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Leone rosso non avrai il mio scalpo!

23 marzo 2015

Articolo di Roberto Mancini.

Ho conosciuto di persona i renziani valdostani circa 3-4 anni or sono, quando il loro leader mi chiese di presentare un loro incontro con Andrea Sarubbi e Ivan Scalfarotto, all’epoca parlamentari di minoranza nel PD.
Centoz era ricorso a me non per simpatia, ma per disperazione: non trovava nessun giornalista valdostano disposto a “compromettersi” presentando una serata con una forza politica allora minoritaria, nel PD come nel Paese.
Accettai di buon grado per ovvio spirito di curiosità professionale, e feci bene: bella gente in sala, facce nuove, e poi ottimi sia Sarubbi che Scalfarotto, omosessuale dichiarato e non omertoso. Un nuovo linguaggio, una nuova generazione, un nuovo approccio.

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Palloni gonfiati!

6 novembre 2014
Tale e quale e costato 14.000 euro.

Tale e quale e costato 14.000 euro. Copiare costa caro e fortuna che c’è la crisi!

Dopo il leone dell’UVP copiato da quello di Archeos che era copiato da quello di Singapore (ve lo ricordate? Cercate l’articolo di Patuasia: Singapore. Il copione è un noto grafico aostano), abbiamo un’altra chicca che riguarda il mondo della grafica locale. Questa volta la scoperta l’ha fatta lui, Zentabaga, e me ne compiaccio molto: quattro, sei, otto occhi sono meglio di due. Non male come procedimento creativo: si compra un’immagine ad alta risoluzione su uno dei tanti siti che si trovano su internet, il costo si aggira intorno ai dieci/quindici euro, la si rivende con una variante, in questo caso la 3bite ci ha aggiunto le sue palle (colorate e piene di aria) e il gioco è fatto. La giuria composta da emeriti esperti del mondo della comunicazione non si è accorta di nulla e poi, se qualcuno l’avesse fatto avrebbe avuto l’ardire di puntare l’indice contro gli amici dei potenti? Non avrebbe potuto. Niente di illegale, tutto nella norma e la norma è l’assenza di idee.

Paghi uno e prendi due

2 luglio 2014

La lettera di ringraziamento, scritta da uno della 3bite, è sintomatica non solo per gli strafalcioni, ma per i suoi contenuti che fanno il paio con la volgare deformazione della lingua italiana. Uno che si esprime così, e immaginiamo che i suoi soci non siano migliori, gestisce e ha gestito un sacco di soldi in nome della cultura. Paradossale vero? Eppure è la norma. Le centinaia di milioni di lire prima e di euro dopo spese durante gli anni delle vacche grasse non hanno creato una comunità dalla forte identità culturale. (Non intendo un’identità etnica sia chiaro, ma culturale che ha ben altro respiro.). Perché? La risposta è semplice. Perché gli investimenti non sono stati fatti per creare cultura/emancipazione/creatività/autonomia e relativa qualità della vita che non può prescindere dalla qualità del pensiero, ma per creare e rafforzare il consenso. Un consenso che si è assodato non sulla base dei buoni risultati ottenuti per il buon vivere di tutti, ma sull’elargizione di favori personali. (altro…)

Un ringraziamento particolare!

30 giugno 2014

In un momento dove va di moda essere contro e mandare a f_____o chiunque dai politici agli immigrati passando dagl imprenditori che scappano, ai giovani che sono choosy!” Beh, quelli della 3bite, organizzatori di tutto-e-di-più fra cui l’ Aosta Sound Fest, hanno fatto a modo loro e hanno sentito il desiderio di ringraziare tutti! Il loro è un ringraziamento particolare. Particolarissimo nell’uso dell’italiano: sbarazzino, giovane, disinvolto, a volte economico di doppie a volte taccagno. Sempre in conflitto con le acca, gli accenti e gli apostrofi… ah la nuova versione della bella gioventù!
Gli organizzatori ringraziano prendendo a morsi la lingua italiana. Ma slinguettano con i politici-sponsor: “I politici c han creduto e si sono pure presi delle critiche ma han dato da lavorare con quest evento a 174 persone! Dietro a una manifestazione c e un mondo di lavoratori, facchini, service, ingeniere, pr, elettricisti, addetti alla sicurezza, baristi ecc ecc oltre che chi ci lavora indirettamente come ristoranti alberghi lavanderie. Quindi grazi Bruno Giordano ,Patrizia Carradore, Andrea Paron ed Emily Rini per aver creduto in questo proggetto.” Lamentano che i soldi sono stati pochi (a quel che so il Comune ha cacciato 100.000 euro e la Presidenza del Consiglio altri 36.000, direi niente male per una manifestazione di portata locale), ma “il calore umano che abbiamo ricevuto ha fatto la magia!“. Già già… non c’è come il calore umano. Dalla cifra, tutt’altro che ridicola, si direbbe che siano stati pagati un tanto a grado.

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Con Paron paghi due e prendi uno!

