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Curiosità

28 ottobre 2011

Ma guarda, la Provincia di Torino finanzierà di tasca propria l’estensione della raccolta differenziata a Torino, in primis il “porta a porta” che, in mancanza di risorse, ha avuto una battuta d’arresto. Il presidente, Antonio Saitta, ha firmato un’ intesa con il sindaco, Piero Fassino, che prevede il finanziamento di un milione di euro all’anno per cinque anni, attingendo dall'”ecotassa” pagata dalle aziende incaricate dello smaltimento dei rifiuti. Il soccorso della Provincia archivierà l’ipotesi di un secondo inceneritore. La differenziata nella provincia di Torino e senza il capoluogo, è passata dal 30,4% del 2004 al 55,4% del 2010.

L’acqua del vicino è più blu!

11 febbraio 2011

Dal comunicato stampa della Provincia di Torino.

Mercoledì 16 febbraio alle 11 nella Sala Marmi di Palazzo Cisterna  (sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria 12), il  Presidente della Provincia, Antonio Saitta, e l’Assessore  all’Agricoltura, Montagna, Tutela della fauna e della Flora, Marco Balagna, consegneranno ai Sindaci di 18 Comuni i “Certificati Blu” che la Provincia di Torino ha assegnato a seguito di un bando pubblicato nel 2010. Per ottenere i “Certificati Blu” e il relativo contributo economico “una tantum” di 10.000 Euro, i Comuni destinatari dei Certificati si sono impegnati a non richiedere (direttamente o in compartecipazione con altri soggetti) autorizzazioni per derivazioni idriche. Fanno eccezione le captazioni per alimentare gli acquedotti. I Certificati Blu sono premi alla qualità ambientale previsti dal programma di governo della Giunta Saitta per il mandato 2009-2014 spiegano il Presidente Saitta e l’Assessore Balagna – Con questa  iniziativa la Provincia intende essere vicina concretamente ai Comuni che maggiormente hanno saputo salvaguardare i corsi d’acqua del loro territorio. La legislazione che sostiene con incentivi le fonti di energia rinnovabili ha fatto sì che negli ultimi anni venissero presentate al nostro Ente numerose richieste di autorizzazione alla derivazione delle acque di fiumi e torrenti per la realizzazione di centraline idroelettriche, anche per potenze assai ridotte. Si tratta di centraline che non sono strategiche per la pianificazione energetica provinciale. L’impatto ambientale che hanno non è compensato dal vantaggio in termini di riduzione delle emissioni di  CO2″. “Le piccole centraline realizzate o progettate negli ultimi anni sono collocate in prevalenza in montagna, su corsi d’acqua che hanno una portata modesta, in Comuni scarsamente popolati e sempre alle prese con problemi di bilancio. – precisa inoltre l’Assessore Balagna – Tra le priorità della Provincia vi è la tutela dell’ambiente naturale e delle forme di vita che caratterizzano i torrenti e i fiumi. Per questo abbiamo scelto di venire incontro ai piccoli Comuni, per i quali la possibilità di partecipare agli utili derivanti dalle  centraline idroelettriche è significativa in termini di bilancio. Noi offriamo una alternativa a un utilizzo intensivo del loro territorio”.

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