Posted tagged ‘Alberto Zucchi’

Sono fuori!

27 Maggio 2013
Fuori!

Fuori!

Pronti… attenti… via!

20 Maggio 2013

Chi abbiamo in gara? Nella maggioranza una coalizione: Union valdotaine, Stella alpina-Lega nord, Fédération autonomiste, che tace su Sorbara e che ha taciuto su Lavoyer e ancora su Rollandin. Che accetta i pregiudicati, gli amici dei pregiudicati… dunque sappiamo con chi abbiamo a che fare, tutto il resto è aria fritta; nella minoranza una nuova forza politica, l’UVP che fino a pochissimi mesi fa era complice della maggioranza sia nelle scelte politiche e amministrative sia nel silenzio sulla questione etica. Oggi si presenta come forza di cambiamento, come se anni e anni di una certa politica si potessero risciacquare con una manciata di belle parole e un logo copiato. Abbiamo il PD – Sinistra unita, il primo un partito che ha condiviso molte scelte unioniste, ma che da cinque anni (non pochi mesi) ha svolto un ruolo di opposizione e ha saputo cucire in una lista tutte le componenti della sinistra valdostana. Un’operazione non facile e che va nella direzione opposta a quella subita a livello nazionale. Abbiamo ALPE, che non è precisamente una costola dell’UV come lo è invece l’UVP, in quanto al suo interno c’è una folta componente ex verde che con l’UV è sempre stata molto critica. E’ dunque sbagliato mettere questi due partiti autonomisti sullo stesso piano. ALPE ha lavorato bene, i suoi consiglieri hanno fatto quell’opposizione seria, corretta e misurata propria di una forza moderata e che, dati i numeri, ha comunque contato poco nelle scelte concrete. Un’opposizione che personalmente avrei voluto più vivace e fuori dai soliti canoni, ma questa deriva anche dalle varie personalità espresse e che, in quanto tali, non si possono criticare più di tanto. Abbiamo il M5s, una novità che non sappiamo ancora quantificare e qualificare, ma, e continuo a dirlo, darebbe quel tocco di colore necessario, proprio perché fuori dai vecchi schemi della politica, al Consiglio. Sia per la maggioranza sia per la minoranza future. Abbiamo una destra, il PdL che sta con Berlusconi e questo basta e avanza per dire di che partito si tratti. Abbiamo LeAli che è una nuova forza che si contrappone a quella di Zucchi-Lattanzi-Paron, di cui so veramente troppo poco per parlarne, ma per il semplice fatto che va contro alla triade, mi ispira una certa simpatia. Poi ci sono i candidati. I signori delle preferenze e i cittadini. Se l’elettorato è veramente stanco della vecchia politica può dare un contributo decisivo per il rinnovamento, votando non i soliti vecchi tromboni che ci sono in tutte le liste, ma dando il voto alla società civile o ai politici di ultima generazione. Vedremo se l’elettorato saprà essere giovane nelle scelte e coerente con i suoi desideri o se anch’esso è un vecchio dinosauro capace solo di blaterale al vento.

LeAli

6 aprile 2013

Riceviamo dal signor Giancarlo Borluzzi e volentieri pubblichiamo.

Alberto Zucchi ha affermato che la lista “LeAli”, presente alle regionali, deve evidenziare le sue accuse (“di ogni genere”,  gentile concessione del responsabile pidiellino!) all’attuale dirigenza del PdL “indicando i nomi” e “nelle sedi opportune”. Posto che la politica deve essere seria, sincera e aperta al cittadino, informo Zucchi, che si trova in Consiglio per un mio madornale quanto determinante appoggio nel 2008 (non sapevo che avrebbe sposato l’ ”ideologia” di Massimo Lattanzi), che la “sede opportuna” è la pubblica piazza, identificabile in un incontro aperto ai giornalisti ove vengono svuotati dai loro contenuti “di ogni genere” i sacchi di quanti se ne sono andati dal PdL perché il suo direttivo è stato cencellisticamente costruito, anche introducendovi persone estranee alla politica, in modo da creare un acritico supporto a Zucchi e Lattanzi che hanno svuotato di ogni contenuto liberale il contenitore berlusconiano.

