Presentazione del nuovo dossier di Alp (Associazione Libero Pensiero), sulla situazione emergenza nei presidi ospedalieri valdostani. Nonostanre la data, la saletta del Cvs era piuttosto affollata; fra i presenti tre politici: Paolo Momigliano Levi, Walter Manazzale e Dina Squarzino e il Direttore Struttura Complessa Comunicazione, Giorgio Galli. Non mi soffermerò tanto sui contenuti che ho esposto in uno dei post precedenti, ma sulle reazioni di questi personaggi pubblici, cercando di capire il loro comportamento. Dopo l’esternazione dei documenti raccolti e delle relative domande poste dall’Alp, silenzio in sala. Nonostante l’esplicito invito rivolto ai consiglieri comunali e al rappresentante dell’Usl, il dibattito o perlomeno una richiesta di chiarimenti, l’aggiunta di informazioni o la correzione dei dati non ci sono stati. La consigliera Alpe, Dina Squarzino, si è semplicemente complimentata per il lavoro svolto e le modalità seguite, rivelando, al contempo, buona educazione e una discreta dose di ingenuità: dopo decenni di vita politica vissuta all’opposizione si può ancora provare stupore nei confronti di una consueta metodologia di indagine? Individuare un problema, cercare la documentazione per approfondirlo e poi presentare la ricerca al pubblico è così incredibilmente inedito per un politico di lungo corso? La risposta, evidentemente, è sì! Per il semplice fatto che l’opposizione non ha mai seguito questa strada, limitandosi al conforme compitino in Consiglio. Certo, pur accettando, con riserva, che i consiglieri, come mi è stato ricordato, hanno altri compiti, mi chiedo, all’oggi, dov’è e cosa fa il resto dell’Alpe? Possibile che tutto ruoti intorno alla casta di serie B? Possibile! Per la Sinistra, Momigliano non ha detto beh! E Manazzale si è limitato a rispondere a voce alta al cellulare. Per l’amministrazione, il dipendente Usl si è affrettato a uscire per primo.
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Patetico refuso
11 agosto 2010Il signor Tiziano Trevisan, addetto stampa Usl, tirato in ballo sulle norme di sicurezza non espletate nei presidi ospedalieri valdostani, scrive alla Stampa che nello scambio di sms tra lui e la giornalista Laura Secci, c’è stato un refuso nella frase “tra vigili del fuoco e Usl non c’è piena collaborazione”, naturalmente il refuso è il “non”. Si scusa dell’errore con la Direzione strategica Usl, con i Vigili del fuoco, con la giornalista e con la redazione della Stampa. Cosparso il capo di cenere andrà in vacanza a Lourdes.
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