Archive for the ‘Trasparenza’ category

Favori?

8 Maggio 2015

Riceviamo da Alpe e volentieri pubblichiamo.

Tutto risale all’ultima seduta, quella di marzo, con una interrogazione del consigliere Fedi presentata in data 18 marzo, che chiedeva se la cifra promessa dalla Società Telcha per contribuire alla spesa delle luminarie natalizie, indicata a più riprese in 12.000 euro, fosse stata regolarmente versata e in quale data. Il Comune aveva a suo tempo deliberato l’uscita di 72000 euro per gli addobbi di Natale, una grande cifra per una amministrazione che aveva sforato l’anno prima il patto di stabilità. Spesa contestata da ALPE perchè uguale uguale a quella impegnata negli anni di abbondanza. Ora, passata la festa, le promesse di Telcha erano forse state state dimenticate? Il Vicesindaco Follien rispose in maniera solenne che la cifra pattuita era stata regolarmente versata al Comune, guarda caso, proprio il giorno di deposito dell’interrogazione, il 18 marzo. (altro…)

Dov’è il problema?

23 agosto 2013
Il sindaco, Adalberto Perosino, noto interprete dei films con Austin Power.

Il sindaco, Adalberto Perosino, noto interprete dei films dell’agente segreto Austin Powers.

Serata nel Consiglio comunale di Saint-Vincent: livello culturale della maggioranza bassino. Uno non si aspetterebbe mai di vedere degli amministratori del bene pubblico così mediocri, eppure la mediocrità del pensiero e dell’azione che ne consegue sono il presupposto obbligatorio per governare, qui come altrove. Qui più che altrove. Dunque, il consigliere di minoranza in quota Alpe, Paolo Ciambi, chiede al Consiglio uno scatto d’orgoglio. Il nostro presidente della Giunta, Augusto Rollandin, coinvolto nell’inchiesta “Usque tandem”, è rinviato a giudizio per abuso d’ufficio. L’ingegnere, Serafino Pallu (conosciuto per i progetti realizzati non proprio a regola d’arte come la Caserma della Finanza poi crollata e il ponte sul Buthier entrambi in Aosta.) è implicato nella medesima inchiesta e sospettato di turbativa d’asta e abuso d’ufficio insieme a Giuseppe Tropiano, imprenditore condannato in primo grado per favoreggiamento con la ‘ndrangheta, di cui è anche socio in affari. L’appalto per l’allargamento delle piste di sci al Col du Joux è stato vinto da una società, la Cospef, sulla quale si vocifera di rapporti con la ‘ndrangheta. Insomma Ciambi conscio del ruolo imbarazzante del Presidente della Giunta e di uno dei membri della Commissione edilizia del Comune qual è Pallu e pur consapevole che la procedura per l’assegnazione dell’incarico alla Cospef sia corretta e segua la normativa nazionale chiede al Consiglio una dichiarazione di inopportunità degli incarchi  per dare un segnale coeso e forte contro l’infiltrazione mafiosa nel territorio. Il sindaco, Adalberto Perosino, prende le distanze: “noi non entriamo nel merito” e affida la risposta al consigliere unionista, Pietro Mauro Camos, che spiega la procedura adottata, ma non ce n’è bisogno: nessuno ha contestato nulla nel merito. La questione, infatti, non è tecnica, ma politica. Ciambi, portavoce della minoranza, vuole tastare il polso della Giunta per capire qual è la sensibilità verso il problema. Al di là delle frasi rituali, nessuna. L’intrusione di società e ditte dall’esterno come avviene nelle gare d’appalto, risulta fastidiosa solo perché compromette quella gestione familiare che in sostanza scimmiotta in piccolo ciò che la mafia fa in grande. Con questa suscettibilità difficile farsi garanti di una legalità a 360 gradi. Così disposta la maggioranza si trincera dietro il luogo comune, abusato dal centrodestra, dell’attesa dei tre gradi di giudizio prima di prendere una qualsiasi decisione. Se fossimo in campo medico la prevenzione non verrebbe presa in considerazione e per agire si aspetterebbe la piena fioritura delle metastasi. Il colmo lo raggiunge l’assessore all’Ambiente e Territorio, Massimo Didò, che rivolgendosi al pubblico, insolitamente numeroso, si giustifica dell’argomento trattato più consono a uno sceneggiato televisivo, che a un Consiglio regionale. Eggià, la mafia è un argomento più adatto allo spettacolo che all’amministrazione. Peccato che è con l’amministrazione che la mafia ingrassa e prolifica. Ma questo gli amministratori di Saint-Vincent non sono tenuti a saperlo.

E’ geometra!

