Archive for the ‘Villaggio tribale’ category
10 marzo 2015
A Torino è stato presentato dal sindaco Fassino, l’assessore alla Cultura della Regione Antonella Parigi, la direttrice del Turismo della Città Luisa Piazza e la presidente dell’Unione Industriale «Expo-Exto 2015», il fittissimo calendario di eventi che Torino offrirà in vista dell’Expo.
Ad Aosta Leonardo la Torre, il presidente della società di scopo varata dalla Regione per gestire la partecipazione della Valle d’Aosta all’Esposizione Universale milanese, dà le dimissioni perché ha bisticciato con l’assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz.
Categorie: Alcoolismo, Bambini, Brutto esempio, Degrado morale, Delirio, Infantilismo, Mala Amministrazione, Mala politica, Puffi, Soldi pubblici, Uomini politici, Vandalismo istituzionale, Villaggio tribale
Tags: Aurelio Marguerettaz, Dimissioni, Expo VdA, Leonardo La Torre, Valle d'Aosta
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22 gennaio 2015
“I partiti nazionali sono destinati a sparire dalla VDA? Si ha l’impressione di sì.” Questa è proprio una bella domanda postata da un caro utente di Patuasia. Un partito è già sparito e si tratta dei Verdi oggi nell’agglomerato di Alpe, composto in buona parte da ex unionisti. Tra un po’ spariranno anche lì, almeno i loro elettori che, con buone probabilità confluiranno verso L’altra Valle d’Aosta più rappresentativa delle loro idee. Qual’è stato l’errore di Riccarand? Quello di raggruppare all’interno del nuovo partito, oltre ai fuoriusciti unionisti di Vdavive, anche quelli di Renouveau. Gli attuali consiglieri Morelli, Chatrian e Certan legati affettuosamente a Carlo Perrin. Politici che arrivano dalla “campagna”. Un divario culturale da non sottovalutare. Riccarand e gli altri fondatori cittadini, speravano di aprirsi al territorio e in effetti così è stato: Alpe ha portato a casa cinque consiglieri, ma tre unionisti di ferro (oggi in quota a Viérin). Per questa “apertura” il prezzo più alto l’hanno pagato i Verdi che in Consiglio regionale non hanno più voce. Ne valeva la pena? Sembra che Alpe sia stato, per i perriniani, il mezzo di trasporto per arrivare in Consiglio, da soli non ce l’avrebbero mai fatta e neppure tra le fila dell’Union. Immagino che l’attuale segretario abbia trovato assai difficile convincerli a non andare alla Costituente, occasione splendida per un aggancio ufficiale e ideologico all’UVP senza il quale risulta compromessa la scusa per andarsene. Immagino che i tre rosichino assai.
Categorie: Analisi spicciola, Mala politica, Politica valdostana, Uomini politici, Villaggio tribale
Tags: Albert Chatrian, ALPE, Carlo Perrin, Chantal Certan, Elio Riccarand, Laurent Viérin, Patrizia Morelli, Piero Floris, UVP, Verdi valdostani
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14 gennaio 2015

In sintesi…
Categorie: Affari, Archeologia, Bruttezza, Congressi, Degrado, Delirio, Disgusto, Favori, Mala politica, Politica valdostana, Terapia di gruppo, Uomini politici, Villaggio tribale
Tags: Alessia Favre, Augusto Rollandin, Dino e Laurent Viérin, Luciano Caveri, Politica valdostana, Union Valdotaine, UVP, Valle d'Aosta
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21 dicembre 2014
Sono stata alla mostra: Omaggio a Franco Balan, perché presa da nostalgia verso quell’uomo e amico. Mostra sobria che dichiara l’assenza di fondi, ma i manifesti sono belli e i dodici personaggi valdostani sempre molto piacevoli da vedere. Mi stupisce che non ci sia stata nessuna inaugurazione. Questione di risparmio? Fosse questo il motivo sarebbe stato sufficiente non offrire l’aperitivo, ma risparmiare sulle parole che senso ha? Trovo desolante questo modo di trattare una persona come Franco, un artista che ha lasciato un’impronta così forte in Valle d’Aosta. Ma questa approssimazione, questo muoversi alla chetichella, sono coerenti con il pensiero dominante che non crede a niente e a nessuno al di fuori di se stesso. E’ il “fare per fare”, senza la necessaria cura che è sempre frutto di una passione. Senza la necessaria organizzazione che è sempre frutto di un obiettivo. L’assenza totale di passioni e di obiettivi caratterizza il nostro tessuto connettivo. Quel mettere tutto sullo stesso piano che è poi quello del favore, del contentino, del ritorno in termini di consenso, ha azzerato la tensione verso la qualità. E quindi verso il piacere. Fare, senza il piacere del fare, diventa così un automatismo deprivato di qualsiasi investimento emotivo. La mostra espone le opere, i manifesti dell’unico grafico locale che ha saputo creare una cifra personale intrecciata con la tradizione del territorio. Il primo omaggio che la collettività attribuisce a Franco Balan è avaro di parole, di emozioni, di ricordi, di amore. Siamo un popolo senza Stato o senza cuore?
