Evidentemente il Nostro considera i dipendenti regionali al pari di bambini a cui sottrarre il giocattolo proibito; non lo sfiora neppure il dubbio che l’effetto abbia una causa e che è su questa che bisogna intervenire. La motivazione data sull’oscuramento di Patuasia: una scelta casuale, manifesta una “ingenuità” che può nascere solo da una sicurezza così arrogante da convincerlo di essere al riparo dal ridicolo. Rollandin è convinto, come Berlusconi, che l’elettorato abbia conseguito solo la seconda media e si comporta di conseguenza, ma i fatti lo smentiscono. Il suo intervento è risultato ai più una giustificazione ridicola. Signor Presidente, se lei si circonda di stolidi non è detto che lo siano tutti: Patuasia le ha fornito la prova.
Nuovo record: 2634 visite!
23 aprile 2011Vogliono oscurare il blog, ma non ce la faranno! La primavera sta arrivando anche in Valle d’Aosta e i primi fiori già stanno sbocciando. La libertà è un diritto radicato nel fondo di ognuno di noi, un diritto conquistato con il sangue dei nostri padri. Linfa dolorosa che ha reso fertile il terreno. Non si può tornare indietro! Il web è figlio di questa libertà, lo difenderemo! Ieri le visite hanno registrato un nuovo importante record: 2634 accessi (anche se Caveri sa fare di meglio)! Il nostro prefetto vuole contenere l’esuberanza critica dei patuasiani? Ebbene non ce la farà! Potrà oscurare tutta l’informazione, ma il bisogno di libertà non potrà contenerlo. La Storia lo insegna. Che si chiamino Silvio Berlusconi o Augusto Rollandin, non potranno arginare la pioggia!
Resurrezione
22 aprile 2011Morte e resurrezione di Patuasia. Ci hanno provato e hanno perso. Non siamo tutti servi che lo sappiano. Non siamo tutti fatti della stessa pasta di Angelo Musumarra: l’Emilio Fede di chez nous. Nel lungo articolo dedicato all’oscuramento del blog (nonostante il quale ieri abbiamo segnato un nuovo record con 2072 visite!), il “giornalista”, oltre a scrivere cavolate in genere: le elezioni regionali 2008 non vedevano ancora la sigla Alpe e sul mio conto: mai stata iscritta a Renouveau valdotain, ne approfitta per far lievitare i suoi crediti presso gli amici Caveri e Rollandin. Ogni occasione è buona! Vi lascio il link, perché la lettura è a dir poco esilarante; emergono visibili contraddizioni di analisi che denunciano sia la grossolanità del pensiero del nostro “giornalista” sia l’ incazzatura cronica nei confronti di chi osa pestare i piedi ai suoi potenti amici. No, noi tutti non siamo come lui.
Evviva Patuasia!
30 dicembre 2010Soddisfazione
7 luglio 2010Cari amici e cari nemici, concedeteci questo post di autocompiacimento: ci aiuta. Nella classifica dei blog wordpress italiani più popolari Patuasia si colloca al 31° posto sui primi cento. Non male per un blog che tratta temi locali di una località piccola piccola come la nostra. Questo buon piazzamento ci induce a migliorare. Per il prossimo autunno, Patuasia migliorerà la veste grafica e avrà un suo dominio, che ne dite?
Mille grazie a tutti voi che ci seguite sempre con interesse.
Internet libero sempre!
20 gennaio 2010Tempi duri per i blogs, soprattutto per quelli che, come Patuasia news, si occupano di politica. Come già saprete nel pacchetto sicurezza approvato dal Senato vi è un emendamento (Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet) del senatore Giampiero D’Alia (UDC), in base al quale un qualunque cittadino che ritiene ingiusta una legge e, per questo, la critica in rete, è tacciabile di istigazione a delinquere. I providers dovranno bloccare il blog, la violazione di tale obbligo comporta da 50.000 a 250.000 euro, mentre il gestore rischia da uno a cinque anni, in quanto ritenuto responsabile di tutto ciò che nel blog vi è scritto, commenti compresi. E’ chiaro come il sole che si tratta di una legge censoria che vuole controllare l’unica voce realmente libera che c’è sul Pianeta e cioè internet. Esattamente com’ è in uso in Cina e in Birmania, paesi notoriamente democratici. A quando si conferirà il premio per la delazione? Mi sembra di ricordare che una volta, in un certo periodo storico, denunciare il vicino di casa si usava. Anche solo per occuparne in seguito l’appartamento…
Mancini assolto
23 aprile 2010Ci fa piacere leggere dall’ANSA che “Il ruolo di blogger (ovvero gestore di un blog) non è equiparabile a quello di direttore di giornale. Riformando la sentenza di primo grado, la terza sezione della Corte di Appello di Torino, si è così espressa oggi confermando solo in parte la condanna nei confronti di un blogger aostano (Roberto Mancini, giornalista di 63 anni). All’imputato è stata inflitta una pena pecuniaria di 1.000 euro per diffamazione relativamente a due post da lui stesso firmati. E’ invece stato assolto dal reato di omesso controllo: secondo il giudice tutti i post che non sono scritti dal gestore del blog devono essere considerati anonimi.”.
Categorie: Battaglia, Commenti vari, Informazione
Tags: ANSA, Blog, Corte d'Appello, Diffamazione, Roberto Mancini
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