23 luglio 2013

Nel post che ho pubblicato qualche tempo fa, dal titolo “Un cuore grande così” scrissi che l’attuale assessore regionale al Bilancio, Mauro Baccega, possedeva il titolo di studio di licenzia media. Fui prontamente corretta dal medesimo che mi informava di possedere la qualifica di geometra (76/100). Il dato lo avevo preso da internet ed evidentemente si riferiva a diverso tempo fa e non era stato aggiornato (una volta la valutazione della maturità era in sessantesimi). Ecco, dal momento che sono una pistina rompipalle, vorrei sapere da Baccega quando e dove ha preso il diploma. Non è un dilemma, ma è bene conoscere chi gestisce i nostri soldi (effetto della legge sulla trasparenza), anche perché gira voce di un pezzo di carta conseguito da privatista e pochi anni fa in quel di Calabria. Aspetto con serenità una smentita.

Qui, Quo, Qua

19 marzo 2013

Ho letto numerosi commenti sul blog di Beppe Grillo e mi sono fatta un’idea, seppur superficialissima, del Movimento 5 stelle. Numerose sono le anime che lo compongono, anime che provengono da qualsiasi formazione politica, molte delle quali anche dal qualunquismo più becero, tutte accomunate dalla rabbia, dallo schifo, dall’indignazione per come è diventata la politica: un’occasione per rubare indisturbati. Queste sensibilità si possono condensare in tre gruppi. Il primo, e forse il più appariscente, si identifica negli slogans Vaffanculo e Tutti a casa; il secondo, più evoluto, si trincera nel dogma Grillo, nella parola d’ordine: Uno vale uno e nell’integralismo del Non Statuto che vede nel tanto peggio tanto meglio. Il terzo, più politico e sicuramente più colto, vede nel Movimento un’occasione unica per ridare alla politica il suo ruolo originario: governare per il bene della collettività, utilizzando anche gli strumenti della democrazia parlamentare. Non posso sapere quali delle tre componenti sia la maggioritaria, certo è che Grillo e il-profeta-dietro-alle-quinte, Casaleggio, danno spazio alle prime due. Uno perché è più facile, due perché è meglio avere a che fare con degli avatar-militari ubbidienti al comando che con degli individui capaci di pensare con la propria testa e di assumersi delle responsabilità. Persone capaci di mettere in crisi il potere del generale. Io non so a quale di questi tre gruppi appartengano i nostri grillini, mi auguro al terzo. Non hanno risposto alla mia domanda su come si sarebbero comportati, se fossero stati eletti  a Roma e questo non depone a favore della trasparenza tanto sbandierata e alla chiarezza nei confronti del “popolo”, mi va di pensare che siano impegnati nella raccolta delle firme…

Chi più chi meno

3 luglio 2012

La trasparenza dell’Union!

Ciò che distingue l’Union valdotaine dagli altri partiti italiani, secondo il suo presidente, Ego Perron, è la trasparenza dei conti. Una differenza che fa la differenza! Ancora una volta, sempre secondo l’ego profondo del partito, l’Union non ha bisogno di controlli esterni, tantomeno di quello della Corte dei Conti come qualcuno ha suggerito: l’Union risponde da sola all’esigenza di trasparenza! Non necessita di altro oltre a se stessa. Tutti mangiano intorno alla sua tavola imbandita. Chi più chi meno.

Noi vogliamo sapere tutto!

9 febbraio 2012

Documenti riservati? Una legge nega a noi cittadini di venire a conoscenza di informazioni che riguardano le scelte che vengono fatte sulle nostre teste. Secondo tale legge i bilanci pubblici fanno parte della privacy, così come il numero dei dipendenti delle società di scopo della Regione, degli incarichi ivi assegnati, delle consulenze. Noi dobbiamo rimanere protetti da queste notizie che potrebbero turbarci il sonno. Così il Consiglio Valle punta il dito contro Albert Chatrian reo di aver consegnato a terzi materiale top secret. Il consigliere dell’Alpe nega di aver ceduto ai grillini ciò che è stato pubblicato sul loro sito. C’è da credergli, conoscendolo non è certo il tipo che va contro alle regole e poi anche gli stessi grillini negano di aver ricevuto i documenti da lui: facile fare delle fotocopie. Questa indagine interna al Consiglio è quanto mai ridicola: la conoscenza di questi documenti non dovrebbe rientrare nel concetto di trasparenza amministrativa?

Trasparenza sull’8 x mille!

11 Maggio 2011

Riceviamo dall’Associazione radicale “Loris Fortuna” e dall’Unione Atei Agnostici Razionalisti – VdA, e volentieri pubblichiamo.

L’Associazione Radicale Valdostana “Loris Fortuna” e la UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti), organizzano per domani, 12 maggio 2011 dalle 17.00 alle 19.00, ad Aosta in Via Croce di Città (angolo con via Aubert) un Gazebo informativo per chiedere più trasparenza e una corretta informazione ai cittadini/contribuenti su come vengono destinati e ripartiti i fondi dell’otto per mille. Ben pochi sanno, infatti, che i soldi di quei due terzi di cittadini  che non destinano l’otto per mille a nessuno, vengono suddivisi in percentuale proporzionale alla scelta compiuta da quel terzo che li destina. Per esempio la Chiesa cattolica arriva ad incassare circa un miliardo di euro quando l’ammontare che i cittadini volontariamente le destinano,  equivale  ad un terzo, circa 300 milioni di euro.

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