Dalle liste presenti in gara per le regionali si nota uno sforzo da parte della classe politica di dare a se stessa volti nuovi e nuove energie. Chi più e chi meno hanno presentato candidature espresse dalla società civile. Nelle liste di Alpe e PD-Sinistra Unita molti provengono dall’associazione Valle Virtuosa e dal mondo del volontariato, nella lista del M5s non c’è un politico di professione, ma solo cittadini. Anche nell’UVP sono diverse le candidature fresche, mentre in quelle della maggioranza sia la presenza femminile sia la presenza di giovani si stemperano in proporzione del loro peso politico. A giochi fatti ora dipenderà tutto dall’elettorato. Dalla maturità che saprà esprimere nella scelta, una scelta che mai come ora si è fatta ricca di persone nuove, preparate, desiderose di dare un apporto fondamentale per il cambiamento. Se ci troveremo con una classe politica vecchia e con le solite facce, beh, sarà perché questa sarà stata voluta dagli elettori che avranno preferito il solito e consolidato modo di dare il voto. Certo il politico di professione ha sicuramente più chances del cittadino comune: dato il suo ruolo conosce più elettori e più metodi per ottenere il consenso, per questo mi rivolgo a quella parte di elettorato più consapevole e schifata da un fare che sa più di favore contraccambiato che di autorevolezza, e lo invito a indirizzare il voto verso quei candidati che, seppur novelli in politica, hanno saputo dimostrare capacità e voglia di fare. Con loro in Consiglio potremo avere quella salutare boccata di ossigeno che ci serve per ricominciare.
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Una boccata di ossigeno
29 aprile 2013Incazzato!
10 aprile 2013Qualcosa di buono nel triste epilogo della Commissione speciale sui rifiuti c’è: Fabrizio Roscio si è finalmente incazzato! Ha toccato con mano che con i politici, con certi politici, è assolutamente inutile discutere, programmare, riflettere e proporre. Se uno ha a cuore il bene della comunità valdostana dovrebbe sapere che con questa maggioranza non può ottenere nulla di buono. Troppo marcia. Troppo inquinata dagli affari, dai personalismi, dalla mediocrità di un posticino all’ombra della quercia. Dall’immobilismo di una visione feudale del potere. Ne abbiamo una conferma leggendo i nomi elencati nelle liste elettorali: tutti i vecchi parassiti sono presenti per l’affannosa corsa regionale. Perdono volentieri il presidente dell’associazione Valle virtuosa per aver creduto nell’utilità della commissione: la sua ingenuità è pulita. Ha sperato di poter svolgere un ruolo utile, costruttivo, quando invece si consumava l’ennesimo teatrino recitato dai burattini Lattanzi, Empereur, Comé, Lavoyer, Salzone. “Ero convinto che la Commissione fosse stata istituita per risolvere un problema, non per vedere chi è più forte politicamente. A chi giova tutto questo? Alla gente o a chi fa i soliti giochini di potere? Abbiamo perso tempo e alla fine si prendono in giro i cittadini dicendo che sono cattivi e non sanno fare la differenziata, ma è la politica che non ha voluto fare delle scelte” (La Stampa). Oggi Roscio è un cittadino incazzato, io spero che questa “lezione di politica” lo abbia finalmente convinto a scendere in campo. A entrare nella stanza dei bottoni, unico luogo dove si può realmente cambiare qualcosa e, in questo caso, salvaguardare il verdetto referendario.
Conferenza stampa
24 marzo 2013Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
E’ convocata una CONFERENZA STAMPA di Valle Virtuosa martedì 26 marzo, alle ore 17.30 presso Espace Populaire, via Mochet, 7 – Aosta sui seguenti argomenti:
• ricorsi contro referendum;
• prossime iniziative di Valle Virtuosa.
Aria precaria
14 marzo 2013Riceviamo dall’Associazione Valle Virtuosa e volentieri pubblichiamo.
“L’aumento dei valori di concentrazione misurati nel 2012, in particolare per alcuni metalli, è probabilmente dovuto alla maggiore efficienza della strumentazione in uso e non è necessariamente legato a un peggioramento dell’inquinamento ambientale causato dall’aumento delle emissioni in atmosfera”.