Per importanti impegni fuori Valle il mio tempo è ridotto e politicamente impegnato nella costruzione (ormai in dirittura d’arrivo) di un’insieme di componenti regionali dell’Italia di frontiera che promuoveranno azioni parlamentari in contrapposizione, per quanto riguarda la Valle, ai due eletti nostrani il 24 febbraio, ai piedi dei quali sta questuando ciò che dovrebbe essere il PdL valdostano. Per questo, e quindi non per le comunque  fisiologiche e ridotte non convergenze ideologiche, io o miei familiari non siamo entrati nelle candidature di “LeALI”, che comunque appoggeremo nei limiti temporali indicati. Attendo l’incontro ove pubblicamente farò nomi  e indicherò fatti che giustificano la creazione di un vero contenitore del centrodestra valdostano, visto che quello in mano ai dirigenti attuali l’ha ridotto a una dependance dell’Union Valdôtaine che utilizza il PdL come un taxi: all’occorrenza e senza sussulti di dignità da parte dei dirigenti pidiellini. In tale incontro sarò un fiume in piena: partirò offrendo ai giornalisti il documento che in Valle si impone di sottoscrivere per far parte del direttivo regionale necessario a Zucchi e Lattanzi per i loro fini: un documento in cui, chi ha cervello e coraggio, si deve impegnare a mai criticare l’UV, in modo da essere inglobato nel PdL senza dare fastidio al suo interno e, trovandocisi, senza agire da fuori.

“LeALI” è una necessità imposta dai trogloditici quanto utilitaristici giochetti della dirigenza pidiellina nostrana; una politica trasparente impone di lavare i panni non nelle segrete stanze, ma in pubblico: invito dunque Zucchi e Lattanzi a non avere paura di avere il coraggio di  far sciorinare davanti ai giornalisti le ragioni di una contrapposizione “LeALI” – PdL (PdL?) nella quale i due personaggi preindicati hanno la colpa di non aver mai saputo coordinare valori e principi statutari del PdL con la situazione valdostana.

Un po’ di chiarezza!

20 febbraio 2013
Dichiarazioni chiare ed esaustive. Che ne dicono i nostri?

Dichiarazioni chiare ed esaustive. Che ne dicono i nostri?

Gli avversari hanno tanto criticato Bersani che si era espresso contro le autonomie, nonostante abbia contratto un documento con i candidati dell’Alleanza autonomista progressista, Morelli e Guichardaz, per difendere la nostra. Oggi leggo, sul bollettino elettorale del Pdl inviato a tutte le famiglie piemontesi con tanto di faccione di Berlusconi in prima pagina, questo trafiletto. Mi chiedo se Lattanzi e Zucchi che danno indicazioni di voto per i candidati rossoneri non si sentano un po’ in imbarazzo nei confronti della casa madre.

Natura

24 gennaio 2013

Rudi Marguerettaz risponde così al consigliere Alberto Zucchi dopo la dichiarazione di quest’ultimo di votare la Meloni alla Camera: “Votare la Meloni? E’ fare un favore alla sinistra(La Stampa.it). Che significa? Che la Stella alpina confidava nei voti del PdL per mandare il suo candidato a Roma. Giusto per confermare la natura di questo partito così pervicacemente attaccato all’Union valdotaine e alle sue scelte.

I nomi!

13 dicembre 2012

Mi piacerebbe che il consigliere Alberto Zucchi facesse i nomi. Tutti i nomi di chi, negli angoli dei corridoi del palazzo, bofonchia contro il taglio dei costi della politica e cioè dei loro esagerati stipendi. Sembrano addirittura furibondi all’idea di dover rinunciare a un pezzo della loro anima di carta. Ma si vergognano. Non hanno l’ardire di denunciare questo malessere, perché verrebbero giustamente fatti a pezzi, elettoralmente parlando. Che uomini! Che statura morale! Non conosciamo i loro nomi, ma sappiamo chi sta in Consiglio. Sapete cosa non fare fra qualche mese no?

D’amore e d’accordo!

26 gennaio 2012

"La riunione non ha vissuto nessun momento di tensione, il confronto è positivo e utile."

Il vertice di maggioranza: «Un incontro positivo svoltosi in un clima molto cordiale», dicono tutti.

Bravi, grazie!

