Posted tagged ‘Assessorato alla Cultura’

Scene da un matrimonio

23 giugno 2014

“Emily e Filippo” è il titolo della prima mostra deliberata dalla nuova assessore alla Cultura, Emily Rini. Una genialata. A costo zero e di forte impatto mediatico, sfrutta i nuovi canali della comunicazione come fb. L’apertura al pubblico del suo album dei ricordi sarà un indubbio successo. Eloquenti immagini cantano l’inno alla privacy. Luogo preso d’assalto dai vituperati giornalisti. Luogo che origina chiacchiere e maldicenze, insomma luogo da proteggere. L’assessore gioca d’attacco, anticipa, sfonda la porta con un tiro inaspettato mettendo a segno il suo primo goal. A gratis! Eccola dunque vestita di bianco che bacia teneramente il suo Filippo, la sua adorata figlia. La vediamo sorridente nel ruolo di sposa  insieme ai parenti, agli amici, ai consiglieri regionali, agli assessori, al presidente…un’intera classe politica. Romanticismo esasperato come si conviene al conformismo dei matrimoni. Aspettiamo con crescente curiosità le prossime intime mostre. Sala parto? Prima comunione?… Domanda-che-sorge-spontanea: se l’avessero messa alle Finanze ci avrebbe aperto il portafoglio?

(Ma quanto orribili sono i due babacetti Thun  sulla torta nuziale?)

Dalla padella alla brace

26 ottobre 2013

Bel duetto quello fra il nuovo assessore alla Cultura, Joel Farcoz e il vecchio, Laurent Viérin. In mezzo c’è appunto la Cultura che, come altre attività economiche, non ha mai preso il volo. Sempre posizionata sui facili contributi, favori, amicizie e clientele. Oggi con il pettine reso inutile dai numerosissimi nodi, difficile proseguire nelle regalie e negli sprechi. Il giovane Joel occupa una poltrona senza dubbio scomoda, Laurent, da vecchia volpe, l’ha abbandonata nel momento giusto. Facile oggi dichiarare: “Anche la cultura ha bisogno di finanziamenti al pari delle imprese. La realtà è che qui si sta facendo invece morire la cultura e sappiamo che nel bilancio triennale non ci saranno i soldi nemmeno per l’ordinaria manutenzione”. (aostasera.it) Cosa ha fatto Viérin per la Cultura, settore che, grazie agli accordi politici, godeva di un ampio finanziamento regionale? Siamo forse migliorati nei gusti, nei modi, nella sensibilità, nell’uso del cervello? Perché a cosa servirebbe la Cultura se non a renderci persone migliori? Non siamo migliorati. Siamo rimasti brutti, sporchi, cattivi e pigri. Una prova? Joel Farcoz! Un assessore improvvisato, privo di quella dovuta esperienza come richiede il suo ruolo. Che ne sa di cultura uno come lui? Uno incapace di parlare a braccio in Consiglio e, diciamola tutta, pure incapace di leggere? Joel non avrà a disposizione le risorse che sono state date a Laurent, nell’inevitabile confronto che prenderà in esame solo le cifre distribuite a destra e a manca, quest’ultimo farà un figurone. Quindi, si può ben dire, Joel serve a Laurent per la sua scalata alla poltrona massima. Avrei visto un assessore robusto, capace di disapprovare gli sprechi e l’assenza di progettualità del suo predecessore. Uscire dalla logica clientelare che ha generato un campo dei miracoli dove, con poco o niente, chiunque si sente portatore di genialità, per promuovere una gerarchia di abilità necessaria al confronto e alla crescita. Ma con questa maggioranza era possibile? E’ stato scelto uno poco più che bambino. Ubbidiente e soprattutto non capriccioso. Uno che accetterà i tagli al suo assessorato senza fiatare. Errore macroscopico. Laurent che sa quanto è corta la memoria dei suoi concittadini, saprà usarlo e demolirlo a suo vantaggio.