Queste le affermazioni dell’Arpa Valle d’Aosta riferite alle recenti misurazioni degli inquinanti della Cogne A.S., dati che ci preoccupano non poco. Per diversi anni le istituzioni competenti ci hanno voluto rassicurare sulla qualità dell’aria di Aosta e della Plaine. E che dire di tutte le rassicurazioni che venivano fatte riguardo al minimo impatto ambientale di un pirogassificatore? Le percentuali di incidenza si basavano su dati che ora scopriamo essere incrementati, per una maggior precisione degli strumenti di misurazione impiegati. Ci sentiamo, quindi, come associazione che ha sempre basato la propria azione nell’interesse della salute pubblica, di ribadire con forza che non potranno né dovranno essere introdotte altre fonti emissive, pirogassificatori o simili, che incidano ulteriormente, tanto o poco non importa, sulla qualità già precaria dell’aria della nostra Regione. Per questo continueremo a vigilare e a farci portatori nelle varie sedi, giudiziarie e istituzionali, dell’interesse dei 50 mila valdostani che hanno detto SI alla salute.
Bella domanda!
8 marzo 2013Buffa l’immagine scelta dalla Stampa per raccontare la notizia sull’eventuale risarcimento di 21 milioni di euro alle imprese che avrebbero dovuto costruire e gestire l’impianto del pirogassificatore. Non compare il faccione di Dario Comé che stroncò l’invito a non procedere all’aggiudicazione provvisoria dell’appalto prima del verdetto referendario. Neppure il volto tirato dell’assessore Zublena che non ha sospeso la gara convinta di un risultato che si è rivelato opposto alle sue previsioni. Compaiono i volti sorridenti di quelli di Valle virtuosa. Chissà perché? Un modo subdolo di indirizzare verso questi la responsabilità di una possibile cifra da versare alle imprese danneggiate dal referendum?
Giù dal carro!
26 gennaio 2013Valle virtuosa ha presentato il testo programmatico che sarà sottoposto a tutti i candidati che si presenteranno alle prossime politiche. Sarà difficile che qualcuno dopo il risultato referendario non sottoscriva il documento, infatti già Viérin si è detto d’accordo. Il presidente dell’associazione, che è riuscita a raccogliere quasi 50.000 voti, Fabrizio Roscio afferma generico che “… se qualche candidato è pronto a sottoscrivere le nostre proposte 50 mila voti se li merita senz’altro“. (La Stampa). Non sono d’accordo, perché tutti lo saranno. Invece è bene ricordare il comportamento delle varie forze politiche prima della vittoria. Troppo facile farsi portavoce della volontà popolare dopo. E’ bene ricordare chi ha dichiarato che non andare a votare è un diritto. E’ bene ricordare chi ha invitato-costretto a firmare contro il referendum. Insomma è bene tenere gli avversari giù dal carro. E dare le preferenze a chi si è battuto di persona per raggiungere insieme a tutti gli altri quel magnifico risultato.
I valdostani hanno già deciso!
19 gennaio 2013Riceviamo dall’associazione Valle Virtuosa e volentieri pubblichiamo.
Il 18 novembre scorso c’è stato un responso elettorale chiaro: i valdostani hanno deciso che la gestione dei propri rifiuti deve avvenire senza inceneritori. La decisione del Governo nazionale di impugnare la legge regionale relativa alle “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti” è un atto tecnico che non può cancellare la volontà dei valdostani. Siamo comunque abituati a percorrere una strada disseminata di ostacoli, che, però, ogni volta sono svaniti. Sulla costituzionalità della legge si sono dapprima pronunciati i giuristi componenti della Commissione per i procedimenti referendari, affermando che “la ratio principale della legge in questione è la tutela della salute”. Il principio è stato ribadito anche dal giudice del Tribunale di Aosta Paolo De Paola, che ha respinto il ricorso promosso da Anida, Noy Ambiente e Rea Dalmine: “La finalità di tutela della salute umana (oltre che dell’ambiente), che connota la normativa comunitaria in materia di rifiuti recepita nel nostro ordinamento è stata chiaramente espressa dalla Corte di Cassazione […]”. Non abbiamo dunque ragioni per essere preoccupati poiché, comunque vada, la strada che la Valle d’Aosta dovrà percorrere è già tracciata dalla volontà popolare e siamo sicuri che gli amministratori che usciranno dalle prossime elezioni la faranno propria.
