Posted tagged ‘Alberi da abbattere’
2 settembre 2014
Riprendo una parte dell’articolo apparso sulla Stampa il 5 giugno scorso a firma del giornalista Alessandro Mano che illustra quali e quanti alberi verranno abbattuti ad Aosta. Follien dice che se crolla una pianta la responsabilità è penale e su questo non si scherza, allora tagliamoli tutti così stanno tranquilli no? Aggiunge che al posto di un albero ne verranno piantati due, ma non specifica dove. Per avere un albero grande come quello appena abbattuto ci vogliono decenni, lui, a quel punto, non avrà più alcun grattacapo. Che senso di responsabilità vero? La sicurezza di cui parla sembrerebbe più rivolta verso se stesso!
Dalla Stampa : “Nelle prossime settimane saranno abbattuti alcuni cedri negli spazi della scuola del quartiere Dora, in quella dell’Arco d’Augusto e nell’area verde di via Vuillerminaz, al quartiere Cogne. Ai giardini pubblici di viale Conseil des Commis saranno tagliati due abeti rossi, due cedri e due ippocastani. Al cimitero e nel Parco della Rimembranza saranno abbattuti sei cedri della California e due tigli. Saranno otto i tigli a essere tagliati anche in via Giorgio Elter, oltre a un olmo negli spazi della bocciofila del Ccs Cogne. Quattro grossi platani saranno abbattuti tra corso Saint-Martine-de-Corléans e l’area del piazzale Chiarle, di fronte alla caserma Cesare Battisti. In via Jean-François Chamonin saranno tagliati due cedri, tre pioppi saranno abbattuti nel cortile della scuola Emile Lexert al quartiere Cogne. Sei tigli saranno tagliati in corso XXVI febbraio, due olmi nell’area Becco di corso Saint-Martin-de-Corléans, un noce nel cortile dell’asilo di via Vittorio Avondo e un pioppo in quello della scuola Saint-Roch.“.
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30 agosto 2014

Questo ultimo intervento, dopo l’aggressività nei miei confronti da parte di un funzionario comunale, equivale a una pubblica confessione!
Hanno recintato l’area e coperto il cadavere come si fa in un luogo del delitto!
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30 agosto 2014

Questa è bella davvero. E per certi aspetti inquietante. Dunque, stamane mi reco ai giardini per scattare qualche nuova immagine all’albero appena abbattuto per volontà dell’amministrazione comunale. Intorno il nastro bianco e rosso, ma nessun cartello di divieto di ingresso che indichi il cantiere. Entro, mi presento come giornalista con la volontà di prendere qualche foto. Gli operai mi intimano di andarmene: il luogo è rischioso, ma loro non indossano caschi o altri strumenti necessari alla loro sicurezza. Dopo pochi secondi un 0maccione grande e grosso, anche lui sprovvisto di casco che si qualifica come responsabile del cantiere, mi ringhia contro che devo andarmene, mi mette addirittura le mani addosso, spingendomi verso l’esterno e facendomi vacillare. Chiama la polizia. Va bene, chiami pure, io sto sto solo facendo il mio dovere di informazione verso i cittadini a cui viene tolto senza spiegazione un albero centenario e presumibilmente sano. (altro…)
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16 agosto 2014
Gattone Follien fa lo spiritoso. Scrive una lettera alla Stampa, in risposta a un lettore che criticava la scelta dell’abbattimento dei 55 alberi, con un tono che vorrebbe essere ironico in realtà è solo patetico. Anche lui, come il sindaco per la rinuncia alla Dédarpa, è addolorato dalla scelta che riduce il patrimonio verde del capoluogo a qualche arbusto: è la responsabilità che lo obbliga al verdicidio. Gli alberi malati vanno eliminati senza alcun dubbio. L’idea che si possano curare non lo sfiora neppure. Non lo sfiora neppure la domanda sul perché in una molto poco ridende cittadina di montagna ci siano così tanti alberi malati. Già, perché? Possibile che Torino invece conservi i suoi viali alberati senza che qualche malattia li decimi tutti? Dice che Aosta non rischia la desertificazione, che le chiome verdi sono in aumento… ma dove sono? Questo non lo dice. Date un’occhiata al Quartiere Cogne e fate un confronto con le fotografie di qualche lustro fa, non troverete alberi nuovi, quelli sono morti da subito e non sono mai più stati sostituiti. Prima di partire avevo letto un’altra lettera che denunciava il calore insopportabile negli appartamenti del Quartiere, probabilmente dovuto alla impermeabilizzazione del terreno, a quella lettera Gattone Follien non aveva risposto. Modena ha messo a punto un progetto di buone pratiche per rendere la città più fresca tra queste l’alberatura stradale. Ma sono molte le città italiane ed europee che si stanno dotando di strumenti per migliorare la vivibilità in fatto di clima. Aosta invece va al contrario. Ma con ironia!
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Tags: Alberi da abbattere, Alberto Follien, Assessorato Ambiente Comune di Aosta, Comune di Aosta, Verde cittadino
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27 settembre 2012
Era assolutamente da fare! Non potevamo farne a meno! Noi valdostani avevamo l’urgenza di rifare piazza Deffeyes! Quegli alberi avevano impiegato solo cinquant’anni per offrire la loro ombra: è giunto il tempo per abbatterli. Tempo di altre ombre lunghe che si proiettano su quel Palazzo inaugurato dall’allora presidente della Giunta, Oreste Marcoz, nel lontano 1963. Non erano gli alberi a dover essere abbattutti, ma il sistema clientelare e mafioso che trova ospitalità da troppo tempo nel brutto edificio progettato dall’architetto Trompetta. Gli alberi sono diventati legna da ardere, il restyling della piazza cerca di mascherare la porcilaia. Lo spreco di denaro pubblico continua inìsieme ai favori…
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Tags: Alberi da abbattere, Aosta, Oreste Marcoz, Piazza Deffeyes 1, Spreco risorse
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21 dicembre 2011
La strage degli alberi continua, Legambiente ha chiesto all’Amministrazione comunale di rendere pubbliche le perizie fitosanitarie in base alle quali si decidono gli abbattimenti degli alberi nella citta’ di Aosta.
”Quando si abbattono degli alberi – spiega l’associazione – di solito la motivazione e’ che erano malati e pericolanti, ma sappiamo che ovunque nel mondo si sono abbattuti alberi in modo massiccio per motivi futili o ‘redditizi’. La Valle d’Aosta, nel suo piccolo, non ha fatto eccezione. Si rende necessaria un’anagrafe degli alberi, facendo semplicemente confluire gli atti pubblici in un luogo accessibile, per gestire meglio il verde pubblico”. (ANSA)
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Tags: Alberi da abbattere, Aosta, Legambiente VdA
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21 novembre 2011

Se fosse un albero sarebbe da abbattere: PUO' CAUSARE DANNI A PERSONE E COSE!
Visual tree assessment è una procedura diagnostica elaborata da Claus Mattheck per valutare la stabilità degli alberi, quantificare l’entità dei danni o difetti e valutarne la suscettibilità a cedimenti strutturali. Ad Aosta nuovi alberi sono destinati a essere tagliati, nonostante il metodo preveda l’abbattimento come ultima soluzione possibile. Proviamo a fare un gioco: usiamo la procedura VTA verso l’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Isabellon, e vediamo cosa ne viene fuori.
Categorie: Degrado ambientale, Mala Amministrazione, Natura Morta, Uomini politici
Tags: Alberi da abbattere, Aosta, Giuseppe Isabellon, Visual tree assessment
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