Due stili diversi, eppure dovremmo appartenere alla stessa cultura francofona. Invece, anche in questo caso, l’ispirazione originaria appartiene piuttosto all’omertà calabra che alla liberté francese. A Lavau, nella regione di Champagne è stata rinvenuta la tomba di un principe celtico. La notizia è divulgata sui media senza paura. Addirittura viene annunciata via Twitter dal primo ministro francese, Manuel Valls, che pubblicizza la straordinarietà dell’evento. Ad Aosta un’altra scoperta eccezionale subisce un opposto tipo di trattamento: i giornalisti non sono invitati alla visita dello scavo. Il Sovrintendente, Roberto Domaine, dice che gli scavi sono di compentenza della Coup srl, la partecipata voluta per seguire i lavori dell’ospedale nuovo (ma quale ampliamento!). Cos’è una partecipata se non un braccio (particolarmente agile) del corpaccione regionale che comprende più arti compresi quelli che riguardano i Beni culturali? Forse intendeva dire che la responsabilità della sicurezza è della società, fosse anche così che significa che i politici possono accedervi e i giornalisti no? Che dei primi non frega niente a nessuno? Vabbé pure i giornalisti non sono tanto amati. A parte le battutine, possibile che noi siamo capaci di complicare anche le cose più semplici? Possibile che il Presidente della Regione, Augusto Rollandin e l’Assessore all’Istruzione e Cultura Emily Rini “per permettere un’opportuna informazione e nell’ottica della massima trasparenza sugli scavi archeologici“, abbiano dovuto chiedere al geometra Paolo Giunti, amministratore della Società nominato dallo stesso Rollandin (ma che razza di giri si fanno questi qui!), la disponibilità per organizzare una visita apposita per i giornalisti? In che Paese siamo? Libia? Nord Corea? Cina?…Califfato?
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Niveaux differents!
10 marzo 2015Categorie: Alcoolismo, Archeologia, Battaglia, Brutto esempio, Calabria, Controllo, Critica, Degrado morale, Delirio, Domande, Giornalismo, Mala Educazione, Mala informazione, Mala politica, Persone pubbliche, Politica culturale, Uomini politici, Vergogna
Tags: Archeologia ad Aosta, Augusto Rollandin, Emily Rini, Informazione, Paolo Giunti, Tomba celtica
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Due sassi così!
22 novembre 2014Mi piacerebbe tanto sapere se il Ministero dei Beni culturali è stato avvisato della scoperta del cromlech, già perché i i nostri monumenti non sono solo nostri, ma di tutti. Me li immagino gli imprenditori quanta fretta devono avere per completare il lavoro di documentazione che la Sovrintendenza sta portando avanti: per loro sono solo sassi! Stupidi, inutili sassi che rompono i coglioni! Stiamo bene all’erta, seguiamo i lavori e difendiamo il nostro patrimonio! Non c’è da fidarsi!
Categorie: Archeologia, Battaglia, Controllo
Tags: Aosta, Archeologia ad Aosta, Cromlech, Ospedale nuovo Umberto Parini
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Ovunque vai…
3 settembre 2013Per la nostra collezione ecco un altro impiego della nostra ringhiera! (Quella creata esclusivamente e dopo varie discussioni e studi, per la Porta Pretoria!).
Categorie: Affari, Architettura, Brutto esempio, Cultura morta, Degrado morale, Favori, Mala Amministrazione
Tags: Archeologia ad Aosta, Comune di Aosta, Porta Pretoria
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Curiosità semplice semplice
3 giugno 2013Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano le numerose sensibilità artistiche che circondano l’ex assessore alla Cultura, Laurent Vièrin, dell’intervento alla Porta Pretoria? E il critico valdostano, ora anche Cavaliere della Repubblica, cosa ne pensa? Dopotutto si tratta di un’opera importantissima per la nostra Regione, molto più incisiva di una collettiva di pittura o di un complesso del territorio: quattro accordi e ci costruisce un repertorio. Aspetto con viva curiosità i pareri.
Categorie: Archeologia, Artisti in provincia, Critici in provincia
Tags: Aosta, Archeologia ad Aosta, Porta Pretoria, Regione autonoma Valle d'Aosta, Sovraintendenza Beni culturali
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