I lustrini dell’inganno
4 gennaio 2013Per questioni di strategia politica applaudo alla scissione unionista. Se hai di fronte un esercito compatto il primo obiettivo è quello di dividerlo, poi lo attacchi ai fianchi. In fondo la politica è una forma civile e senza spargimenti di sangue di farsi la “guerra”. Dunque, ben venga fra noi la nuova formazione politica, ma attenzione a non lasciarsi ingannare dai lustrini verbali che decorano il suo ingresso. Trattasi di un partito nato vecchio e non solo dalla scelta del nome, ma anche e soprattutto dal metodo. Per prima cosa non dobbiamo dimenticare che gli attuali “progressistes” hanno votato il bilancio di previsione per il triennio 2013-2015 di cui uno di loro era il relatore. UVP è una formazione voluta da politici uscenti da lustri unionisti per protestare contro l’autorità indiscussa del loro Imperatore: sono duchi che anelano a conquistare più spazi. Le armi sono le parole convenzionali usate sempre in questi casi per abbindolare l’esercito: dialogo, nuovo, partecipazione, merito, cambiamento, apertura, confronto, fiducia, ricostruzione, alternativa…, ma sono parole in palese contraddizione con la fonte: vecchi e usurati politici. Avrebbero un senso concreto e indiscutibile solo se queste fossero nate e proferite da un movimento spontaneo di cittadini. Così non è. La novità in politica, che piaccia o meno, è il M5stelle. E’ un’eventuale lista civica di Valle virtuosa, movimento cresciuto dal basso e da un problema reale capace però di abbracciare una più ampia filosofia di vita. Se le parole, di cui sopra, dette da Caveri, Rosset, Gerandin (che dà le dimissioni perché costretto a farlo) e Viérin hanno il sapore inconfondibile dell’inganno, sulla bocca di Fabrizio Roscio, Lorenza Palma, Carola Carpinello, Paolo Meneghini, Jeanne Cheillon…, per citare solo alcuni fra i virtuosi più impegnati, acquistano il profumo della verità.
Per favore no!
2 gennaio 2013Circolano come prematuri coriandoli i nomi dei possibili candidati alle prossime politiche. Si cercano novità. Volti nuovi come richiede la moda. A sinistra si mettono gli occhi su quei cittadini che si sono conquistati una certa notorietà, lavorando sodo per un obiettivo che nel cammino è stato condiviso da molti: quelli di Valle virtuosa. Secondo me, se ciò avvenisse e cioè se uno dei più noti virtuosi accettasse di candidarsi per la Camera o per il Senato nella coalizione autonomista progressista (Alpe, PD e Conferedazione della Sinistra), commetterebbe un grossolano errore e per diversi motivi. Primo la totale vittoria referendaria sarebbe ceduta ai partiti di cui sopra, secondo verrebbe tradita la fiducia di una buona fetta di cittadini che preferisce considerare l’associazione VV fuori dalle logiche partitiche, terzo i virtuosi devono continuare a lavorare sul e per il territorio. Noi abbiamo bisogno di loro qui. E’ molto più utile e sensata una lista civica VV per le regionali che permetterebbe ai virtuosi di avere più spazio e maggiore concretezza per le loro azioni che correre per Roma. Per questo ultimo obiettivo credo che tra le fila del centro sinistra valdostano non manchino i militanti onesti e apprezzabili.
La “straniera”
13 dicembre 2012E’ il silenzio. Che sia portatore di tempesta è presto a dirlo e neppure sicuro: la Valle d’Aosta ha da sempre la digestione lenta e sonnecchiosa. Valle virtuosa tace e così fa l’Union. Da queste due realtà potrebbero nascere due liste civiche che farebbero la differenza nelle prossime regionali. Qualche cretino su fb insinua un mio interesse personale che motiverebbe la mia sollecitudine verso i virtuosi. I cretini non hanno idee. I cretini non hanno neppure orizzonti. Si limitano a vomitare il nulla che si portano dentro. Purtroppo sono molti e si trovano sparsi ovunque a destra come a sinistra, io li detesto tutti senza distinguo. A questi, dal cervello grande come una nocciola, dico che se volessi davvero candidarmi avrei l’imbarazzo della scelta, ma non posso: ho la residenza fuori Valle.
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