Posted tagged ‘Alberi’
26 settembre 2014

I tigli rimasti sono potati con brutalità. Una metodologia che facilita le malattie e l’insorgere di funghi, meglio così… poi hanno la scusa per abbatterli. Al Comune gli alberi ci stanno sui coglioni.
Nel Quartiere Cogne i tigli avevano un ruolo molto importante: davano ombra e ossigeno e rendevano belle le strade. Poi ci fu il restauro degli immobili e degli spazi e molti di essi furono tagliati per dare luogo ai parcheggi che non danno ombra, non danno ossigeno e non rendono belle le strade. Sui tigli i bambini si facevano le capanne, tra le auto in sosta oggi i ragazzi si fumano le canne. I tempi cambiano, ma perché in peggio?
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Tags: Alberi, Aosta, Degrado, Quartiere Cogne
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27 luglio 2014

Grazie sindaco Giordano e grazie assessore Donzel per il futuro grigio che regalate ai nostri figli. (immagine tratta da internet)
Continua il taglio degli alberi, per la maggioranza dei casi sono sani e robusti, ma vengono decapitati senza indugio (in caso di malattia si usa curali). Dicono che ne pianteranno altri, ma non dicono dove e quando. E poi quanti anni ci hanno impiegato i tigli del quartiere Cogne per arrivare a offrire la loro bella ombra? Piazze di pietra che si scheggia e rompe e non viene sostituita; soldi buttati via per rimpinguare le tasche proprie e degli amici; rumore e disordine e sporcizia (date un’occhiata alle aiuole)…, la nostra città vive una stagione di decadenza e, secondo la campagna elettorale del sindaco Giordano, avrebbe dovuto essere il tempo della rivoluzione!
Categorie: Brutto esempio, Criminalità, Cultura morta, Degrado ambientale, Degrado morale, Degrado urbano, Mala Amministrazione, Mala politica, Pessima amministrazione
Tags: Alberi, Assessorato Ambiente Comune di Aosta, Bruno Giordano, Comune di Aosta, Elio Donzel
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29 luglio 2013

L’uso del verde ad Aosta. Albero abbattuto negli unici giardini pubblici della città.
Aosta non ama gli alberi. Piano piano li stanno togliendo di mezzo tutti. Questo mozzicone di tronco apparteneva a un ippocastano che era sanissimo, ma che evidentemente dava fastidio a qualcuno. La creatura vivente apparteneva all’intera comunità, ma questa non è stata avvisata dell’operazione, neppure consultata per un parere. Tanto la ggente è cieca. La decisione è stata presa ai vertici su sollecitazione di chi non si sa. Ad Aosta si amministra così. Natura e Storia sono gestite da un ente supremo che non guarda mai in basso, ma solo e unicamente verso le sue esigenze vuoi economiche vuoi elettorali vuoi affettive.
Categorie: Critica, Cultura morta, Degrado ambientale, Degrado morale, Favori, Mala Amministrazione, Natura Morta, Vandalismo, Vandalismo istituzionale, Verde urbano, Violenza
Tags: Alberi, Comune di Aosta, Giardini pubblici di Aosta, Vandalismo istituzionale
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22 novembre 2011
Riceviamo dalla signora Sarah Burgay e volentieri pubblichiamo.

Metodo Isabellon per risanare gli alberi.
Di nuovo mi sveglio con il rumore delle motoseghe e di nuovo mi incavolo. Il Comune aveva appena (quasi) smesso di abbattere indiscriminatamente a destra e a manca qualsiasi vegetale superasse i due metri e adesso ci si mette la Regione? Con la solita scusa dell’albero malato, giustificandosi con un vago Visual Tree Assessment. Ma sui pioppi di via Cerlogne era stato fatto un controllo dendrometrico all’epoca dell’ultimo abbattimento selettivo e gli alberi risparmiati erano risultati sanissimi (classe A); possibile che la loro situazione si sia così deteriorata in pochi anni? Possibile che un controllo visivo abbia la priorità su un esame più approfondito effettuato in precedenza? Possibile che gli alberi debbano essere sempre vissuti come ostacolo e minaccia?
Categorie: Ambiente, Criminalità, Degrado urbano, Domande, Lettera, Mala Amministrazione, Malumore, Natura Morta
Tags: Alberi, Aosta, VTA
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13 ottobre 2011
Riceviamo dal signor Gianpaolo Fedi e volentieri pubblichiamo.
Che meraviglia lo spettacolo dell’ospedale finalmente liberato ai nostri occhi. Tutti quegli alberi davvero disturbavano la vista del complesso monumentale, arricchito di nuovi corpi nel corso dei secoli (passati e sicuramente anche futuri), non permettevano ai pazienti di contare le auto in transito (fatto che causava ai malati annoiati depressione e addirittura un rallentamento della guarigione), creavano ombra e forse bisognava anche pulire quello che cadeva a terra con i cambi di stagione vegetativa. Grazie alle aree finalmente liberate, adesso l’ospedale guadagnerà delle stupende aree verdi: i pazienti potranno felicemente godere la calura estiva su panchine protette dal sole da armoniosi gazebo, i fiorellini e i cespugli opportunamente messi a dimora renderanno gradevole il contesto, il rumore delle auto tutto intorno non farà rimpiangere il cinguettio degli uccellini che trovavano riparo nei rami degli alti pini. Adesso che i cittadini possono ammirare l’affascinante e complessa struttura architettonica dell’ospedale, adesso che anche il lato delle camere mortuarie risulta bello pulito da tutto quell’inutile verde, rimane da completare l’opera abbattendo l’altra insulsa alberata sul lato ovest di via Chaligne, in modo da uniformare visivamente tutta l’area ospedaliera: nel contempo sarà possibile allargare questa stretta stradina e poter così infine chiudere viale Ginevra per realizzare l’auspicato ampliamento del nosocomio. Tutto è bellissimo, tutto in linea con la cura del verde urbano seguito dalla città di Aosta: e poi si dice che tra amministrazioni diverse (in questo caso USL e Comune) non ci si parla!
Cordiali saluti, in attesa del prossimo liberatorio taglio.
Categorie: Degrado morale, Degrado urbano, Lettera, Mala Amministrazione, Malumore, Natura Morta
Tags: Alberi, Aosta, Gianpaolo Fedi, Ospedale Umberto Parini
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