Categorie: Arte, Artisti in provincia, Brutto esempio, Cultura morta, Degrado morale, Mala Amministrazione, Persone pubbliche, Politica culturale, Villaggio tribale
Tags: Aosta, Arte in Valle d'Aosta, Franco Balan, Omaggio a Franco Balan, Valle d'Aosta
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26 agosto 2014
La Regione Valle d’Aosta, nelle parole dell’assessore Aurelio Marguerettaz, si sente offesa e risponde al noto fotografo, Stefano Unterthine, dandogli dell’ingrato. “Le sue parole sono lesive dell’immagine di una realtà che da sempre ha investito affinché la salvaguardia del proprio territorio e lo sviluppo dell’attività turistica, così come la sua antropizzazione, potessero coesistere… Parole che sono ancor più gravi perché arrivano da chi è stato incaricato dall’Amministrazione regionale come testimonial della campagna pubblicitaria del progetto VIVA – Valle d’Aosta Unica per Natura.”. Insomma chi riceve incarichi pubblici non può avere idee proprie, ma deve piegarsi a novanta. La provocazione (se Stefano non avesse usato parole pesanti chi lo avrebbe ascoltato?) non va presa come dovrebbe e cioè come una critica che un rappresentante dei cittadini ha il dovere di ascoltare, ma come alto tradimento. E questo non è un modo di ragionare mafioso? Sì lo è! (altro…)
Categorie: Critica, Degrado, Domande, Folclore valdostano, Fotografia, Mala politica, Montagna, Persone pubbliche, Scandalo, Turismo, Uomini politici, Vandalismo istituzionale, Villaggio tribale
Tags: Aurelio Marguerettaz, Eliski, Montagna, Natura, Stefano Unterthiner, turismo, Valle d'Aosta
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19 luglio 2014
Il pm. Antonello Ardituro, dalle pagine della Stampa lancia il suo appello: «Politici, arrendetevi. Chiudete questa pagina buia, date un contributo a ricostruire la storia di questi anni. I Casalesi si sono arresi, ora tocca a voi e agli imprenditori. Non avete scampo… Il sistema di Gomorra non è quello che si regge sui Casalesi. È quello della corruzione della gestione della cosa pubblica e dell’economia. In questo sistema c’è innanzitutto la politica, poi vengono la camorra e l’impresa». Giro queste dure parole al nostro sistema politico-amministrativo regionale.
Categorie: 'ndrangheta, Affari, Attentati, Autonomia, Casta, Criminalità, Cultura morta, Degrado morale, Favori, Mala politica, Villaggio tribale
Tags: 'ndrangheta, Antonello Ardituro, Criminalità organizzata, Criminalità ufficializzata, Valle d'Aosta
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18 luglio 2014
Siamo arrivati al clima festoso e alle prelibatezze della ventiduesima edizione della festa di San Giorgio e San Giacomo. Nel paginone pubblicitario si leggono il programma, i sacrifici, la passione, l’entusiasmo, la grande soddisfazione, l’impegno degli organizzatori-pronti-a-tutto pur di allietare con serate in allegria il pubblico sempre numeroso di calabresi e non, di valdostani e non, di italiani e non, di grandi e non. Si leggono i ringraziamenti. “Un ringraziamento in particolar modo a Don Luigi Maquignaz, padre di questa iniziativa, a Don Albino che segue attentamente questa festa, al vescovo Monsignor Lovignana, tutte le autorità e l’amministrazione locale.” La Chiesa prima di tutto!
Categorie: Chiesa cattolica, Inquietudine, Manifestazioni, Politica culturale, Spettacoli, Villaggio tribale
Tags: Chiesa cattolica valdostana, Festa San Giorgio e Giacomo, Valle d'Aosta
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2 luglio 2014
La lettera di ringraziamento, scritta da uno della 3bite, è sintomatica non solo per gli strafalcioni, ma per i suoi contenuti che fanno il paio con la volgare deformazione della lingua italiana. Uno che si esprime così, e immaginiamo che i suoi soci non siano migliori, gestisce e ha gestito un sacco di soldi in nome della cultura. Paradossale vero? Eppure è la norma. Le centinaia di milioni di lire prima e di euro dopo spese durante gli anni delle vacche grasse non hanno creato una comunità dalla forte identità culturale. (Non intendo un’identità etnica sia chiaro, ma culturale che ha ben altro respiro.). Perché? La risposta è semplice. Perché gli investimenti non sono stati fatti per creare cultura/emancipazione/creatività/autonomia e relativa qualità della vita che non può prescindere dalla qualità del pensiero, ma per creare e rafforzare il consenso. Un consenso che si è assodato non sulla base dei buoni risultati ottenuti per il buon vivere di tutti, ma sull’elargizione di favori personali. (altro…)
Categorie: Casta, Cultura morta, Degrado morale, Favori, Forze dell'Ordine, Mafia di montagna, Mala politica, Piccoli numeri, Politica culturale, Politica valdostana, Riflessione, Villaggio tribale
Tags: 3Bite, Confindustria VdA, Giuseppe De Rita, Mafia di montagna, Monica Pirovano, Valle d'Aosta
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