3 febbraio 2014

Con una determinazione dirigenziale del 24 dicembre 2013 è stato affidato un incarico per “l’organizzazione di un’iniziativa culturale basata sull’esecuzione di performance ancorate a una molteplicità di linguaggi espressivi, concepita dalla ditta Arnaldo Tranti design”. L’amministrazione ha trovato coerente la proposta con gli indirizzi espressi dalla medesima in tema di valorizzazione del patrimonio e delle risorse locali. E, non disponendo al proprio interno delle risorse umane e materiali sufficienti a garantire la realizzazione dei progetti così complessi sotto il profilo tecnico e qualitato, ha valutato congruo l’importo richiesto dal professionista per la direzione del progetto che ammonta a 9.991,80 IVA inclusa. I consiglieri di minoranza, hanno però fatto notare che “tra i compiti istitutivi della Cittadella e nei progetti che ne consentirono l’affidamento al Consorzio di imprese “Undicicento” (fra cui la l’onnipresente 3bite) c’erano progetti analoghi a quelli presentati dal signor Tranti (lo stesso delle targhe cittadine e della candidatura di Capitale della Cultura 2019). Insomma i consiglieri di minoranza domandano perché affidare ad altri incarichi, molto ben retribuiti, che dovrebbero essere a cura degli attuali gestori. Perché pagare due al posto di uno? Per questo motivo e non è poco, chiedono che la determinazione venga revocata.

Il prezzo di una bufala

6 dicembre 2013

Per la bufala di Aosta Capitale europea della Cultura cosa si è speso? Per quel dossier vuoto come una cocuzza vuota e che non poteva produrre altro che vuoto quanto abbiamo sprecato? Ecco i costi che non sono alti, ma che avrebbero potuto essere impiegati per qualcosa di più serio di una barzelletta che non ha fatto ridere nessuno.

Progetto grafico al designer Arnaldo Tranti – 3.800,00 euro IVA esclusa. Traduzioni alla 3Bite So. Coop. – 4.383,00 euro IVA inclusa. Stampa del dossier alla Tipografia Duc – 2.032,80 IVA esclusa.

A proposito di turismo…

20 agosto 2013

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Siamo al 20 agosto, il periodo più “caldo” per il turismo è passato e del portale di promozione turistica aostalife.it non si vede nessuna traccia. Ricordo che l’assessore Paron in un intervista su aostaoggi.it  il 25/03/2013 (http://www.aostaoggi.it/2013/marzo/25marzo/news29766.htm) dichiarava che il sito sarebbe stato messo online dopo le elezioni regionali di maggio e ammetteva che oltre alla 3bite non era stata contattata nessun’altra azienda privata per la realizzazione del sito, che ricordo costerà al comune 14.000,00 €. In un paese normale l’assessore Paron chiederebbe pubblicamente scusa per il ritardo (che rende inutile il portale fino alla prossima estate), e il Comune di Aosta non solo chiederebbe i danni alla 3bite, ma non gli affiderebbe nessun altro lavoro in futuro visto il disastro del progetto aostalife.it, ma si sa che siamo tutto tranne che normali ad Aosta. Da cittadino spero (credo però inutilmente) che il mio Comune prenda seri provvedimenti al riguardo.

3bitelife!

22 marzo 2013

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Gentile Patuasia,

leggo su aostaoggi (http://www.aostasera.it/articoli/2013/03/20/26298/la-promozione-turistica-passa-per-internet-arriva-aostalife) la nascita del portale Aostalife, credo che sia un’ottima iniziativa di promozione turistica, ma facendo una ricerca approfondita ho scoperto che il dominio Aostalife.it è di proprietà della 3bite, perciò mi chiedo:

– perché non è stato fatto un bando? Chi ha deciso di affidare il progetto ai soliti furbetti?

– perché il dominio è di proprietà di una società privata (3bite) e non del comune di Aosta?

A questo punto era più appropriato il nome 3bitelife! Spero che gli assessori Paron e Carradore rispondano alle domande che mi sono posto

Fasso tuto mi!

5 ottobre 2012

I consiglieri Alpe del Comune di Aosta stanno seguendo da vicino la carriera fulminante della cooperativa Leone Rosso(nero). Senza alcuna gara d’appalto il Leone rampante bicolor gestisce numerosi servizi fra i quali quelli adibiti alla cura degli anziani, alle varie mense… e questo grazie a cessioni di altre aziende (Pro Ges) e subappalti (Vivenda). La cooperativa mangia-tutto non avrebbe mai potuto partecipare ai bandi per il semplice motivo che il suo valore patrimoniale nel 2011 non sfiorava i 2000 euro. Ma, in un paese di furbetti, ci sono i trucchi (legalissimi) e così questa realtà imprenditoriale, nata l’altro ieri da una costola della 3Bite (quella che gestisce la Cittadella dei Giovani, che realizza superlativi siti per le amministrazioni pubbliche, che organizza eventi come la Festa della Valle d’Aosta 2011, Aosta Sound Fest 2011 e 2012), ha bruciato le tappe e, come dice Mario Vietti “mette mano su tutto ciò che movimenta denaro ad Aosta”. Utile ricordare che i giovani imprenditori hanno costituito la sede unionista Ponte di Pietra di cui fa anche parte il Sindaco.

Mi viene un dubbio…

21 luglio 2012

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Facendo due rapidi calcoli della serva, se anche tutti e 5.500 i presenti al concerto di Lenny Kravitz avessero pagato i 30€ del biglietto e, se anche le cifre stanziate fossero vere (e sappiamo che non lo sono) sarebbe stato comunque un bagno di sangue. In base a quali criteri dunque si decreta “Successo di pubblico per l’Aosta Sound Fest, l’iniziativa della 3Bite e del Comune”…?