16 dicembre 2011

Le reazioni sul caso Benin sono alquanto chiarificatrici sul da chi è composto il PdL valdostano. Eddy Ottoz si rivolge alla Corte d’ Appello di Torino perché considera inconciliabile la carica di consigliere regionale di Cleto Benin, suo compagno di partito. C’è un articolo (art.5 legge regionale 2007) che dice che la suddetta carica risulta incompatibile a chi ha un debito verso la Regione e, guarda un po’, il signor Cleto ha numerosi debiti verso la finanziaria regionale Finaosta spa. Dunque, Eddy ha fatto semplicemente il suo dovere, denunciando un fatto anomalo. Ma il senso del dovere non è di casa fra i politici, piuttosto quello del favore. Alberto Zucchi, quindi, si sdegna perché Ottoz, con il ricorso alla Corte d’Appello di Torino, non tira in ballo la politica, ma una questione personale. Infatti, la politica non è più tale da un pezzo, ma semplice somma di tanti interessi e fatti personali. L’assessore comunale alla Cultura, Andrea Paron, addirittura qualifica il gesto come immorale. Infatti, in politica c’è una regola non espressa, ma rispettata che invita i politici a non farsi male fra di loro. Infine la vittima, cioè Cleto Benin, l’ex imprenditore fallimentare che ha lasciato sul lastrico un centinaio di persone, sbotta con una frase che aggrava la salute già compromessa dei suoi ex dipendenti: “E’ la dimostrazione dell’egoismo dell’essere umano che è uno dei motivi per cui il mondo va in malora!”. Se qualcuno avesse ancora necessità di qualche prova che confermi l’amoralità, l’egoismo e la stupidità della nostra classe politica, i pidiellini locali la forniscono con disinvolta generosità. Ha fatto bene Eddy Ottoz a voler accertare la presunta incompatibilità: è suo dovere, è normale. La Politica sana non ha amici né complici né affiliati.

Risparmiare? Una cazzata!

2 dicembre 2011

Il gruppo consiliare di Alpe presenta una proposta di legge per accorpare le elezioni amministrative e politiche con i referendum allo scopo di risparmiare risorse e la maggioranza la boccia. Il Presidente della prima Commissione consiliare “Istituzioni e autonomia”, Alberto Zucchi, spiega che a causa “di diverse anomalie che porterebbero a conflittualità con altre norme relative allo svolgimento delle consultazioni elettorali, la maggioranza ha ritenuto  di non accogliere la proposta. Non è una porta chiusa ma, in questo momento, i temi politici in discussione sono tali e tanti che questo non rappresenta una priorità e non vogliamo aggiungere altra carne al fuoco.” Sappiamo bene che la ragione è un’altra. La politica unionista non ama i referendum, soprattutto quelli propositivi (vedi alla voce ospedale) e all’orizzonte se ne annuncia uno molto importante: quello sul pirogassificatore. L’Union and company inviteranno i cittadini , come già hanno fatto, a non andare a votare per evitare il raggiungimento del quorum, se ci fosse l’accorpamento con una scadenza elettorale questa tattica sarebbe impossibile. Di fronte al rischio di una vittoria del possibile e prossimo referendum, il concetto di risparmio in tempo di crisi è per loro una vera cazzata (vedi alla voce stipendi).

E’ stato il cielo!

29 novembre 2011

Nessuno sa. Nessuno chiede. Casualità. Combinazioni. Gli intrecci, gli affari, la politica valdostani sono frutto di spontanee fatalità. Il simbolo dell’associazione di Asso-Consum che ha presentato ricorso contro la commissione referendaria, è quasi uguale a quello di Forza Italia? Banale concomitanza. La presidente, Daniela Perrotta, è figlia dell’ex deputato berlusconiano, Aldo Perrotta? Una stramba congiuntura. Il governo regionale che vuole a tutti i costi il pirogassificatore è formato dall’asse Union-Pdl? Ironica coincidenza. Il Presidente Asso-Consum del Piemonte respinge ogni manovra politica. Sono stati i suoi amici sciatori a chiedergli di intercedere contro il referendum. Alberto Zucchi, coordinatore vicario del PdL locale, confessa che non ha chiesto niente a nessuno. E’ stato il cielo! Una società valdostana capitanata da amici, si è fatta avanti per la ferrovia? Nessuno nell’amministrazione sapeva. La concorrenza che aveva già avuto degli incontri con il vertice regionale, non ne conosceva l’esistenza? Eppure ha la sede nello stesso posto della concorrente. Insomma le cose in Valle d’Aosta si muovono per inerzia e nessuno si assume la responsabilità della prima spinta.